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mercoledì 23 febbraio 2011
Caso Ruby, "Bertone non vada dal premier". Sui giornali diocesani l'appello dei Cattolici (La Rocca)
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54 commenti:
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IL BLOG DEGLI AMICI DI PAPA RATZINGER 5
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Si occupassero della salvezza delle anime piuttosto e di proclamare il Vangelo!
RispondiEliminaMa secondo loro, card. Bertone si può rifiutare di incontrare un capo di governo?
Ma hanno fatto le stesse storie per il premier cinese? Per Zapatero (grande difensore dei valori cristiani)? Per il presidente russo (in Russia hanno la migliore democrazia del mondo)?
A me Berlusconi non piace per niente,
ognuno si tenga le sue idee e la politica rimanga fuori dalla Chiesa, dalle chiese e dai giornali diocesani.
Jacu
Vogliono mettere fuori gioco Bertone e minacciano velatamente Bagnasco.
RispondiEliminaLa Chiesa si tenga fuori da questa ignominia. Non ceda alle velate minacce dei massoni di repubblica che oggi ha iniziato a schierare l'artiglieria con spinelli. Invece di leggere micromega vescovi e giornali diocesani facciano il loro dovere, annunciare il Vangelo, e non i corifei di un'opposizione incapace. Berlusconi è un impresentabile, ma altrettanto lo sono i cosiddetti cattolici adulti con la loro doppia, tripla morale.
Alessia
@Alessia
RispondiEliminahai perfettamente ragione.
Questo dimostra la debolezza e la poca lungimiranza della Chiesa in Italia: non è stata capace di formare una classe dirigente veramente cattolica: Bindi, Casini ecc. sono sì cattolici, ma non impersonano assolutamente i valori cattolici.
In questo deserto si sono accodati a Berlusconi, che ha solo sfruttato la Chiesa per i suoi fini.
Jacu
Al di là delle strumentalizzazioni anche nella mia parrocchia un certo sconcerto per la situazione del Premier c'è.
RispondiEliminaPer fortuna mia, nella mia parrochia non si parla di queste cose, ma si prega!
RispondiEliminaDi queste cose parlano quelli che intendono strumentalizzare i "cattolici".
Chi scrive nei giornali diocesani spesso sono i cattolici-adulti che hanno occupato tutti gli spazi per ar politica, come i giornali della San Paolo.
RispondiEliminaAl popolo cattolico importano la liturgia e i sacramenti.
La smettessero, per favore, che i rapporti stato -chiesa i devono essere: oppure vogliamo tornare al 1870?
Ma se vi importano solo la liturgia e i sacramenti perché scrivete ogni volta che si tocca Berlusconi???
RispondiElimina:-))
Ad Alice.
RispondiEliminaI rapporti della chiesa, in democrazia, sono con il premier eletto dal popolo (e non scelto dalla chiesa) e con il Presidente della Repubblica eletto dal parlamento.
Quando ci saranno altro premier e altro Presidente i rapporti saranno con loro.
I cattolici-adulti vorrebbero scegliere in maniera anti-democratica con chi la chiesa debba parlare.
Fanno pena!
A me Berlusconi fa pena. Non è che un povero pubblicano odiato e disprezzato da tutti e non a motivo della sua discutibile vita privata, se solo pensiamo a chi sono i censori che lo vogliono distruggere. Io disprezzo la classe politica farisaica e massona che, ben prima di lui, ha posto le basi per la rovina dell'Italia. Che lordura il cattolicesimo politico di cui vediamo i tardi biascicanti epigoni. Sarò sentimentale ma non mi piace assistere ai feroci tentativi di distruggerlo come persona, vista l'incapacità di farlo da un punto di vista politico, portati avanti tramite repubblica. Non posso non domandarmi a chi toccherà dopo.
