sabato 4 dicembre 2010

Il Papa: L'idea di uguaglianza democratica è figlia del monoteismo evangelico. Non si può essere teologi nella solitudine: i teologi hanno bisogno del ministero dei Pastori della Chiesa (Izzo)

PAPA: LA DEMOCRAZIA E' FIGLIA DEL CRISTIANESIMO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 3 dic.

"L'idea di uguaglianza democratica e' figlia del monoteismo evangelico".
Benedetto XVI ha voluto ricordarlo oggi per sottolineare che "in un mondo che spesso apprezza molti doni del Cristianesimo senza capire la radice dei propri ideali, e' particolarmente importante mostrare che i frutti muoiono se viene tagliata la radice dell'albero".
Secondo il Papa, infatti, "non c'e' giustizia senza verita', e la giustizia non si sviluppa pienamente se il suo orizzonte e' limitato al mondo materiale".
"Per noi cristiani - ha aggiunto nel discorso rivolto in mattinata ai membri della Commissione Teologica Internazionale - la solidarieta' sociale ha sempre una prospettiva di eternita'". In questo senso approfondire la riflessione sui contenuti della fede rappresenta anche "un contributo alla pace nel mondo" perche' "conoscere Dio nella sua vera natura e' anche il modo sicuro per assicurare la pace", mentre "un Dio che non fosse percepito come fonte di perdono non potrebbe essere luce sul sentiero della pace". Nella visione cattolica, del resto, "riflessione su Dio rivelato e carita' per il prossimo non si possono separare, anche se si vivono secondo diversi carismi". "Conoscenza e amore - ha concluso il Pontefice - si sostengono a vicenda".

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PAPA: NON C'E' VERA TEOLOGIA FUORI DALLA CHIESA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 3 dic.

"Non si puo' essere teologi nella solitudine: i teologi hanno bisogno del ministero dei Pastori della Chiesa, come il Magistero ha bisogno di teologi che compiono fino in fondo il loro servizio, con tutta l'ascesi che cio' implica".
Lo ha affermato il Papa ricevendo in Vaticano la Commissione Teologica Internazionale, l'organismo del quale Joseph Ratzinger e' stato prima membro e poi presidente prima di salire al soglio di Pietro.
"Come hanno affermato i Padri della Chiesa - ha ricordato ancora Benedetto XVI ai suoi ex colleghi - chiunque ama Dio e' spinto a diventare teologo, anche se non sempre professionalmente".
Per il Pontefice, "poter professionalmente studiare Dio stesso e poterne parlare, e' un grande privilegio" e "la riflessione sulla visione cristiana di Dio" che impegna la Commissione Teologica "potra' essere un contributo prezioso sia per la vita dei fedeli che per il nostro dialogo con i credenti di altre religioni ed anche con i non credenti".

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