mercoledì 13 aprile 2011

L'avvocato Anderson ci riprova: depositata in Vaticano una denuncia contro il Papa. E' tempo che la Santa Sede divulghi le lettere del 1988 del card. Ratzinger e spieghi perché quest'ultimo venne esaudito solo nel 2001

Leggiamo e poi commentiamo:

New York: pedofilia, consegnata in Vaticano denuncia contro il Papa

Il testo di una denuncia contro papa Benedetto XVI e due cardinali, a nome di un uomo che dice di essere stato vittima negli Usa di un prete pedofilo, è stato consegnato al Vaticano attraverso i canali diplomatici ufficiali. È quanto sostiene il legale dell'uomo, Jeff Anderson, secondo cui un precedente tentativo dello stesso tipo era andato a vuoto, dato che l'assessore per gli affari generali del Segretariato di Stato, Monsignor Brian Wells, aveva respinto al mittente la busta consegnatagli da un corriere, definendola «indesiderata». L'uomo che ha sporto denuncia, Terry Kohut, di Chicago, è una delle vittime in Wisconsin di Padre Lawrence Murphy, che abusò di numerosi giovani in un collegio per sordomuti di Milwaukee negli anni settanta. Anderson sostiene che papa Benedetto XVI (in quanto prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede ai quei tempi), i cardinali Angelo Sodano e Tarcisio Bertone, devono essere considerati legalmente responsabili per le molestie, in quanto il Vaticano non prese a suo tempo le misure necessarie per neutralizzare i preti pedofili. Il caso in Wisconsin è uno dei due casi di spicco che oppone Anderson al Vaticano. L'altro caso è in Oregon: la tesi dell' accusa è che la Santa Sede approvò il trasferimento internazionale dall'Irlanda a Chicago e poi a Portland di un sacerdote molestatore, Andrew Ronan, rendendosi in questo modo corresponsabile. All'inizio dell'estate scorsa il caso dell'Oregon era approdato alla Corte Suprema degli Stati Uniti, che ha dato il nulla osta all'eventualità di un processo contro la Santa Sede decidendo di non esprimersi sull'istanza, e rimettendo quindi la palla in mano al tribunale di Portland.

http://www.unionesarda.it/Articoli/News/219809

Eccoci qui, ancora una volta, a ripetere sempre gli stessi concetti, lavoro che non spetterebbe a noi, ma tant'e'...
Come lo scorso anno, gli attacchi contro il Papa si intensificano prima di Pasqua ed a ridosso del suo compleanno e dell'anniversario di Pontificato.
Noto che l'avvocato Anderson gira ancora la stessa minestra che rischia di diventare sempre piu' acida, per lui ovviamente.
Rieccoci al famoso "caso" Murphy di cui si e' parlato l'anno scorso fino allo sfinimento.
Basta poco per smontare le accuse contro Joseph Ratzinger.
Clicca qui per una delle tante ricostruzioni del caso in questione.
Mi dispiace per l'avvocato, ma la Congregazione per la dottrina della fede e' competente in materia di pedofilia solo a partire dal 2001. Gli abusi di cui stiamo parlando si sono consumati negli anni Sessanta e Settanta ed il Vaticano fu informato di essi solo nel 1998, in ogni caso tre anni prima del trasferimento della competenza esclusiva alla CDF.
Stavolta pero' andiamo oltre in virtu' dei documenti eccezionali pubblicati dall'Osservatore Romano nel dicembre scorso.
Essi provano in modo inconfutabile la coerenza dell'allora cardinale Ratzinger che gia' nel 1988 denunciava l'impossibilita' di intervenire adeguatamente in materia di pedofilia a causa di una lacuna creatasi nel 1983 con l'emanazione del nuovo codice di diritto canonico.
Clicca qui per la mia ricostruzione.
Sorge spontanea una domanda: perche' il cardinale Ratzinger non fu ascoltato nel 1988? Perche' dovette attendere fino al 2001 affinche' la competenza esclusiva passasse alla CDF?
A questo punto la Santa Sede dovrebbe prendere il toro per le corna una volta per tutte.
Convochi una bella conferenza stampa, traduca le lettere del 1988 in tutte le lingue, spieghi per bene tutti i passaggi e si decida a rendere giustizia al lavoro di Joseph Ratzinger.
Se ancora una volta il silenzio sara' assordante, personalmente non mi stupiro', non restero' nemmeno delusa. Vedro' semplicemente confermato il mio pensiero di ieri e...non e' bello!

R.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono cose che meritano di essere ribadite, sebbene l'Avv. Anderson, che fa il proprio gioco, le conosca benissimo e pure il NYT, suo corifeo. C'è un particolare che sfugge, una precedente notifica era stata respinta, perché non è stato fatto lo stesso con quest'ultima? Cosa implica accettare o respingere tali documenti?
Alessia

euge ha detto...

Non se ne può più con questa storia. Qui si continua a non fare chiarezza ed è inaccettabile vedere il Santo Padre ancora una volta oggetto di una denuncia che non ha rion d'essere visto che i documenti parlerebbero chiaro. Dico parlerebbero, perchè chi li dovrebbe far parlare una volta per tutte, VERGOGNOSAMENTE CONTINUA A TACERE.
Cara Raffaella credo che il tuo pensiero concida con il mio che confermo senza ombra di dubbio!