RispondiEliminaAlessia
mentre il Papa chiedeva provvedimenti a difesa della famiglia, una politica cattolica portava avanti i dico, a costo di far cadere il governo, un governo che se fosse rimasto in piedi forse avrebbe potuto occuparsi di provvedimenti più urgenti per il paese, di quelli ideologici. E Bertone incontrava Prodi
RispondiEliminaGià visto anche l'incontro con quello che piaceva a repubblica e ai paolini, grazie
la maggioranza dei cattolici non frequenta la diocesi facendo attivismo. E chi si scandalizza di questo dovrebbe chiedersi il perchè,, anzichè pensare sempre che sia perchè la chiesa non segue hans kung o i gesuiti americani, che la gente comune non sa nemmeno chi siano. Comincino le diocesi a non fare politica, dando l'esempio a Roma. Pensino a cambiare cristianamente il loro gregge e vedranno che arriveranno anche i politici giusti
RispondiEliminasono peggio i cattolici adulti o i cattolici depravati?
RispondiEliminache strano però... dei cattolici del bunga bunga non bisogna interessarsi, mentre i cattolici che propongono i dico è giusto mazzolarli.
RispondiEliminaUn povero pubblicano si riconosce colpevole ... non tenta ogni volta di scamparla liscia e di fare il santo volendo per altro l'eucaristia ...
RispondiEliminanon ci importa nulla di Berlusconi, a me perlomeno. Mi disgusta l'immagine in cui fa al rais libico lo stesso baciamano che fa al Papa. Ma mi pare che l'attacco non sia a lui, ma ancora una volta a Bertone, segretario di Stato di Benedetto XVI, che come ha già detto qualcun'altro, finche dura il concordato Stato Chiesa, deve incontrare anche il premier italiano in carica, sia Berlusconi, Prodi o un Vendola che verrà, se verrà. E finchè esiste il Vaticano come stato, che tiene relazioni diplomatiche con altri stati, ci sono stati incontri con Pinochet, Castro, Chavez, Mubarak e se sarà possibile prima o poi anche con il premier cinese.
RispondiEliminaTutti incontrano il premier cinese, dove i diritti umani valgono quel che valgono, anche i nobel per la pace, e nessuno si scompone più di tanto.
Durante una celebrazione non ricordo se alla Camera o al Senato, pochi mesi fa Bertone ha stretto la mano anche alla Bonino, che non mi pare sia una gran sponsor dei valori dei cattolici
e chi dice che qualche cattolico adulto non possa essere nel privato anche depravato? Finchè non lo si va a intercettare, non lo si può sapere con certezza
RispondiEliminaCome si può definire un cattolico che è pro aborto, pro divorzio, pro eutanasia, insomma pro tutto ciò che va contro la morale cattolica e di cui mi è dato di conoscere solo le pubbliche virtù visto che i vizi privati, ammesso ci siano, non sono pubblicizzati e neanche mi interessano?
RispondiEliminaGesù Cristo era durissimo con scribi e farisei, mangiava con publicani e prostitute. Sbagliava?
Alessia
@anonimo
RispondiEliminai cattolici adulti!
I cattolici depravati mandano la propria anima all´inferno; i cattolici adulti promuovono leggi che portano alla perdizione di molte anime.
Chi fa più danno dal punto di vista cattolico? Un politico che va a prostitute o un politico che approva la legge sull´aborto o sull`eutanasia?
Jacu
Cara Alessia, la Chiesa non sempre ha seguito nel corso della storia gli insegnamenti di Cristo.
RispondiEliminajacu, tu pensi che sia colpa delle leggi sull'aborto e sull'eutanasia se la gente abortisce o pratica l'eutanasia?
RispondiEliminalo pensi davvero?
La cosa non mi stupisce. Pietro, la roccia a cui ha affidato la Sua Chiesa, ha rinnegato il Maestro ben tre volte. E noi cattolici cosa facciamo? Lo offendiamo, ci vergognamo di Lui, mettiamo in dubbio il suo essere figlio di Dio fatto uomo per la nostra salvezza, ci imbarazza la Croce e molto altro.
RispondiEliminaAlessia
Leo, lei è davvero il grillo parlante della Massoneria su queste pagine.
RispondiEliminaCon lei, come ho sperimentato, non ci può essere dialogo.
un legislatore cattolico che fa leggi che legalizzano l'aborto non costringe nessuno ad abortire. un politico è cattolico quando si comporta lui da cattolico. le leggi le deve fare per tutti, anche per i non cattolici.
