mercoledì 13 luglio 2011

Un nuovo rapporto sulla pedofilia dei sacerdoti in Irlanda critica gli insabbiamenti di cui si è reso colpevole monsignor John Magee, ex vescovo di Coyne, fatto dimettere da Benedetto XVI

Pedofilia/ Nuovo report Irlanda accusa ex segretario di tre Papi

Documento sulla diocesi di Cloyne, critiche anche a Vaticano

Roma, 13 lug. (TMNews)

Un nuovo rapporto sulla pedofilia dei sacerdoti in Irlanda critica gli insabbiamenti di cui si è reso colpevole monsignor John Magee, ex vescovo di Coyne ed ex segretario personale di tre Pontefici, Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II.
Il rapporto era concluso da tempo ma è stato pubblicato solo oggi, in Irlanda, perché un capitolo era bloccato da un processo in corso a carico di un sacerdote pedofilo. Lo studio di 341 pagine copre gli abusi sessuali su minori compiuti nella diocesi di Coyne, nel sud-est del paese, dal 1996 al 2009. Si tratta del quarto rapporto commissionato dal Governo irlandese in questi anni dopo quello sugli abusi nella diocesi di Ferns (2005), il rapporto Ryan sugli abusi e le violenze nelle istituzioni residenziali della Chiesa (2009) e il rapporto Murphy sugli abusi nella diocesi di Dublino (2009). Anche la commissione che ha indagato su Coyne è stata guidata dal giudice Yvonne Murphy.
Il documento critica gli errori compiuti dalle gerarchie ecclesiastiche - e in particolare da monsignor Magee - nella gestione degli abusi compiuti da 19 preti. Senza addentrarsi nel merito delle accuse di abusi, il rapporto focalizza l'attenzione sulla mala gestione dei vertici della Chiesa e conclude che "la risposta della diocesi di Cloyne alle denuncie e alle accuse di abusi sessuali del clero nel periodo dal 1996 al 2008 è stato inadeguato e inappropriato". "Capisco ora che avrei dovuto prendere una posizione più ferma nell'applicazione" delle norme anti-pedofilia che la Conferenza episcopale irlandese adottò nel 1996, ha commentato il vescovo a quanto riportato dai media irlandesi.
Mons. Magee - il quinto vescovo del quale Papa Benedetto XVI ha accettato le dimissioni dopo che lo scandalo abusi è scoppiato l'anno scorso in Irlanda - si è assunto la "piena responsabilità" per gli errori compiuti.
Papa Ratzinger ha anche scritto una lettera di scuse e condanna ai cattolici irlandesi. Più in generale, la Santa Sede l'anno scorso ha rafforzato le norme canoniche anti-pedofilia. La Pontificia università Gregoriana sta poi organizzando per l'anno prossimo un convegno per il confronto tra le 'migliori pratiche' nel contrasto agli abusi.
Il rapporto irlandese pubblicato oggi critica anche il ruolo svolto all'epoca dal Vaticano. In particolare, viene citata una lettera del nunzio apostolico dell'epoca in Irlanda, monsignor Luciano Storero, che criticava le nuove linee-guida che i vescovi irlandesi stavano adottando nel 1996 dopo le prime avvisaglie dello scandalo e che prevedevano che le autorità ecclesiastiche riferissero alla polizia i casi sospetti. Secondo il ministro della Giustizia irlandese Alan Shatter, che ha presentato a Dublino il rapporto insieme al ministro per l'Infanzia Frances Fitzgerald, la posizione del Vaticano era stata "totalmente priva di aiuto, dando conforto e sostegno a coloro che dissentivano dalle linee-guida" con un'operazione "completamente inaccettabile".
La conferenza episcopale irlandese ha reagito alla pubblicazione del nuovo rapporto con diversi comunicati nei quali vengono ammessi i "gravi errori di giudizio compiuti e il serio fallimento di leadership" da parte dei vescovi. Il primate irlandese, in particolare, card. Sean Brady - a sua volta accusato l'anno scorso per un caso di insabbiamento risalente a diversi anni fa - ha affermato, in particolare: "Chiedo scusa ed esprimo la mia vergogna e il mio dolore per quanto accaduto". Il porporato rivendica che l'attuale impegno della Chiesa irlandese a contrastare il fenomeno è "totalmente diversa" dal passato e sottolinea la "necessità di continuare a vigilare e di cooperare pienamente con le autorità civili". Anche l'amministratore apostolico di Cloyne, che ha preso il posto di Magee alla guida della diocesi, ha accolto la pubblicazione del documento esprimendo solidarietà a "tutti coloro che hanno sofferto e alle loro famiglie".

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Il segretario di tre papi...da Marcinkus a Maciel a Magee e non solo.Per carità mi fermo: andare troppo in alto è pericoloso e si rovesciano gli altarini ma i lettori han capito...