L’eccidio in Egitto e il pensiero alla famiglia: nelle parole del Papa all’Angelus
Benedetto XVI ha espresso il suo dolore per il massacro avvenuto la notte di Capodanno davanti alla Chiesa in Alessandria d’Egitto, che ha definito “vile gesto di morte”. Nelle parole pronunciate in occasione dell'Angelus anche una riflessione sul valore della famiglia con il saluto ai partecipanti alla manifestazione organizzata oggi a Madrid. Il servizio di Fausta Speranza:
Benedetto XVI esprime il suo dolore per il massacro che ha scosso Alessandria d’Egitto ieri notte:
“Questo vile gesto di morte, come quello di mettere bombe ora anche vicino alle case dei cristiani in Iraq per costringerli ad andarsene, offende Dio e l’umanità intera, che proprio ieri ha pregato per la pace e ha iniziato con speranza un nuovo anno.”
Benedetto XVI riconosce che c’è una “strategia di violenze” e ribadisce l’insegnamento sempre uguale del Vangelo:
“Davanti a questa strategia di violenze che ha di mira i cristiani, e ha conseguenze su tutta la popolazione, prego per le vittime e i familiari, e incoraggio le comunità ecclesiali a perseverare nella fede e nella testimonianza di non violenza che ci viene dal Vangelo. Penso anche ai numerosi operatori pastorali uccisi nel 2010 in varie parti del mondo: ad essi va ugualmente il nostro affettuoso ricordo davanti al Signore. Rimaniamo uniti in Cristo, nostra speranza e nostra pace!”
Tra le parole pronunciate dal Papa all’Angelus c’è l’ampio saluto per le migliaia di famiglie radunate a Madrid per la manifestazione intitolata “La famiglia cristiana, speranza per l’Europa”:
“…las familias cristianas, auténticos santuario de fidelidad, respecto y comprensiơn …”
Le famiglie cristiane sono autentici santuari di fedeltà, rispetto e comprensione. Il Papa invita tutti a “vivere con entusiasmo la vocazione cristiana al matrimonio come servitori dell’amore che accoglie, accompagna e difende la vita”. “Nelle famiglie – dice Benedetto XVI – si trasmette la fede, si rafforza la speranza e si incarna la carità”.
Bisogna dire che la Liturgia di questa domenica ripropone il Prologo del Vangelo di San Giovanni che esprime, nella forma di un Inno, il Mistero dell’Incarnazione predicato dagli Apostoli, testimoni oculari. E dunque Benedetto XVI, con le parole del prologo, ricorda che “dalla sua pienezza tutti noi abbiamo ricevuto: grazia su grazia”. Nei saluti in varie lingue il Papa torna a fare gli auguri per il nuovo anno incoraggiando tutti, in francese, a “lasciarsi guidare verso Gesù luce del mondo”; in inglese, a riconoscere “la presenza di Gesù che ci porta grazia e verità”; in spagnolo, l’invito ad “aprirci al mistero dell’amore infinito di Dio”; in polacco, l’invito a “lodare l’eterna saggezza di Dio” e a “ringraziare per la benedizione che ci ha donato nel verbo incarnato”. In italiano un saluto particolare ai gruppi parrocchiali di Grandate e Palanzo presso Como e di Asola e alla fraterna Domus di Roma. A tutti auguri di pace e di bene per questa prima domenica del nuovo anno.
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