giovedì 21 aprile 2011

Il Papa: l'attacco di Satana alla Chiesa è causato dalle infedeltà (Izzo)

PAPA: ATTACCO SATANA A CHIESA CAUSATO DALLE INFEDELTA'

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 21 apr.

"Cari amici, per il Papa e' un grande conforto sapere che in ogni celebrazione eucaristica tutti pregano per lui".
Lo ha detto Papa Ratzinger nell'omelia della messa in 'coena domini' clebrata in San Giovanni in Laterano. Benedetto XVI ha affermato che "solo grazie alla preghiera del Signore e della Chiesa il Papa puo' corrispondere al suo compito di confermare i fratelli, di pascere il gregge di Gesu' e di farsi garante per quell'unita' che diventa testimonianza visibile della missione di Gesu'".
Ed ha poi citato il Vangelo che ha previsto prove dolorose per la Chiesa presa di mira dal demonio.
"Oggi - ha detto - constatiamo con dolore nuovamente che a Satana è stato concesso di vagliare i discepoli visibilmente davanti a tutto il mondo. E sappiamo che Gesu' prega per la fede di Pietro e dei suoi successori. Sappiamo che Pietro, che attraverso le acque agitate della storia va incontro al Signore ed e' in pericolo di affondare, viene sempre di nuovo sorretto dalla mano del Signore e guidato sulle acque".
Come Pietro il primo Papa "il cui eroismo e' crollato in un gioco meschino per un posto al centro degli avvenimenti, anche noi - ha osservato il Pontefice - stentiamo ad accettare che Egli si sia legato ai limiti della sua Chiesa e dei suoi ministri".
"Anche noi - ha aggiunto - non vogliamo accettare che Egli sia senza potere in questo mondo. Anche noi ci nascondiamo dietro pretesti, quando l'appartenenza a Lui ci diventa troppo costosa e troppo pericolosa". "Tutti noi - ha scandito Papa Ratzinger - abbiamo bisogno di conversione che accoglie Gesu' nel suo essere-Dio ed essere-Uomo. Abbiamo bisogno dell'umilta' del discepolo che segue la volonta' del Maestro".
"In quest'ora - ha concluso - vogliamo pregarlo di guardare anche a noi come ha guardato Pietro, nel momento opportuno, con i suoi occhi benevoli, e di convertirci. Tutti noi dobbiamo sempre di nuovo imparare ad accettare Dio e Gesu' Cristo cosi' come Egli e', e non come noi vorremmo che fosse".

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