martedì 3 maggio 2011

Bin Laden, il Vaticano: la morte non può mai rallegrare (Vecchi). Mio personale disagio per le parole del card. Bagnasco

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Un cristiano non puo' e non deve mai rallegrarsi per la morte di una persona. Condivido, quindi, la nota di Padre Lombardi che invita alla riflessione.
Bastavano le parole del direttore della sala stampa. Provo sinceramente un certo disagio per quelle del card. Bagnasco che, magari involontariamente, ha accostato Bin Laden alle vittime del terrorismo dicendo che prega per l'anima di Osama COME per quella dei tanti morti innocenti. Queste sono affermazioni in piu' che mi mettono a disagio. Non le accetterei se fossi parente di una delle vittime degli attentati negli Usa, a Londra, a Madrid ed in tante parti del mondo
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R.

20 commenti:

  1. Concordo, cara Raffaella, a proposito dell'accostamento fatto dal card.Bagnasco.

    È vero che nessuno, quindi neppure le vittime degli attentati, è senza peccato, ma il guaio grosso è che il buonismo tende a dire l'opposto, cioè che non che vi sia in realtà alcun peccato in alcuno, ma si tratti di "malintesi" o di "scarsa educazione".
    Di conseguenza non esistono più "vittime", e (Dio ci scampi!) non esiste più il ruolo di "Vittima Pasquale" di Cristo.

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  2. E accetteresti, se fossi un parente incolpevole (moglie, figlio, nipotino, ecc..) del cattivaccio, che gli si negasse persino il diritto ad una preghiera? E' questo che predicava Gesù Cristo? E' alle istituzioni terrestri che ha delegato la facoltà di giudicare e spedire direttamente all'Inferno i cattivi? Anche Lui, politically correct, quindi: basa i Suoi giudizi sulle risoluzioni dell'ONU.

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  3. Infatti! Bin Laden non era certo Hitler, Mussolini o Stalin, ma credo che ciò dipendesse dalla sua posizione storica: se di questi avesse avuto il potere politico, chissà quante ne avrebbe combinato.
    Detto ciò, card. Bagnasco si sognerebbe mai di dire che prega per l´anima di Mussolini come per quella delle vittime innocenti? Per l´anima di Pol Pot e per l´anima delle vittime innocenti?
    La Chiesa è pervasa da un buonismo così accecante!
    Jacu

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  4. La preghiera non puo' essere negata a nessuno!
    Io avrei preferito che Bin Laden fosse catturato e non ucciso in modo che potesse subire un processo regolare sulla base del diritto internazionale.
    Sono per la giustizia, anche severa, mai per la pena di morte.
    Quello che mi ha urtato e' l'accostamento alle vittime del terrorismo.
    Avrei preferito un discorso molto piu' articolato, non uno slogan che purtroppo si presta a reazioni emotive.
    R.

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  5. Effettivamente, l'affermazione del presidente della CEI è stata quanto meni imprudente ed equivoca

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  6. @Raffaella
    La preghiera non si nega a nessuno, ma vorrei sentire card. Bagnasco o qualche altro dire che loro pregano per l´anima di Mussolini... vediamo se ne hanno il coraggio.

    Jacu

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  7. Concordo, Bagnasco si è lasciato andare e ciò che ha detto potrebbe generare malintesi, ma tant'è ormai è fatta. Stamattina rep ha titolato a caratteri cubitali "l'incubo è finito", io invece temo si sia appena agli inizi. Mi chiedo, non poteva la patria della democrazia e del diritto fare il possibile per conservare quel criminale in vita per sottoporlo a regolare processo e relativa condanna? Infatti, dopo l'iniziale giubilo stanno iniziando i distinguo e le prime domande. Per non parlare delle leggende che si potrebbero creare attorno all'improvvida sepoltura in mare. Bin Laden è più pericoloso da morto o da vivo? Qualcuno ha la risposta?
    Alessia

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  8. Non credo siano leggende, Alessia. E' morto da un po' di anni e la cosa è abbastanza nota.

    Alberto

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  9. Forse Jacu non sa che Messe in suffragio di Mussolini se ne celebrano continuamente e, anche se il suo animo democratico si ribella, sono tutte validissime. Sicuramente ci sarà chi celebra per gli altri cattivacci.
    Ma veramente dei cattolici hanno dubbi in tal senso?

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  10. @anonimo

    lo so che se ne celebrano, ma non incontrano tanto favore, soprattutto in quella cerchia di cattolici, che ora si cospargono il capo di cenere per la morte di Bin Laden!
    Io, se hai letto attentamente, mi riferivo alla gerarchia: ti immagini usare le stesse parole per Mussolini ecc.?
    Jacu

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  11. Cara Raffella, consentimi di fare l'avvocato del diavolo ^__^

    Le famose PROVE che Bin Laden fosse ciò di cui è stato sempre accusato e prove della sua personale responsabilità a diversi attentati attribuitigli NON CE NE SONO MAI STATE ^__^ ed uno è "innocente" fino a prova contraria...

