lunedì 28 febbraio 2011

Di Segni si lamenta: Da Papa Benedetto XVI "non c'è stata alcuna risposta decisiva" sui bambini ebrei battezzati. Domanda: queste richieste sono state avanzate prima del 19 aprile 2005, sotto altri Pontificati?

Sulla questione dei bambini ebrei battezzati rispose Giovanni Maria Vian nel lontano 2004

Il "caso" dei bambini ebrei salvati: un articolo del Prof. Matteo Luigi Napolitano del 18 gennaio 2005

Risposta al rabbino Di Segni: la Santa Sede ha sempre restituito alle loro famiglie di origine i bambini ebrei scampati all'Olocausto in istituzioni cattoliche e ha sempre ordinato di non battezzarli (Asca)

Su segnalazione di Alessia leggiamo e poi commentiamo:

Papa/ Rabbino Di Segni: Ora risposta su bambini ebrei battezzati

Richiesta su shoah in occasione di visita in sinagoga anno scorso

Da Papa Benedetto XVI "non c'è stata alcuna risposta decisiva" sulla vicenda dei "bambini scampati alla Shoah, nascosti in conventi, battezzati e mai restituiti a quello che rimaneva delle loro famiglie o comunità originarie, spesso lasciati ignari delle loro origini". Lo ha scritto il rabbino capo della comunità ebraica di Roma, Riccardo di Segni, che ha ricordato come una esplicita richiesta sul tema sia stata fatta a Ratzinger in occasione della sua visita alla sinagoga di Roma dell'anno scorso. "Conoscere le proprie origini è un diritto su cui si discute molto", ha scritto il rabbino in un contributo per il notiziario quotidiano dell'Unione delle comunità ebraiche italiane. "Un figlio adottato potrebbe voler conoscere chi erano i suoi veri genitori; una persona concepita con procedure 'medicalmente assistite' potrebbe voler sapere chi era il suo padre biologico o la madre che ha offerto l'ovulo o l'utero. Qualche volta gli interessati ignorano del tutto di essere figli di genitori diversi da quelli che li hanno cresciuti; altre volte lo sospettano o ne sono consapevoli, ma non desiderano affatto fare delle ricerche. Si prospettano drammi, crisi di identità, equilibri da distruggere e ricostruire. Ma pensiamo a un'altra eventualità - ha scritto Di Segni - quella dei bambini scampati alla Shoah, nascosti in conventi, battezzati e mai restituiti a quello che rimaneva delle loro famiglie o comunità originarie, spesso lasciati ignari delle loro origini. Certo per loro, ormai settantenni, sarebbe un trauma mettere in discussione la loro storia; al qualcuno non gliene importerebbe niente, ad altri sì. Se sono donne, i loro figli sarebbero inconsapevolmente ebrei. Per noi è importante che questa verità venga a galla, anche se sempre più lontana. Perché dietro c'è una storia di violenza (la persecuzione) su cui si è sovrapposto un atto di solidarietà (il rifugio) trasformato in un'altra violenza, seppure differente (la negazione dell'identità). Fa impressione il fatto che la Chiesa, salvo rare eccezioni (un caso è quello del giovane prete Wojtyla) abbia spesso rifiutato di collaborare seriamente su questo punto; a 13 mesi dalla nuova richiesta fatta a papa Benedetto XVI (in occasione della sua visita alla Sinagoga di Roma) non c'è stata alcuna risposta decisiva", ha concluso il rabbino Di Segni. "Talvolta nascondere a qualcuno le sue vere origini può essere un atto di misericordia; ma nel caso dei bambini ebrei battezzati la reticenza e il silenzio sono solo il segno dell'incapacità di rapportarsi all'ebraismo in modi non conflittuali".

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Anche Di Segni cede alla contrapposizione fra Papi tanto cara ai media? Beh, poco importa...
Personalmente ho una curiosita': tutte queste richieste o, per essere precisi, sonore pretese venivano avanzate prima dell'elezione di Benedetto XVI?
Sono sei anni che leggiamo di inviti pressanti ad aprire archivi, rivelare nomi, favorire documenti...tutto cio' avveniva anche in passato?
La guerra e' finita nel 1945 e tali richieste potevano essere indirizzate a Pacelli, a Roncalli, a Montini, a Luciani ed a Wojtyla. Lo si e' fatto o si e' atteso Ratzinger?
E' un po' come la preghiera' del Venerdi' Santo, che ha attraversato indenne i pontificati di Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II per poi diventare scandalosa sotto Benedetto XVI?

R.

18 commenti:

  1. è tedesco cara Raffaella, erano prevenuti fin dall'inizio E battono il ferro delle richieste e rivendicazioni finchè è caldo, perchè con il prossimo papa avranno meno palcoscenico a disposizione, e visibilità.
    Eppure l'impostazione teologica di gran parte del dialogo del precedente pontificato è opera del cardinal Ratzinger

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  2. e, visto che c'era il precedente fortunato dell'eccezione del giovane prete Woytjla, perchè non fare la richiesta al vecchio papa Wojtyla?
    ab

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  3. Ma forse sono informazioni andate perse per sempre.

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  4. In tutta franchezza, ritengo che realista abbia risposto per tutti.
    R.

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  5. santa pazienza, capisco che siano cose importanti, ma perchè Di Segni deve sempre vedere in ogni richiesta non esaudita la mala fede? Ecco, magari ha ragione alice, sono semplicemente informazioni andate perse, o forse essendo materia delicata, vanno ben esaminate, per non dare informazioni facilone e inesatte
    Finiremo mai di dover chiedere scusa a tutti per tutto, solo noi?

