Messaggio del Papa per la Giornata missionaria mondiale: l’evangelizzazione, il servizio più prezioso che la Chiesa rende all’umanità
La Chiesa non si chiuda mai in se stessa, ma annunci il Vangelo a tutti i popoli: è l’esortazione di Benedetto XVI nel Messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale, pubblicato oggi e che si celebrerà il prossimo 23 ottobre. Il Papa ribadisce che l’evangelizzazione è una dimensione essenziale della Chiesa, ed un compito oggi ancor più urgente in un tempo di secolarizzazione che porta molti a vivere come se Dio non esistesse. Il Papa non ha poi mancato di sottolineare che l’animazione missionaria va sempre accompagnata dalla solidarietà verso i più bisognosi. Il servizio di Alessandro Gisotti:
“Il Vangelo non è un bene esclusivo di chi lo ha ricevuto, ma è un dono da condividere, una bella notizia da comunicare”: è quanto sottolinea Benedetto XVI che nel suo Messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale ribadisce che ogni battezzato è chiamato a portare a tutti la Buona Novella. Anzi, soggiunge il Papa, questo è “il servizio più prezioso che la Chiesa può rendere all’umanità e ad ogni singola persona alla ricerca della ragioni profonde” della propria esistenza. Il compito dell’evangelizzazione, scrive il Papa, “non ha perso la sua urgenza”. E avverte che “non possiamo rimanere tranquilli al pensiero che, dopo duemila anni, ci sono ancora popoli che non conoscono Cristo e non hanno ancora ascoltato il suo Messaggio di salvezza”.
Nel documento, il Pontefice osserva inoltre che “si allarga la schiera di coloro che, pur avendo ricevuto l’annuncio del Vangelo lo hanno dimenticato e abbandonato”, non riconoscendosi più nella Chiesa. Molti ambienti, “anche in società tradizionalmente cristiane”, prosegue, “sono oggi refrattari ad aprirsi alla parola della fede”. Il Papa indica nell’“imperante relativismo” la causa di un “cambiamento che porta ad una mentalità e ad uno stile di vita che prescindono dal Messaggio evangelico come se Dio non esistesse”. Una mentalità, constata, che esalta la “ricerca del benessere, del guadagno facile, della carriera e del successo come scopo della vita, anche a scapito dei valori morali”. Di qui la necessità per tutti i fedeli di rispondere alla vocazione missionaria, “una risposta essenziale per la vita della Chiesa”. L’opera evangelizzatrice, infatti, “è essenziale” per la Chiesa e non può essere considerata come “una delle tante attività pastorali”.
Richiamando Paolo VI, il Messaggio sottolinea dunque che l’animazione missionaria attribuisce un’attenzione particolare alla solidarietà. “Non è accettabile”, scrive il Papa, “che nell’evangelizzazione si trascurino” la “promozione umana, la giustizia, la liberazione da ogni forma di oppressione, ovviamente nel rispetto dell’autonomia della sfera politica”. E aggiunge che “disinteressarsi dei problemi temporali dell’umanità significherebbe dimenticare la lezione che viene dal Vangelo sull’amore del prossimo sofferente e bisognoso”. La Giornata missionaria, è dunque l’auspicio di Benedetto XVI, “ravvivi in ciascuno il desiderio e la gioia di ‘andare’ incontro all’umanità portando a tutti Cristo”.
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