LIBIA: VESCOVO TRIPOLI, APPELLO PAPA PER PACE CI CONFORTA
(ASCA) - Citta' del Vaticano, 28 mar
''L'appello del Santo Padre è una notizia bellissima, che ci conforta molto. Il Papa ha pronunciato parole che affermano la necessita' della riconciliazione, della pace e del dialogo''. Lo dice all'agenzia vaticana Fides mons. Giovanni Innocenzo Martinelli, Vicario Apostolico di Tripoli. Ieri, domenica 27 marzo, all'Angelus, papa Benedetto XVI ha lanciato ''un accorato appello agli organismi internazionali e a quanti hanno responsabilita' politiche e militari, per l'immediato avvio di un dialogo, che sospenda l'uso delle armi''.
''Abbiamo tradotto in arabo l'appello del Santo Padre ed oggi la trasmetteremo in una nota verbale al Ministero degli Esteri libico, per conoscenza'' afferma Mons. Martinelli. Il Vicario Apostolico precisa di non aver partecipato alla manifestazione convocata da Gheddafi a Tripoli sabato 26 marzo, e che in ogni caso, come aveva precisato a Fides, vi avrebbe aderito solo se fosse stata una manifestazione per la pace.
''Non ci hanno piu' chiesto di essere presenti'' dice Mons. Martinelli. ''Si e' trattato di una manifestazione volta a riaffermare l'unita' nazionale della Libia. Vi hanno aderito i capi tribu', intellettuali e altre personalita'.
Non penso che nessuna della due parti voglia una partizione della Libia. Per questo pero' ribadisco che occorre il dialogo per uscire dalla crisi'' dice il Vicario Apostolico di Tripoli.
Mons. Martinelli inoltre comunica che ''da ieri, di fronte alla nostra chiesa, stazionano dei poliziotti, ufficialmente con l'incarico di proteggerci. Forse per evitare quello, che secondo alcune notizie, e' successo all'ambasciata dal Qatar, che sarebbe stata assalita''.
Il Vicario Apostolico prosegue: ''La situazione a Tripoli non e' facile. Inizia a scarseggiare la benzina, occorre fare una fila di ore di fronte ai distributori per riempire il serbatoio dell'automobile, ci sono difficolta' anche per comprare i generi alimentari''. ''Questa notte non abbiamo sentito bombardamenti. Sappiamo che hanno colpito nei pressi di Sirte. Nei giorni scorsi vi sono state delle vittime civili. So di almeno una persona morta per una scheggia nel cranio, prodotta forse da un colpo della contraerea che e' esploso ad una quota molto bassa'' conclude Mons. Martinelli.
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