domenica 3 aprile 2011

L'Osservatore Romano rievoca la simpatia di Papa Pacelli per Gino Bartali (Izzo)

PIO XII: L'OSSERVATORE RIEVOCA LA SUA SIMPATIA PER GINO BARTALI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 2 apr.

Papa Pacelli seguiva con simpatia le imprese sportive del grande ciclista Gino Bartali e il 10 agosto 1948, quando il campione era reduce dalla vittoria al Tour de France, volle riceverlo in udienza. E il giorno dopo l'Osservatore Romano ne riferi' sotto la rubrica "Nostre Informazioni", pubblicando un testo dettagliato che evidentemente era stato dettato dallo stesso Pio XII. A svelare questo curioso retroscena e' "Lo sport in Vaticano", una bella pubblicazione della Lev, della quale il giornale della Santa Sede anticipa oggi alcuni stralci. "Oggi martedi' - detto' Pacelli al redattore di turno - il Santo Padre ha ricevuto in speciale Udienza il vincitore del Giro ciclistico di Francia, cav. Gino Bartali, che era accompagnato dalla Consorte, e alcuni componenti la squadra italiana che ha compiuto la classica prova, e cioe' i corridori Corrieri, Biagioni, Volpi e Feruglio. Con essi erano il commissario tecnico cav. Alfredo Binda; il commendator Paschella del Centro Sportivo Italiano; alcuni dirigenti dell'Unione Velocipedistica Italiana e del Corosport; il giornalista Mantella del Corriere dello Sport, che ha seguito il Giro; i corrispondenti della "Gazzetta dello Sport" e i redattori sportivi di altri giornali: il Signor Berti', il Signor Villa e altri esponenti della carovana ciclistica. L'Udienza si e' svolta nella Sala del Concistoro. Il Santo Padre si e' a lungo intrattenuto con Gino Bartali, i suoi colleghi di squadra e il Commissario Tecnico Alfredo Binda, dimostrandosi perfettamente informato della eccezionale entita' della vittoria sportiva conseguita dallo strenuo campione, e rinnovando specialissimo interessamento per le varie attivita' sportive, dalle quali non possono mai essere dissociate particolari doti e virtu' morali. Quando, poi, l'atleta fa esplicita e franca professione della sua fede cattolica, il suo merito e' anche piu' alto come piu' agevole diventa la via per ulteriori felici successi". Nell'articolo - ripubblicato oggi dall'Osservatore - e' citato anche il premuroso omaggio che Gino Bartali Gli aveva fatto pervenire nella breve sosta presso l'insigne Santuario Mariano di Lourdes, e al quale Sua Santita' aveva fatto rispondere accordando un'augurale Benedizione".

© Copyright (AGI)

Sport all'ombra del Cupolone

Il 10 agosto 1948 Pio XII riceveva in udienza Gino Bartali, reduce dalla vittoria al Tour de France. Così il nostro giornale ne riferiva sotto la rubrica «Nostre Informazioni», in prima pagina, nell'edizione dell'11 agosto.

Oggi martedì il Santo Padre ha ricevuto in speciale Udienza il vincitore del Giro ciclistico di Francia, Cav. Gino Bartali -- che era accompagnato dalla Consorte -- e alcuni componenti la squadra italiana che ha compiuto la classica prova, e cioè i corridori Corrieri, Biagioni, Volpi e Feruglio.
Con essi erano il Commissario Tecnico Cav. Alfredo Binda; il Comm. Paschella del Centro Sportivo Italiano; alcuni dirigenti dell'Unione Velocipedistica Italiana e del Corosport; il giornalista Mantella del «Corriere dello Sport», che ha seguito il Giro; i corrispondenti della «Gazzetta dello Sport» e i redattori sportivi di altri giornali: il Signor Bertì, il Signor Villa ed altri esponenti della carovana ciclistica.
L'Udienza si è svolta nella Sala del Concistoro. Il Santo Padre si è a lungo intrattenuto con Gino Bartali, i suoi colleghi di squadra e il Commissario Tecnico Alfredo Binda, dimostrandosi perfettamente informato della eccezionale entità della vittoria sportiva conseguita dallo strenuo campione, e rinnovando specialissimo interessamento per le varie attività sportive, dalle quali non possono mai essere dissociate particolari doti e virtù morali.
Quando, poi, l'atleta fa esplicita e franca professione della sua fede cattolica, il suo merito è anche più alto come più agevole diventa la via per ulteriori felici successi.
L'Augusto Pontefice ha quindi voluto affabilmente conversare con i singoli corridori; a ciascuno di loro ha fatto dono di una medaglia annuale del Pontificato; né furono dimenticate le persone di famiglia per le quali vennero consegnate altre medaglie religiose o dei rosari.
Né ha mancato di ricordare il premuroso omaggio che Gino Bartali Gli aveva fatto pervenire nella breve sosta presso l'insigne Santuario Mariano di Lourdes, ed al quale Sua Santità aveva fatto rispondere accordando un'augurale Benedizione.
Tutti i visitatori sono rimasti profondamente commossi e ammirati della paterna bontà del Sommo Pontefice, della conoscenza da Lui dimostrata per quanto concerne lo sport, la preparazione e lo svolgimento delle gare; ed hanno tenuto ad esprimere a Lui vivissima gratitudine insieme ai sentimenti della più filiale devozione.
La Benedizione Apostolica, ricevuta da tutti con esemplare pietà, è stata il suggello più caro della indimenticabile Udienza.

(©L'Osservatore Romano 3 aprile 2011)

2 commenti:

  1. Bartali aveva un caratteraccio, ma allo stesso tempo non temeva di proclamare la sua fede cattolica, anche durante il fascismo. Bella anche questa immagine di Pio XII sorridente, diversa da quella cupa che ci viene presentata dai media!
    Gabriella

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  2. Pio XII era un vero santo ma in Vaticano preferiscono i santi subito ...come dire usa e getta!

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