mercoledì 8 dicembre 2010

Card. Bagnasco: fedeltà ai valori per non snaturare l'Italia (Izzo)

BAGNASCO: FEDELTA'AI VALORI PER NON SNATURARE L'ITALIA

Salvatore Izzo

(AGI) - Genova, 8 dic.

Per dare un futuro degno di se stessa all'Italia, e' necessario piu' che mai "mantenere e alimentare quella concezione alta e nobile dell'uomo, della vita, della liberta' vera, della carita' fraterna, della distinzione tra bene e male, che ha generato lo 'spirito' del nostro popolo, che ha intessuto la nostra storia, e che ancora anima fondamentalmente il vivere del nostro Paese".
E' l'appello lanciato dal card. Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova. "Smantellare questo patrimonio, non testimoniarlo con coraggio nelle nostre azioni, lasciare che venga corroso in nome di nominalismi vuoti, significherebbe - avverte nell'omelia per la festa dell'Immacolata Concezione, pronunciata nella Cattedrale di Genova - lasciar morire la fede e l’esempio dei nostri padri, ma anche lasciare che deperisca il volto umano dell'uomo e della societa' che ne consegue".
Secondo il card. Bagnasco, occorre in questo momento "rinvigorire l'anima del nostro Paese" che e' cristiana. "La visione dell'uomo e del mondo, nella luce della fede cattolica, crea - spiega il porporato - un sentire comune circa le cose piu' importanti del vivere e del morire, genera un modo di stare insieme originale, alimenta un ethos personale che si riverbera nella societa' intera, la plasma e le da' forma nel segno di una umanita' autentica e piena".
"Avvertiamo - rileva il presidente della Cei - che quanto piu' si diluiscono i punti di riferimento e si pongono in dubbio i valori primi, come la vita, la famiglia, la liberta' religiosa e educativa, oppure quanto piu' l'uomo si allontana da Dio volendo costruirsi da se', tanto piu' si addensano le nubi e la fede appare come una fortuna incomparabile; emerge il contributo decisivo e irrinunciabile del cristianesimo". Un richiamo alla fedelta' ai valori e alla coerenza ripetuto piu' volte dal Papa e dai vescovi, mette in chiaro Bagnasco, non certo per "voglia di rivalsa o di riconoscimenti" ma "solo per amore" del nostro Paese.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

C'ero.
Il card. Bagnasco, nella grande omelia pronunciata nella Basilica dell'Immacolata (non in Cattedrale) ha detto di più.
"Il popolo non è tale in forza dello Stato né si identifica con questo: lo precede e lo rende plausibile." Ciò che tiene unito un popolo e quindi uno Stato - ha aggiunto - non è l'economia né la burocrazia, ma la sua anima, la coscienza di avere valori comuni di carattere spiriturale ed etico.

Vedi anche qui:
http://www.ilsecoloxix.it/p/politica/2010/12/08/AMK6VxME-politica_indebolisce_bagnasco.shtml

Confido di inviarti prima possibile il testo integrale. Alberto