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giovedì 6 gennaio 2011
Michael Sean Winters mette in guardia la Santa Sede dall'eccessiva fretta nel procedere con la beatificazione di Giovanni Paolo II
12 commenti:
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Il giorno dei funerali di Giovanni Paolo II i fedeli da ogni luogo hanno urlato "Santo subito!".
RispondiEliminaVox populi, vox Dei.
il giorno dei funerali la vox dei non sapeva nemmeno chi fosse maciel e era allo scuro delle dimensioni dei scandali dei criminali pedofili e di quelli finanziari.
RispondiEliminae poi la vox dei era solo quella di un movimento,i focolarini.
Giovanni Paolo II era Santo già in vita e lo è ancora più adesso che si trova in Paradiso. Lo dimostra il fatto che le Sue intercessioni sono scoltate da Dio Padre.
RispondiEliminaUnico Giudice è Dio, a noi è chiesto di pregare e fare la volontà di Dio.
Non dubito che sia "santo". Penso che gli eventuali errori compiuti (ai posteri l'ardua sentenza), se avvenuti, siano stati fatti in "buona fede", per la tutela della Chiesa e quindi anche della fede.
RispondiEliminaLasciamo al buon Dio "la valutazione" dei meriti e delle colpe.
Dal mio modesto angolo visuale trovo però, poco opportuno, in questo momento storico in cui molti nodi sono venuti al pettine drammaticamente (ne cito alcuni: crisi delle vocazioni, pedofilia, insubordinazione ed anarchia lessicale e comportamentale delle gerarchie, svarioni di religiosi consacrati nella liturgia, inconcludente dialogo con l'Islam) avere tutta questa fretta per eleggerlo all'onore degli altari. C'è tempo per quelle cose. Il tempo stempera le passioni e consente un'analisi storica più pregnante dei fatti.
L'affermazione del primo anonimo, delle 8.51, fa "acqua da tutte le parti", Il "vox populi, vox dei" vale in certi casi, non vale in altri.
RispondiEliminaSe il criterio utilizzato dall'anonimo fosse "incontrovertibile" l'anonimo dovrebbe, ad esempio, spiegarmi perché nella Germania del 1939, quando la stragrande maggioranza del popolo tedesco (ex sturm and drang) inneggiava ad Hitler, con le conseguenze che abbiamo visto, quella voce popolare dovesse essere la "voce di Dio". Andiamoci cauti a lanciare sslogan traballanti!
All'anonimo delle 13,43 replico dicendo che il popolo tedesco fu costretto ad inneggiare Hitler, e quindi è assolutamente fuori tema dire: niente slogan traballanti.
RispondiEliminaNel ribadire che per me Giovanni Paolo II era ed Santo, aggiungo che non si può dire altrettanto di alcuni Suoi stretti collaboratori.
RispondiEliminaDa qui l'attuale situazione in cui versa la Chiesa, e che Benedetto XVI sta impiegando tutte le Sue forze e capacità per un risveglio.
Preghiamo ferventemente per BXVI, così come fa Giovanni Paolo II.
ma l'anonimo delle 14.05 ha mai visto le immagini delle sfilate di Norimberga, ha mai visto quanti nella Germania hitleriana alla vigilia della seconda guerra mondiale, quanti (e non solo quelli convocati per forza) inneggiavano Htiler ed il nazionalsocialismo, ha mai sentito parlare dei ragazzi volontari, di 14/15 anni che al momento della caduta di Berlino si fecero massacrare nel cimitero della città per difendere le spoglie mortali di Horst Wessel, l'autore dell'inno nazista, colà sepolto.
RispondiEliminaDire che il nazismo non ebbe un forte effetto di "fascinazione emotiva" e trascinamento culturale, nell'essenza dell'animo tedesco dopo il 1933 è sciocco e fuorviante. Del resto, purtroppo, Hitler arrivò al potere, dopo una consultazione elettorale.
Vox populi, vox Dei è un detto che onestamente trovo molto pericoloso. Non sempre il popolo quando adeguatamente "preparato" si volge al giusto. E sul fatto che Hitler non godesse di consensi spontanei, almeno inizialmente, ci andrei piano
RispondiEliminaSemmai siano altre le motivazioni della santificazione, non certo i cori in piazza San Pietro
http://www.giornalettismo.com/archives/108643/santo-si-santo-no-giovanni-paolo-ii-fra-pedofili-e-miracoli/
RispondiElimina3 pagine
Io non credo assolutamente che Giovanni Paolo II fosse a conoscenza delle malefatte di Maciel. Certamente qualcuno in Curia era a conoscenza e ha difeso Maciel senza riferire a GPII la reale situazione. Quindi Lui Santo e alcuni Suo stretti collaboratori assolutamente no.
RispondiEliminacome mai wojtyla era sempre all'oscuro di tutto e ratzinger deve sapere tutto di tutti?
RispondiEliminail papa è un sovrano assoluto e è sempre responsabile per i suoi.
come ratzinger si è assunto la responsabilità per i lefebvriani e per gli errori di comunicazione così si deve fare per il passato.