RispondiEliminaci sono anche loro
Perciò, se i non cattolici reclamano la soppressione dei disabili, ad esempio, un buon politico farà una legge per cui tale soppressione sia possibile nelle "Case di Cura LAICHE" (vedi Eluana).
RispondiEliminaLe ho risposto per l'ultima volta.
Leo condordo con lei.
RispondiEliminaNe conosco di cattolici che frequentano assodiamente la chiesa che fanno uso di profilattici, pillole, sono d'accordo con l'aborto, divorzio ecc ecc.
Invece di voler obbligare chi non è cristiano a vivere come cristiano, o meglio cattolico, non ci si dovrebbe prima preoccupare di chi si definisce tale e fa peggio degli altri??
Uno stato non appartiene a nessuna religione, cattolicesimo incluso, ed è impensabile pretendere che faccia leggi seguendo solamente ciò che predica la chiesa.
Uo politico cattolico non può venire a patti con la propria fede quando in gioco ci sono i valori non negoziabili.
RispondiEliminaAlessia
un cattolico non deve pensare solo alla sua anima ma deve anche portare i suoi valori nella società in cui vive, influenzandone possibilmente anche la cultura. E se legittimi e faciliti il ricorso all' aborto, finisce per diventare normale abortire
RispondiEliminaPiaccia o no, per la dottrina cattolica, anche avere rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso non è consentito, figurarsi legittimarne lo status di famiglia, modificando così l'impianto su cui da duemila anni si basa la società occidentale. Certi modus vivendi erano presenti anche nell'antichità pagana, eppure mi pare che i primi cristiani si siano orientati nel modo che sappiamo nella costituzione delle proprie famiglie e società
@ aninimo delle 13:16 : portare, non imporrre.
RispondiEliminase un cattolico deve sponsorizzare l'aborto e le famiglie alternative, entri in politica per se stesso ma non sbandieri il suo essere politico cattolico come valore aggiunto. Se certe leggi contrarie alla morale cattolica le fa un cattolico, ai non cattolici cosa resta?
RispondiEliminaDa un cattolico più che le leggi sull'aborto, ci si aspetterebbero aiuti alle famiglie e alle donne in difficoltà, affinchè un figlio in arrivo non venga visto come un virus di cui liberarsi
I cattolici depravati però non mandano solo la loro di anime all'inferno. A parte che spingono altre donne a comportamenti diciamo immorali, ma sono di cattivo esempio per tutti. Chiudere un occhio per avere buoni legge passi, ma qui bisogna chiuderli tutti e due e girarsi pure dall'altra arte. Mi pare onestamente troppo.
RispondiEliminaE poi Berlusconi cavolo non si è fatto mancare nulla, due divorzi e aborto molto tardivo della moglie compresi. Che esempio è per i giovani?? Pure bestemmiatore (e permette che nei suoi programmi e sui suoi canali si bestemmi liberamente).
io ho fatto delle domande e se ci saranno risposte il dialogo continuerà.
RispondiEliminapoi se lei andrea mi da del massone, cosa vuole che le dica... se dico che non è vero mi crede?
nessuno ha più veglia di dialogare di me.
quando posso stare al pc
andrea. io le avevo risposto ma la risposta non è stata pubblicata
RispondiEliminaChiedo scusa per il ritardo.
RispondiEliminaR.
Allora anche lui se vuole condurre questa vita liberissimo, ma no si facesse paladino della Chiesa.
RispondiEliminaandrea. è difficile dialogare linearmente con questo sistema di commenti mediati. tutto dipende dall'amministratore, che guistamente si occupa del blog quando ha tempo.
RispondiEliminae comunque per la questione è semplice.
RispondiEliminai cattolici hanno tutte le libertà possibili per quanto riguarda il vivere da cattolici. nessun legislatore vuole restringere tali libertà.
se un cattolico abortisce o pratica l'omosessualità non è colpa della legge che glielo consente, ma è colpa del fatto che certi principi non gli sono entrati ne in testa ne nel cuore, e forse la responsabilita è di chi ara incaricato di radicare questi principi.
