mercoledì 26 gennaio 2011

Il Papa denuncia un «cambiamento culturale», per cui si vive «come se Dio non esistesse» esaltando «la ricerca del benessere, del guadagno facile, della carriera e del successo come scopo della vita, anche a scapito dei valori morali»

Il Papa: guadagno e successo esaltati a scapito dei valori morali

Vaticano

Il Papa denuncia un «cambiamento culturale», per cui si vive «come se Dio non esistesse» esaltando «la ricerca del benessere, del guadagno facile, della carriera e del successo come scopo della vita, anche a scapito dei valori morali».
Lo dice nel messaggio per la Giornata missionaria mondiale, perché vuole ricordare come la missione sia compito essenziale della Chiesa, non solo verso i popoli che non hanno mai conosciuto il Vangelo ma anche, verso quelli che in «società tradizionalmente cristiane, sono oggi refrattari ad aprirsi alla parola della fede».
Come sia possibile che società un tempo permeate dal cristianesimo producano «mentalità» e «stili di vita» individualistici, utilitaristici, fondati su consumismo e arrivismo e indifferenti alla solidarietà e alla onestà, è un tema caro a Benedetto XVI. Il papa teologo ha istituito proprio quest'anno un nuovo «ministero» vaticano dedicato alla evangelizzazione in particolare, anche se non esclusivamente, rivolta ai paesi a tradizione cristiana. Ed è sempre del pontificato di Ratzinger l'idea di un «Cortile dei gentili», spazio di dialogo tra credenti e non credenti aperti al problema della trascendenza.
L'evangelizzazione di cui parla il Papa non può dimenticare la promozione della giustizia, della pace, della dignità dell'uomo. «Non è accettabile – dice Benedetto XVI ricordando quanto Paolo VI affermò nella Evangelii nuntiandi – che nell'evangelizzazione si trascurino i temi riguardanti la promozione umana, la giustizia, la liberazione da ogni forma di oppressione, ovviamente nel rispetto della autonomia della sfera politica». «Disinteressarsi ai problemi temporali dell' umanità – argomenta papa Ratzinger – significherebbe dimenticare la lezione che viene dal Vangelo sull'amore del prossimo sofferente e bisognoso».
La denuncia di mentalità e stili di vita sostanzialmente anticristiani è condivisa anche dalla Chiesa italiana, in particolare per i modelli che la società trasmette ai giovani. Tanto che la Cei ha posto al centro del programma pastorale per i prossimi 10 anni l'emergenza educativa e la necessità di educare le giovani generazioni a stili di vita ispirati al Vangelo.

© Copyright Gazzetta del sud, 26 gennaio 2011

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