sabato 30 aprile 2011

Svidercoschi: "Così Wojtyla mi raccontò i suoi viaggi" (Scaramuzzi). Amarezza per le "velate" critiche a Papa Benedetto

Clicca qui per leggere l'intervista.
Dispiace moltissimo leggere critiche, seppur velate, a Papa Benedetto. Mi chiedo se sia davvero necessario fare operazioni del genere quando occorrerebbe solo essere grati al Pontefice regnante. Segnalo anche questo commento di Silini, sommamente ingiusto e fuori luogo.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

in questi giorni papa benedetto è come se non esistesse.
svidercoschi attribuisce i meriti della caccia ai pedofili a wojtyla ma avverte che delegava molto.
solo uno non ha meriti,ratzinger,e solo uno ha tutte le colpe perché non può delegare,sempre ratzinger.
prima o poi questa storia non reggerà più.

Anonimo ha detto...

Non so se è passato il mio precedente commento per cui sintetizzo :-)
Queste "velate" critiche, che l'italo-polacco Svidercoschi ha riservato sin da quasi subito a Papa Benedetto, vanno lette in un'ottica di polica e potere, al tentativo cioè di perpetuare uno status quo durato quasi 27 anni. L'articolo su l'espresso di ieri ha descritto molto bene la situazione. La storia già non regge più.
Alessia
Alessia

Anonimo ha detto...

Ratzinger per 27 lunghi anni, è stato sempre colui che parava i colpi a Giovanni Paolo II prendendosi critiche feroci fino al punto di vedersi cucito addosso uno stereotipo disgustoso come quello del tedesco cattivo, senza sentimenti, una persona incapace di avvicinarsi alla gente. Uno stereotipo ben congegnato che ancora certa gente continua a sostenere con un cecità ed una cattiveria senza confini. Sinceramente, mi lascia perplessa la condotta di certi prelati ( anche se non mi meraviglia più nulla), che tanto predicano la fratellanza, l'amore ed il rispetto in nome di Dio, e poi silasciano andare colmi di rancore e di risentimento, a certi giochi di potere sfruttanto e abusando della figura di un Pontefice per affondarne il suo successore. Come si può credere a certa gente? in quale Dio credono a quale Dio obbediscono questi prelati dal rancore e dal risentimento facile e tanto amanti del potere?

Anonimo ha detto...

La caccia a ratzinger si è aperta non appena ha fatto scelte impopolari per i mariniani -Martiniani. I duri attacchi provengono da quelle scuole di pensiero: Marini si vide ben presto ridimensionato il suo potere in materia di scelte liturgiche; Martini uscì sconfitto dal Conclave e portò l'opposizione al pensiero di Wojtila prima, e di Ratzinger dopo servendosi di testate giornalistiche di una certa importanza: Cor Sera e repubblica e aggangiando giornalisti di pensiero vicino al modus dei Gesuiti: Ciò nonostante, la mansuetudine di benedetto XVI e il suo modo di fare delicato se da un lato ci educano a fare altrettanto nelle nostre comunità parrocchiali dall'altro consentono " ai falchi" di agire indisturbati dentro la Chiesa screditandolo, offendendolo, e pur di salvare la faccia chi fineo a 5 anni fa era un acerrimo Anti Wojtiliano ora è a favore del papa polacco.

euge ha detto...

" ai falchi" di agire indisturbati dentro la Chiesa screditandolo, offendendolo, e pur di salvare la faccia chi fineo a 5 anni fa era un acerrimo Anti Wojtiliano ora è a favore del papa polacco.
Vedi anonimo è proprio questo atteggiamento tenuto in seno alla chiesa che mi fa star male e faccio mie le domande di anonimo delle 10.51. E' vero la chiesa è fatta di uomini che sbagliano ma, attenzione è un errore usare questo metro per giustificare sempre e comunque, certi atteggiamenti che non sono di aiuto a chi si vuole esaltare mediaticamente falsando la vera figura di un Pontefice per usarla dopo contro il suo successore. Vuol dire non aver compreso, che il Papa chiunque esso sia, è Il Vicario di Cristo in terra e per chi ricopre la funzione e l'impegno di vescovo o cardinale, questo è tremendamente grave!

Anonimo ha detto...

Jas Gavronski su Sky loda Papa Benedetto e il suo pontificato.
Alessia

Anonimo ha detto...

Quanto dovrà soffrire ancora Bendetto XVI? Ha portato la Croce per e con GP II e ora la porta da solo, fino a piegarsi, ma va avanti e incoraggia tutti, Lui sì che è Santo Subito, ora e lo sarà per sempre, Gli voglio tanto bene.
laura

euge ha detto...

Cara Laura non posso che sentire mie le tue parole. Io ormai non me lo chiedo più........ Benedetto XVI sta portando una croce che nessuno vuole condividere con lui è tutta solo sua. Sta a noi Laura aiutarlo e sostenerlo con la preghiera, con il nostro amore e la nostra presenza al suo fianco.
Per me SANTO LO E' GIA' BENEDETTO XVI anche se c'è ancora chi ha il coraggio di sputargli addosso veleno a piene mani!
CHE IL SIGNORE ASCOLTI LE NOSTRE PREGHIERE E CE LO CONSERVI A LUNGO
PAPA BENEDETTO TI VOGLIO BENE!

Alice ha detto...

Cara Euge basterebbe leggere cose come questa e vederle indiretta er lasciare perdere tutti questi complottismi fantasiosi:

ENTUSIASMO PER BENEDETTO XVI IN DIRETTA A CIRCO MASSIMO



23:05 30 APR 2011

(AGI) - Roma - Applausi e grida di entusiasmo al Circo Massimo nel momento in cui gli schermi giganti rimandano l'immagine di papa Benedetto XVI, in collegamento diretto per l'orazione e per impartire la benedizione ai fedeli. La folla, che fino a questo momento ha pregato e meditato, si e' lasciata andare ad un applauso scrosciante e a grida di "Evviva il Papa".

Caterina63 ha detto...

Risponde alle parole insensate di Svideroschi, il cardinale Amato proprio con una intervista che uscirà domani sull'OR e dove all'ultima domanda si legge:

A questo proposito, non bisogna dimenticare che Giovanni Paolo II, di fronte a certe questioni teologiche ed etiche, invitava a rivolgersi proprio al cardinale Joseph Ratzinger.

Risponde il cardinale Amato:

Il cardinale Ratzinger era una sicurezza per quanto riguarda la dottrina.
Giovanni Paolo II - come abbiamo letto nel libro di ricordi appena pubblicato dal cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone "Un cuore grande", e come io stesso posso confermare, essendo stato per quasi tre anni segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede - aveva una fiducia sconfinata in Ratzinger. Tanto è vero che gli affidò un'opera fondamentale come quella della preparazione del Catechismo della Chiesa Cattolica e del suo Compendio. Sapeva, infatti, che il cardinale Ratzinger avrebbe garantito ai dati della fede una dignità e una completezza ammirabili.


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