Non mi sono spiegato: non ho nessuna intenzione di dialogare con lei, né direttamente né in via mediata.
RispondiEliminaCome non dialogherei con i gestori della "Casa di Cura" dove Eluana è stata uccisa.
non problem raffaella!
RispondiElimina)
a proprosito di portare o imporre, il mio ragionamento (delle 13.16) non riguardava la fattività delle leggi, che spetta infine al Parlamento, ma i progetti. Per me l'incoerenza sta nel fatto che un cattolico possa farsi lui stesso portavoce di un progetto di legge contrario a quella che dovrebbe essere la sua morale, sempre che non sia un cattolico fai da te. Tra i precetti cristiani non esistono solo quelli della dottrina sociale. E le beatitudini non hanno annullato i comandamenti
RispondiEliminaNon esiste solo la dottrina sociale, sono d'accordo ma esiste anche quella, E oggi in Italia esistono due schieramenti politici che hanno spaccato il messaggio della Chiesa. Da una parte solo il sociale e dall'altra solo la difesa della famiglia o della morale. Difesa in astratto poi perchè nessuno di quei politici sembra intenzionato a difenderla nella sua vita concreta e a darne vera testimonianza.
RispondiEliminaAllora non si lamenti che la gente non dialoga. Mi sembra un po' confuso
RispondiEliminase certi principi non entrano nel cuore dei cattolici, è perchè non vengono più divulgati come principi cristiani e sta passando sempre più l'idea che se Dio è buono, il peccato non esiste. E' vero che le parrocchie sono piene di favorevoli all'aborto, al divorzio ecc
RispondiEliminaTroppi cattolici fai da te vengono oggi legittimati da sacerdoti che si fanno la dottrina da sè e per chi li segue, togliendo alla chiesa e al suo catechismo legittimità dottrinale.A chi non è mai capitato di trovare un sacerdote che ride dei suoi presunti peccati dicendo che "quelle sono tutte sciocchezze"? E se la chiesa non interviene su questo, continuando a lasciar correre queste dottrine parallele, i suoi discorsi cadranno nel vuoto. Meglio essere minoranza coerente e creativa che massa fai da te
Meglio ancora, caro "realista", essere Corpo di Cristo, ben compaginato intorno al proprio Capo Invisibile e a quello visibile.
RispondiEliminaSe poi si sarà maggioranza o minoranza, si vedrà; l'importante è avere vivo lo spirito CATTOLICO, cioè "erga omnes et omnia / adversus Peccatum et Diabolum".
Sul "buonismo" devastante, può guardare, se vuole, il mio commento del 17 c.m. ore 13:43 a "Intervista senza contraddittorio..."
Cordialmente
Al di là dell'aspetto morale e sociale che possono traquillamente convivere (vedi Madre Teresa) penso sarebbe più corretto dire che ci sono dei cattolici che hanno sposato delle istanze tipiche del protestantesimo. Il Papa ha veramente ragione quando in Luce del Mondo dice che su un miliardo e rotti di cosiddetti cattolici la gran parte non lo è più, magari senza rendersene conto, o lo è di meno, dico io. Insomma, ci stiamo protestantizzando.
RispondiEliminaAlessia
Non è che possono convivere, devono!!!
RispondiEliminacomunque andrea, io da lei mi son preso del massone, e edesso lei mi ignora. gran bel atteggiamento.
RispondiEliminaSulla coesistenza di morale e sociale mi viene in mente questo pezzo della spe salvi:
RispondiEliminaRispetto a ciò, de Lubac, sulla base della teologia dei Padri in tutta la sua vastità, ha potuto mostrare che la salvezza è stata sempre considerata come una realtà comunitaria. La stessa Lettera agli Ebrei parla di una « città » (cfr 11,10.16; 12,22; 13,14) e quindi di una salvezza comunitaria. Coerentemente, il peccato viene compreso dai Padri come distruzione dell'unità del genere umano, come frazionamento e divisione. Babele, il luogo della confusione delle lingue e della separazione, si rivela come espressione di ciò che in radice è il peccato. E così la « redenzione » appare proprio come il ristabilimento dell'unità, in cui ci ritroviamo di nuovo insieme in un'unione che si delinea nella comunità mondiale dei credenti. Non è necessario che ci occupiamo qui di tutti i testi, in cui appare il carattere comunitario della speranza.