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  6. Ma perché non le fa lui queste ricerche e poi non ci dice, con nome e cognome, chi sono questi bambini ebrei che sono stati battezzati?

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  7. Sul web c'è un ricco elenco di articoli.
    Uno fra tutti:
    Pio XII, Roncalli e i bambini ebrei. I fatti e i pregiudizi
    http://www.30giorni.it/it/articolo.asp?id=7357
    Certo adesso fa comodo accusare Papa Benedetto di essere poco collaborativo e dimanticare gli attacchi a Wojtyla a seguito della betificazione di Pio nono per il caso Mortara.
    Alessia

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  8. visto il rapporto privilegiato con wojtyla,i fratelli maggiori dovevano chiedere a lui l'elenco.
    ora sarà un problema trovare quei nomi,mentre 30 anni fa la cosa poteva avere una sua logica.
    alla fine a gp2 fu "concesso" di beatificare pio ix.
    immaginate che cosa accadrebbe se ratzinger beatificasse pacelli.

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  9. Mi sembra che questo continuo vittimismo rivendicazionista da parte di alcuni ebrei faccia male soprattutto a loro. E me ne dispiaccio sinceramente.
    Se provassero a perdonare o almeno ad affidare tutto al giudizio di Dio senza pretendere continuamente di far passare ogni cosa dal loro tribunale, precario perché solo umano, forse troverebbero un po' di pace. E tanti amici in più. E forse riconoscerebbero quelli che già li guardano come amici. Per primo Benedetto XVI.

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  10. Esatto, cara Fabiola!
    Non esiste, dentro e fuori la Chiesa Cattolica, una persona che sia piu' amica degli ebrei di Benedetto XVI.
    E' un vero peccato che sia anche l'uomo piu' preso di mira.
    R.

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  11. Ma si, certo. Sono veramente delle vittime e noi cattolici dei cattivoni. Vi ricordate il libro di Toaf (figlio) sulle uccisioni di bambini cristiani da parte degli ebrei nel medioevo? L'hanno fatto sparire da tutte le librerie in un fiat. Cioè: sulle (eventualissime) colpe nostre massima attenzione e sistematico sdegno, sulle loro, invece, non è neppure lecito porsi delle domande.
    Ma forse, se ci scusassimo un po' meglio riusciremmo a strappare un po' di comprensione (assieme al loro perdono).

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  12. Ma qualche stupida ragazzata compiuta da adolescenti ebrei è solo una stupida bravata. Questi hanno fatto la pipi nell'acquasantiera, e compiuto altri atti vandalici in una chiesa, senza particolari castighi. Eufemia
    http://www.kath.net/detail.php?id=30341

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  13. Non scorderò mai le dichiarazioni rilasciate da alcuni ebrei del ghetto di Roma, intervistati dopo l'elezione di Benedetto XVI.......... Lapidarie furono le loro parole:

    "E' un tedesco non sappiamo cosa dobbiamo aspettarci"

    Detto questo, non perdo neanche più tempo a commentare quanto lamentato da Di Segni. Tutti i pretesti sono buoni per continuare la guerra contro Benedetto XVI.
    Condivido e sottoscrivo quindi il post di realista; comunque, non smetterò mai di dire che chiedere scusa senza poi aprire un dialogo di confronto serio, ha portato solo danni che difficilmente ora potranno essere rimediati!

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  14. non posso prendere Di Segni sul serio perchè il suo strabismo è tale che mi meraviglio le palle degli occhi non gli cadano per terra.
    Mi dispiace dirlo sinceramente, ma tra l'atteggiamento in occasione alla visita alla sinagoga e gli infiniti sgarbi anche maleducati e arroganti, ho deciso di chiudere nell'armadio la pazienza e di utilizzarla più avanti.
    Il paragone tra papi viene usato perchè è un luogo comune che può passare più facilmente. Così. oltre al resto c'è anche il luogocomunismo.
    Come dicono Stanlio e Ollio: arrivedorci.

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  15. Di segni non è assolutamente all'altezza ddi un Elio O' Toaff. E' un fissato, che scatena guerre ideologiche insulse. Non so se bambini ebrei siano stati battezzati in Vaticano o altrove; ma anche se lo fossero stati non vedo francamente che tipo di problemi ciò ponga a Di Segni, che non riconosce la venuta di Cristo e quindi nel battesimo cristiano non crede. Gli eventuali "battezzati" ebrei, cresciuti in età ed in cultura, di quell'eventuale sacramento potranno farne l'uso che credono,trascurandolo se lo riterranno apportuno. Nessun individuo è mai morto di battesimo, né è stato impedito di fare scelte religiose o culturali diverse.
    La smetta Di Segni di innescare inutili diatribe.
    Cherokee.

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  16. Vi piacerebbe se a dei bambini cattolici venisse fatta la circoncisione forzatamente? Credo di no. Allo stesso modo chi è ebreo ed è stato battezzato a forza, ha il DIRITTO di saperlo. Non ci vedo niente di male conoscendo anche il motivo per cui lo ha fatto. Non rispondere aumenta solo il sospetto ...

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  17. Perche' aspettare tanto per chiedere i nomi di quei bambini?
    Non si comprende come mai le stesse domande non siano state poste subito dopo la guerra.
    R.

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  18. Su quello R. la penso come te, ma onde evitare altri sospetti e soprattutto prima che nasca un caso montato ad arte dai media, perchè non darli e farla finita? Per me hanno il diritto di saperlo.

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