Cari amici, a proposito del dibattito che si e' aperto sull'opportunita' per il Papa di andare o meno ad Assisi, vorrei esprimere il mio pensiero.
Innanzitutto personalmente, al contrario di altri, rispetto ed appoggio sempre le decisioni del Santo Padre e non mi metto a fare Catone il Censore ogni volta che alcune di essere non mi convincono del tutto.
Un esempio? Non era assolutamente d'accordo con la visita di Benedetto XVI in sinagoga il gennaio scorso, ma ho messo di parte le mie opinioni personali e ho dato puntuale notizia dell'evento.
Anche io nutro molte perplessita' sull'incontro di Assisi non per le intenzioni in se' quanto per la possibilita' che la situazione sfugga, ancora una volta, di mano agli organizzatori.
Per questo mi auguro che la Santa Sede controlli minuto per minuto il lavoro di chi si occupera' dell'organizzazione dell'evento. Purtroppo non e' che nutra grande fiducia nella capacita' (nella volonta'?) del Vaticano di tenere tutto sotto controllo.
L'esperienza purtroppo "insegna".
Detto questo, trovo molto salutare il dibattito in corso. Nel pieno rispetto delle decisioni e della persona del Santo Padre, credo che l'appello del Foglio possa servire non tanto al Papa, che sa benissimo cio' che fa, quanto agli organizzatori che sono stati messi in guardia dai possibili eccessi.
Un dibattito del genere anni fa non sarebbe stato neppure immaginabile ma e' Benedetto XVI che ci ha insegnato ad utilizzare un certo spirito critico.
Oggi sui media non hanno piu' spazio solo Melloni, Zizola o Politi, ma anche Agnoli e De Mattei.
Era ora!
Va bene quindi l'appello cosi' come vanno bene le critiche all'appello stesso nella massima liberta', nel rispetto reciproco e soprattutto nel rispetto di Benedetto XVI.
Certo! Chi critica i firmatari perche' non rispettano il Papa dovrebbe ricordare tutte le volte in cui in passato ha fatto la stessa identica cosa, ma non spetta a noi giudicare.
Daremo conto del dibattito in corso :-)
R.
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giovedì 13 gennaio 2011
4 commenti:
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Cara Raffaella concordo con il tuo pensiero......
RispondiEliminaLa differenza è che mentre sul Foglio interpellano anche Melloni, non mi pare che Agnoli e De Mattei si leggano sui giornali più diffusi. Forse che l'OR esca con Tempi non va giù e allora si spera di rompere l'idillio teocon. Eufemia
RispondiEliminaPer favore, non scrivetelo, neppure per scherzo, che Tempi è un giornale teocon. Già abbiamo a che fare con accuse di lobbysmo.
RispondiEliminaTempi è solo un tentativo, a volte riuscito a volte meno, di dar voce ad un modo di giudicare cattolico, senza aggettivi, e di proporre esempi di esperienze positive che si radicano nel terreno di una fede cristiana che ha a che fare con tutta la cocretezza della vita, personale e sociale.
Tempi + OR settimanale servirà a diffondere un po' di più l'integralità del magistero pontificio. Noi sappiamo quanto ce ne sia bisogno.
D'accordo con te, Raffaella
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