Un conto dire il proprio pensiero, ma per litigare, perchè non vi telefonate?
RispondiEliminaNon roviniamo questo blog, per favore!
@ alessia : conosco protestanti (e non Valdesi, battisti e metodisti di oggi che di protestante han bel poco avedn dimenticato non solo i fondatori ma anche le confessioni di Fede ... ma i riformati di oggi che stanno aumentando) che in quanto a morale ed etica han da insegnare e molti ai cattolici. Magari i cattolici si protestantilizzassero a quel modo ...
RispondiEliminaIo sono allibita di quanto un pensiero "non cattolico" possa diffondersi tra i cattolici quasi inavvertitamente.
RispondiEliminaE scusate il tono prescrittivo.
Si continua a confondere il peccato, che è condizione universale, con la sua teorizzazione.
Occorre guardarsi dal male, certo, ma innanzittutto dalla pretesa di relativizzarlo o, addirittura, giustificarlo. Certi provvedimenti legislativi sono, oggettivamente, assai più gravi di qualsiasi comportamento immorale dei singoli. Perchè la legge crea una mentalità, cioè, educa o diseduca. Certo anche gli esempi lo fanno ma non vanno ad inquinare il livello del giudizio. Capisco la passione antiberlusconiana ma anche in questo la Chiesa è ed è stata saggia: incontra chiunque e indica il male come esito di una lontananza dalla verità che è un altro nome di Dio ma non proscrive mai il peccatore. Si chiami Berlusconi, Vendola o chiunque vogliate. Ancora di più oggi, quando i nostri illustri laicisti ipocriti sarebbero disposti a quasi tutto per ottenere una bella scomunica "ad personam".
Però, cara Fabiola, molti commenti hanno portato alla luce la disgregazione e lo sbandamento degli ambienti parrocchiali e diocesani.
RispondiEliminaIo sono molto contento !
Cordialmente
P.S. Alle anime buone chiedo preghiere per i Libici massacrati. Quando la "svolta storica" sarà stata archiviata, resteranno i morti e i superstiti.
Non cattolico in che senso Fabiola?? La Chiesa è stata saggia certo, non può condannare nessuno, ma richiamare a comportamenti più corretti si e lo ha fatto.
RispondiEliminaa proposito dell'impegno dei cattolici nella vita politica
RispondiEliminahttp://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20021124_politica_it.html
"Nella loro esistenza non possono esserci due vite parallele: da una parte, la vita cosiddetta “spirituale”, con i suoi valori e con le sue esigenze; e dall’altra, la vita cosiddetta “secolare”, ossia la vita di famiglia, di lavoro, dei rapporti sociali, dell’impegno politico e della cultura. Il tralcio, radicato nella vite che è Cristo, porta i suoi frutti in ogni settore dell’attività e dell’esistenza. Infatti, tutti i vari campi della vita laicale rientrano nel disegno di Dio, che li vuole come “luogo storico” del rivelarsi e del realizzarsi dell’amore di Gesù Cristo a gloria del Padre e a servizio dei fratelli. Ogni attività, ogni situazione, ogni impegno concreto — come, ad esempio, la competenza e la solidarietà nel lavoro, l’amore e la dedizione nella famiglia e nell’educazione dei figli, il servizio sociale e politico, la proposta della verità nell’ambito della cultura — sono occasioni provvidenziali per un “continuo esercizio della fede, della speranza e della carità”».[25] Vivere ed agire politicamente in conformità alla propria coscienza non è un succube adagiarsi su posizioni estranee all’impegno politico o su una forma di confessionalismo, ma l’espressione con cui i cristiani offrono il loro coerente apporto perché attraverso la politica si instauri un ordinamento sociale più giusto e coerente con la dignità della persona umana. "
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