mercoledì 2 febbraio 2011

Il segreto delle donne consacrate. Quelle lettere d'amore custodite nel regno dei cieli (Pier Giordano Cabra)

Il segreto delle donne consacrate

Quelle lettere d'amore custodite nel regno dei cieli

di Pier Giordano Cabra

Conosco un luogo dove sono custodite le più belle lettere d'amore, in ogni lingua e di tutti i tempi. Sono lettere che i mortali non leggeranno mai finché non saranno ammessi alla beatitudine che non ha fine, quando la loro consultazione sarà una deliziosa e sorprendente scoperta.
Sono lettere mai scritte e mai inviate, ma raccolte dagli angeli e deposte nello scrigno delle perle preziose del regno dei cieli.
Sto parlando delle lettere delle nostre sorelle che hanno donato la loro vita al Signore e che narrano la loro segreta e straordinaria storia d'amore con Lui.
In un primo scomparto si trovano le lettere ardenti della gioventù, quando l'amore divino si apre un varco nel cuore, lo seduce e lo riempie di sé: «Quanto sei bella, amata mia, quanto sei bella».
È la gioia di sentirsi amati, la lotta per mettere in disparte altri amori pur belli, la gioia sconfinata di sentirsi scelta dall'Amore stesso.
In un altro scomparto si trovano le testimonianze dell'amore che si riversa sugli ultimi, dove il desiderio di vicinanza ai più piccoli s'intreccia a invocazioni trepide d'essere in grado di servire «per amore e solo per amore».
Più oltre sono conservati scritti commoventi che dicono quanto costi questo amore, nel meriggio della vita, quando l'entusiasmo iniziale si è affievolito e altre luci si accendono. Nella tempesta o nel buio, ecco l'invocazione dell'amore fedele: «Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio, perché forte come la morte è l'amore».
E tanti altri sono gli scomparti, sempre sorprendenti, fino all'ultimo, dove sono custoditi alcuni esempi del grande desiderio di vedere finalmente il volto dell'amato, che si avvicina e chiama: «Alzati amica mia e vieni, mia bella, vieni presto. Perché l'inverno è passato».
L'inverno di questa vita, fatto di progetti e di delusioni, di slanci e di meschinità, sta lasciando il posto all'incontro tanto desiderato.
L'anima e il suo Creatore, l'amata e l'Amore: quale gamma infinita di sentimenti, quale somma di decisioni stupefacenti, quale dedizione che ricade sui fratelli, quale prorompere di èros e di agàpe, quale scambio di finezza tra invisibile e visibile, tra cielo e terra, tra eternità e tempo sono in questo scrigno.
In attesa di leggere queste perle nascoste, cogliendone qualche bagliore dal contatto personale, non si può fare altro che ringraziare il datore di ogni bene, il quale -- tra i doni più preziosi e inestimabili -- ci ha riservato la dedizione di queste nostre sorelle. A loro è dato infatti il privilegio di farci intravvedere un'anticipazione del fascino irresistibile dell'Amore che tutti attende e di quella gioia che nemmeno siamo capaci di immaginare.

(©L'Osservatore Romano - 2 febbraio 2011)

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