domenica 5 giugno 2011

Padre Lombardi: non si comprende il popolo croato se non in rapporto alla sua grande fede (Radio Vaticana)

Padre Lombardi: non si comprende il popolo croato se non in rapporto alla sua grande fede

Al termine della prima giornata del viaggio apostolico del Papa a Zagabria, la nostra inviata Giada Aquilino ha chiesto un commento al direttore della Sala Stampa vaticana, e nostro direttore generale, padre Federico Lombardi:

R. – C’è un’accoglienza veramente cordiale e profonda da parte di tutto il popolo nei confronti del Santo Padre. Sentendo parlare, per esempio, i presentatori dell’incontro culturale, notavo la loro riflessione su come la cultura cristiana sia identificata con la storia culturale della Croazia: cioè, questo popolo non si può capire, non può capire se stesso, se non nel suo rapporto con la fede cristiana e con la Chiesa cattolica anche come istituzione. Io sono stato molto colpito del fatto che l’incontro coi giovani si sia svolto nella piazza principale di una grande città e sia stato un incontro che, con molta naturalezza, ha avuto non solo parole e canti, ma anche l'adorazione silenziosa dell’Eucaristia. se pensiamo a una grande città secolare, è difficile immaginarsi un’adorazione eucaristica nel centro della piazza più frequentata... Quindi si vede che - anche se questo è un Paese moderno, un Paese che vive le sfide della secolarizzazione come tutti gli altri Paesi europei - di fatto questa identità profondamente cristiana e cattolica viene avvertita tuttora come molto reale, molto concreta. Per cui, il Papa è accolto veramente come una persona di famiglia e i discorsi che egli fa vengono percepiti, anche in tempi in cui questo non è più scontato, come "familiari" per chi li ascolta, per la cultura di questo popolo.

D. – A proposito del popolo croato, il Papa ha incontrato le massime autorità dello Stato. I temi affrontati sono stati educazione e famiglia …

R. – E’ da notare che le massime autorità dello Stato stanno partecipando a tutti gli eventi, a tutti i momenti di questo viaggio, non solo alle visite protocollari. Quindi, i massimi rappresentanti delle istituzioni sentono la visita del Papa come qualcosa che è gradito e che sostiene il cammino di questo popolo, di questa nazione. Questo è un fatto molto bello, ovvero il Papa trovi una sponda di dialogo partecipe, di dialogo serio, nelle autorità su temi che ci stanno così a cuore.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Padre Lombardi ha ragioneormai la Croazia,la Slovenia,la Slovacchia,la Polonia,il Portogallo sono gli unici grandi stati cattolici e l'Italia? Mi chiedo come abbiamo fatto a precipirare nell'abisso in cui viviamo...solo l'insipienza dei nostri vescovi ci ha portati a questo punto .A loro, più che le anime, interessa..... l'otto pre mille.