Il "blog degli amici di Papa Ratzinger" vuole essere un omaggio a Benedetto XVI. Si tratta di una iniziativa personale che non ha alcun riconoscimento ufficiale. Non è un prodotto editoriale. Il materiale qui contenuto è a disposizione di chiunque. Questo spazio virtuale non ha scopo di lucro ed è consultabile gratuitamente. E' gradito tuttavia un piccolo contributo economico necessario al sostentamento del blog. Buona navigazione.
venerdì 25 febbraio 2011
11 commenti:
Ci siamo trasferiti ad altro indirizzo
:-)
Vieni a trovarci ed a lasciare un commento nella nuova casa:
IL BLOG DEGLI AMICI DI PAPA RATZINGER 5
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.
Mah, sarà che il Papa è sempre avanti nei tempi? Dunque: dice le cose importanti e vere in un momento in cui per le masse ancora non sono comprensibili.
RispondiEliminaVerissimo!
RispondiEliminaForse e' per questo che testi scritti 40 anni fa sono cosi' attuali da sembrare redatti la settimana scorsa.
Il Papa ha un grande dono: vede tutto con estrema chiarezza. Siamo noi ad essere confusi.
R.
OT sul Gesù di Nazaret II.
RispondiEliminaUn giornalista freelance e pr, Simon Caldwell, ha letto in anticipo il Gesù di Nazaret II su incarico della Catholic Truth Society che pubblica il libro per il Regno Unito e l'Irlanda su per la Santa Sede, allo scopo di preparare al meglio il lancio del libro.
Nel rispetto dell'embargo non fa anticipazioni su un testo che definisce "incendiary". Lo descrive come una meditazione sull'uomo Gesù durante la Passione, la Morte e la Resurrezione da parte di uno dei più grandi intellettuali della Chiesa: il nostro Papa, appunto. Si dice inoltre convinto che se lo scopo del Papa era quello di avvicinare i cattolici a Gesù ha centrato l'obiettivo.
Jesus of Nazareth II For the Journalist & PR Man
http://ctscatholiccompass.org/jesus-of-nazareth-ii/caldwell/
Alessia
Il dono tipico di un vero profeta, non vi pare? In un periodo storico e culturale in cui profetiche diventano le sciocchezze.
RispondiEliminaAlessia
Eppure nel suo ultimo libro, Luce del mondo, il Papa si dice rammaricato di quel discorso.
RispondiEliminaNo, non dice cosi'!
RispondiEliminaAfferma di non avere tenuto conto del fatto che ogni discorso di un Papa e' considerato politico.
http://paparatzinger3-blograffaella.blogspot.com/2010/11/luce-del-mondo-la-risposta-del-santo.html
R.
non è certo sui contenuti che si è rammaricato del discorso di Ratisbona.
RispondiEliminaQuando a certi commentatori interessati passeranno le mestruazioni, allora forse sentiremo dei commenti onesti sul discorso di Ratisbona . Le reazioni di allora erano un mix veramente inedito di malafede e isteria.
Forse l'ho persa io, ma questa follia l'avevi già vista?
RispondiEliminahttp://www.ticinolive.ch/esteri/papa-benedetto-xvi-denunciato-alla-corte-dellaja-per-crimini-contro-lumanita-10907.html
Gia'...al peggio non c'e' mai limite!
RispondiEliminaR.
come avrebbe potuto un papa non essere addolorato dagli esiti immediati della divulgazione e dell'uso di una parte del discorso? Ma non mi pare si sia mai detto rammaricato del discorso e del significato che aveva per lui. Era un discorso troppo alto anche per l'occidente, che non avendolo minimamente capito, non ha visto l'ora di soffiare sul fuoco e usarlo contro di lui.
RispondiEliminaDa luce del mondo:
"Avevo concepito quel discorso come una lezione strettamente accademica, senza rendermi conto che il discorso di un Papa non viene considerato dal punto di vista accademico, ma da quello politico. Da una prospettiva politica non si considerò il discorso prestando attenzione ai particolari; fu invece estrapolato un passo e dato ad esso un significato politico, che in realtà non aveva. Quel passo trattava di un antico dialogo che, ora come allora, considero di grande interesse. L'imperatore Manuele, di cui si parla, a quel tempo era già vassallo del Regno ottomano. Non poteva quindi scagliarsi contro i musulmani; ma , nell'ambito di un dialogo intellettuale, poteva porre domande vive. Ma l'attuale comunicazione politica è tale da non permettere la comprensione di simili correlazioni. E tuttavia quell'episodio-dopo tutte le cose terribili accadute e per le quali non posso non addolorarmi molto - ha sortito effetti positivi. Durante la mia visita in Turchia ho potuto dimostrare di avere rispetto per l'Islam, che io riconosco come una grande realtà religiosa, con la quale bisogna dialogare. E così da quella controversia è scaturito un dialogo veramente molto intenso.
E' risultato chiaro che nel dibattito pubblico l'Islam deve chiarire due questioni: quelle del suo rapporto con la violenza e con la ragione. Ha rappresentato un inizio veramente positivo il fatto che, proprio in ambito islamico, si sia ritenuto doveroso e necessario chiarire quelle due questioni e di conseguenza sia stata avviata una riflessione interna fra studiosi dell'Islam, una riflessione che poi è divenuta dialogo"
"Durante la mia visita in Turchia ho potuto dimostrare di avere rispetto per l'Islam, che io riconosco come una grande realtà religiosa, con la quale bisogna dialogare. E così da quella controversia è scaturito un dialogo veramente molto intenso."
RispondiElimina:-))))