mercoledì 13 aprile 2011

Contrordine, il catechismo resta in libreria. Il passaggio sui contraccettivi viene però corretto con un foglietto bianco inserito dentro il testo (Rodari)

Clicca qui per leggere il commento segnalatoci da Alessia.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

che vergogna!
per fortuna i blog si sono accorti dell'errore ma la chiesa ne esce malissimo e i colpevoli devono essere puniti.

Alessandro ha detto...

Purtroppo l'errore non è solo quello. Mi sa che bisogna moltiplicare i foglietti, perché oltre allo sproposito sui "metodi anticoncezionali" nel YouCat nostrano c'è pure l'elogio dell'eutanasia passiva (!!!): "chi invece aiuta una persona durante la morte nel senso di un'eutanasia passiva obbedisce al comandamento dell'amore per il prossimo"(!). Spero che prima di inserire foglietti chi di dovere si accorga di TUTTI gli errori, altrimenti aggiungiamo un foglietto a settimana. Che strazio!
Alessandro

Anonimo ha detto...

Non entro nella questione teologica, che aveva angosciato già Paolo VI, il papa dell'Humane Vitae, se cioè sia lecito regolare le nascite con metodi diversi (diciamo preventivi)nella gestione della sessualità matrimoniale. E' compito dei responsabili della dottrina e della teologia nella Chiesa. Io sono l'ultima, cigolante, ruota del carro. Quindi, se la Chiesa ritenga che il profilattico, o la pillola, od altro, siano intrinsecamente immorali, perché contrarie alla naturalità del rapporto di coppia, mi limito a prenderne atto.
Rimane però una questione insoluta (a mio modesto avviso): che significa, sul piano pratico, "regolazione responsabile?". E' da considerare "responsabile", oggi nel 2011, con la migliore cultura della riproduzione a disposizione della gente, la coppia che, assatanata di sesso, mette al mondo una sfilza di figli, difficili da seguire e da educare, senza preoccuparsi delle conseguenze, in tempi in cui il lavoro di entrambi i coniugi è pressoché indispensabile per vivere senza elemosinare alla Caritas od alle Parrocchie? Cosa è meglio: mettere al mondo "una squadra di calcio", semiabbandonandola alla generosità ed all'aiuto degli altri, oppure limitarsi alla procreazione che le condizioni economiche, professionali, sociali, e di salute dei coniugi (e della donna in particolare) consentono?
Il cristiano deve porsi questa domanda. Rimuoverla non è indice di saggezza.
Qualche decina di anni or sono nel dettato della Chiesa "andava di moda" il metodo di controllo naturale delle nascite Ogino-Knaus, poi seguito dal metodo Billings. Molti figli indesiderati sono venuti al mondo, in taluni casi ponendo gravi problemi, economici e di salute, per la loro educazione e crescita, alla madre o ad entrambi genitori. Entrambe le citate metodiche, a mio avviso, peccavano di "un peccato originale": riducevano e riducono l'affettività famigliare ad una "programmazione meccanica" (dei giorni fertili e di quelli sterili) che oltre ad essere comunque abbastanza probabilistica (la biologia non ha leggi meccaniche, ma al più leggi probabilistiche ed i cicili di fecondità di donna e uomo possono scostarsi dalle medie)toglie gran parte dell'attrazione fisica reciproca alla coppia; favorendo, in diversi casi, la deriva verso la devianza e l'adulterio, da insufficiente soddisfazione sessuale nella coppia, nei momenti di forte e legittima attrazione reciproca.
Inoltre, parecchi aborti, intervenuti nelle società evolute, sarebbero stati evitati con una "responsabile" gestione preventiva del controllo delle nascite, in un'ottica di cristiano e profondo coinvolgimento personale dei coniugi.
La Chiesa sembra dibattersi, angosciosamente, tra la fedeltà
"al crescete e moltiplicatevi" senza se e senza ma, è l'esigenza di usare criteri più vicini ai 10 miliardi di abitanti del pianeta, con almeno la metà delle persone insufficientemente alimentate, anche per crescite demografiche difficilmente compatibili con le necessarie ristrutturazioni economico di efficienza. La terra, ad esempio, è un fattore limitazionale: la sua produzione, per quanto accrescibile con il progresso, non può oggettivamente andare molto al di là ddi limiti fisici.
La polemica su You cat, probabilmente, nasconde tra le righe questo dilemma: regolamentazione responsabile vera e propria lasciata alla coscienzaa dei coniugi, oppure regolamentazion "imposta dall'alto",a prescindere dai cicli "calorici" ed affettivi dei coniugi?.
Come finirà: non so.
Cherokee.

Anonimo ha detto...

Il problema oggi nella società non sono i troppi figli ma i troppo pochi figli.

Anonimo ha detto...

Qui si parla di regolamentazione delle nascite nelle coppie sposate quando ormai non si sposa nessuno e chi potrebbe non fa figli. Salvo a quarant'anni reclmare il diritto a fare impicci a spese della mutua. E che le minorenni facciano sesso e abortiscono fa parte del progresso. Eufemia