giovedì 15 settembre 2011

«ll teologo Ratzinger venne spiato dalla Stasi» (Fazzini)

«ll teologo Ratzinger venne spiato dalla Stasi»

Lorenzo Fazzini

Una radio tedesca, alla vigilia del viaggio in Germania, rilancia i dossier raccolti dal regime della Ddr sul futuro Pontefice I l teologo Joseph Ratzinger veniva spiato da «una dozzina» di agenti segreti «informali» della Stasi, la temuta e potente polizia segreta dell’ex Germania dell’Est. Che però, nonostante tutti i suoi sforzi, mai riuscì a trovargli 'scheletri nell’armadio' o zone d’ombra imbarazzanti per poterlo eventualmente ricattare. Alla vigilia del viaggio di Benedetto XVI nella sua terra natìa, la radio locale tedesca «Mitteldeutsche Rundfunk Thüringen» ha parlato dell’esistenza di «centinaia di pagine» riguardanti Benedetto XVI rinvenute negli archivi del ministero per la sicurezza dell’allora Berlino Est.
Rivelazioni che appaiono in sintonia con quanto pubblicato nel 2005 dalla «Bild am Sonntag», l’edizione domenicale del quotidiano popolare tedesco, che aveva attinto agli archivi della Stasi, con l’ok della direzione degli archivi stessi, la quale a sua volta aveva avuto l’autorizzazione scritta di papa Ratzinger. I fatti, anzitutto: secondo la radio, l’interesse della Stasi per Ratzinger risale addirittura al 1974 quando questi effettuò un viaggio in Turingia, regione dell’ex Ddr. Al tempo la polizia comunista non disponeva di nessun dossier riguardante il «professore» che aveva insegnato a Tubinga (dal 1965) e che poi avrebbe ottenuto la cattedra a Ratisbona (dal 1969). Così, la Stasi decise di assegnare «almeno una dozzina di impiegati ufficiosi» al proprio servizio allo scopo di trarre informazioni e documentazioni su questo prete bavarese che «cresceva di importanza all’interno della Chiesa cattolica», riporta la «Mitteldeutsche Rundfunk Thüringen».
Fra quanti diedero informazioni sul conto di Ratzinger, i dossier parlano di due docenti di un’università della Germania «democratica», due collaboratori della Conferenza dei vescovi di Berlino compromessi e al soldo delle autorità comuniste. Ma anche nella Germania Ovest ci furono persone (il caso di un monaco benedettino di Treviri e diversi giornalisti, rivela la radio) che assicurarono il flusso di informazioni sul futuro arcivescovo di Monaco (carica ricoperta dal 1979). La «Mitteldeutsche Rundfunk Thuringen» definisce però «di scarsa importanza» i dossier riguardanti il futuro Pontefice. «Vi contengono solo informazioni di base riguardo Ratzinger come autore e le occasioni in cui tali informazioni vennero raccolte».

© Copyright Avvenire, 15 settembre 2011

1 commento:

laura ha detto...

Mamma mia! Addirittura spiato dai servizi segreti.la persecuzione Lo ha sempre accompagnato!