martedì 30 novembre 2010

Il Papa sarà al Congresso eucaristico di Ancona (Senigalliesi)

Il Papa sarà al Congresso eucaristico

L’annuncio dell’arcivescovo Menichelli: “Benedetto XVI celebrerà la santa messa dell’11 settembre”

Roberto Senigalliesi

Ancona E’ ufficiale: Benedetto XVI verrà nelle Marche per celebrare la santa messa che chiuderà il Congresso eucaristico del 2011. L’annuncio è arrivato in diretta da San Ciriaco, dove monsignor Edoardo Menichelli ha officiato la messa domenicale ripresa da Rai 1. Una finestra sul mondo da cui l’arcivescovo ha anche rilanciato la vertenza in atto alla Fincantieri, dove i dipendenti lottano per avere garanzie sull’occupazione ed avere certezze per il futuro. Il collegamento televisivo ieri mattina nella Cattedrale di San Ciriaco ha trasmesso la santa messa trasmessa in 52 Paesi nel mondo, dall’Indonesia alla Cina e al Sudamerica.
E subito l’arcivescovo Edoardo Menichelli ha dato l’annuncio più atteso: “Ci sarà anche il Santo Padre all’ultima giornata del XXV Congresso eucaristico nazionale che si terrà dal 3 all’11 settembre 2011”. Annuncio salutato dai fedeli che gremivano in ogni ordine di posto il Duomo con un applauso spontaneo. Un annuncio atteso ma non scontato, che arriva dopo qualche incertezza paventata negli ultimi giorni. Ma i timori di un forfait sembrano superati: Benedetto XVI celebrerà la santa messa conclusiva e benedirà ufficialmente la città ed i partecipanti al Congresso. Dove? “Mancano nove mesi (per la precisione 279 giorni all’evento, ndr) all’inizio dell’evento” ha affermato l’arcivescovo al termine della celebrazione, ricevendo una delegazione degli operai della Fincantieri dopo un primo approccio sotto la pioggia, tra i protiri di San Ciriaco prima che iniziasse la funzione religiosa. “Quindi c’è tempo per parlare di queste cose. Di sicuro posso dire che personalmente celebrerò la santa messa a Natale alla Fincantieri per portare una parola di speranza e solidarietà a tutti quelli che soffrono per la crisi economica ed occupazionale”. Oggi a Roma è in programma l’incontro del governatore Spacca con il ministro Romani proprio per parlare del caso Fincantieri.
Ma ritorniamo all’interno della Basilica. Preceduta da un filmato sulla città (realizzato da don Dino Cecconi, regista Rai, parroco di Posatora e cappellano del porto), sui suoi simboli di fede millenaria, la celebrazione ha visto la presenza di diversi ospiti e fedeli istituzionali. Dal sindaco Fiorello Gramillano, al presidente della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande, al vicepresidente della Regione Paolo Petrini, agli onorevoli Marina Magistrelli e David Favia, all’assessore regionale Marco Lucchetti, al consigliere Giacomo Bugaro e fino al viceprefetto Calcagnini. Oltre a loro, ovviamente, tanti cittadini. Rappresentanti delle 70 parrocchie della diocesi di Ancona-Osimo - che hanno ricevuto alla fine un lampada da tenere accesa nelle loro chiese fino al Congresso -, scout e membri di associazioni.
Nella sua omelia monsignor Menichelli ha prima ringraziato il Pontefice per il dono della sua presenza. Poi ha posto l’accento sull’aspetto comunitario e spirituale che le Chiese italiane si preparano a celebrare. “Sarà - per la prima volta nella storia dei Congressi eucaristici, ha ricordato - un’intera Metropolia (comprende le diocesi di Senigallia, Jesi, Fabriano-Matelica, Loreto e di Ancona-Osimo) ad essere interessata ad un evento che viene quindi spalmato in diverse città. Che sarà quindi radicato su più territori. Sono previste le delegazioni di ben 225 diocesi italiane, oltre a quelle di diverse Prelature ed Abbazie d’Italia. Vorremmo anche che - ha aggiunto monsignor Menichelli - che il Congresso eucaristico nazionale diventasse una porta aperta per ogni uomo e donna di buona volontà che, seppure lontani dal mistero del Signore, debbono sapere che Dio li ama e li convoca al suo banchetto d’amore. Quel Dio, svelatosi in Cristo, che non è il Dio della paura ma della misericordia. Un Congresso, in definitiva, che vuole accogliere il grido e lo smarrimento della società contemporanea. L’inquietudine e la solitudine della nostra affaticata generazione ed offrire, testimoniandolo, Cristo come via, verità e vita”.

© Copyright Corriere Adriatico, 29 novembre 2010

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