    Non sto difendendo Bin Laden, badate bene, ma sto mettendo in pratica IL DIRITTO rivendicato dalle nostre DEMOCRAZIE OCCIDENTALI e specialmente della Carta Costituzionale americana ^__^

    Bin Laden non era certo un santo, ma aveva diritto AD UN PROCESSO come si pretende per tutti e per i peggiori...NON E' INVECE CHIARA l'operazione avvenuta e la necessità di ucciderlo senza fornire al mondo UNA SOLA PROVA della sua colpevolezza....senza un processo...
    e lo stesso TG diceva ieri che la prima foto di Bin Laden fatta girare, morto, E' UN FALSO...
    Bin Laden potrebbe essere morto mesi fa e data la notizia solo ieri come una sorta di SUCCESSO MILITARE E POLITICO per sostenere i bombardamenti assurdi che stanno avvenendo sulla Libia e la DESTABILIZZAZIONE di tutta l'area per andare a colpire a breve l'Iran...

    La vicenda delle Torri gemelle NON E' MAI STATA CHIARITA...non esiste alcuna prova circa i colpevoli additati al mondo...

    Amici, la politica è una gran cosa, ma anche SPORCA, AMBIGUA E ZEPPA DI FALSITA' E COMPROMESSI, e ritengo che ciò sia anche giusto, nel senso che non è detto che tutto ci debba essere detto ^__^ ci sono EQUILIBRI POLITICI da mantenere che necessitano spesso di FALSE INFORMAZIONI E FALSE NOTIZIE...noi CATTOLICI dobbiamo essere PRUDENTI e non solo sostenere l'atteggiamento della vera PIETA' verso chiunque è coinvolto: vittima e carnefice, ma soprattutto rammentare a noi che UNO SOLO HA DETTO LA VERITA' ed è finito sulla Croce per questo ^__^
    la politica non dice mai la verità.... e Bin Laden, Saddam, oggi Gheddafi, non sono altro che pedine di una scacchiera che hanno composto INSIEME ai loro carnefici: CHI DI SPADA FERISCE, DI SPADA PERISCE, ma anche coloro che si ergono a PALADINI DELLA LORO GIUSTIZIA POLITICA ED ECONOMICA, devono imparare a riporre la spada nel fodero e ad usarla SOLO QUANDO è strettamente necessario....

    ^__^

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  12. io non mi rallegro per la morte di nessuno. Non vuol dire che Bin Laden e i terroristi in genere non meritino di morire, in combattimento o giustiziati.

    E su questa storia della pena di morte va detto che una cosa è il giudizio prudenziale della Chiesa sul suo utilizzo nell'occidente secolarizzato, altro è il giudizio morale sulla cosa in se'. Ora, la pena di morte NON è intrinsecamente immorale e un cattolico ha il diritto di essere a favore - in modo ragionevole e argomentato, naturalmente - e non vedo perchè dovrebbe essere irragionevole voler vedere terroristi e mafiosi messi al muro(e ci aggiungerei pedofili, trafficanti di droga e di prostitute e rapitori di minori).

    Come dovette - purtroppo - spiegare ai vescovi americani l'allora Prefetto della Congr. per la Dottrina della Fede, crimini come l'aborto e l'eutanasia non possono mai essere giustificati perchè colpiscono un innocente, e nessun cattolico può essere a favore di tali crimini. Così scriveva saggiamente il futuro Benedetto XVI nel 2004:

    "Non tutte le questioni morali hanno lo stesso peso morale dell'aborto e dell'eutanasia. Per esempio, se un cattolico fosse in disaccordo col Santo Padre sull'applicazione della pena capitale o sulla decisione di fare una guerra, egli non sarebbe da considerarsi per questa ragione indegno di presentarsi a ricevere la santa comunione. Mentre la Chiesa esorta le autorità civili a perseguire la pace, non la guerra, e ad esercitare discrezione e misericordia nell'applicare una pena a criminali, può tuttavia essere consentito prendere le armi per respingere un aggressore, o fare ricorso alla pena capitale. Ci può essere una legittima diversità di opinione anche tra i cattolici sul fare la guerra e sull'applicare la pena di morte, non però in alcun modo riguardo all'aborto e all'eutanasia."

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  13. La pena di morte è roba da selvaggi!

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  14. "La pena di morte è roba da selvaggi!"

    Non mi ritengo un selvaggio e sono a favore della pena di morte per determinati crimini, come lo sono stati per 2000 anni fior di santi e sante canonizzati, a cominciare da San Dismas, il Buon Ladrone che disse - giustamente - di meritare la croce, invece di lamentarsi per l'ingiustizia "del sistema" o di essere "vittima della società" come i criminali incalliti di oggi, sostenuti dai giudici e dagli "esperti". Senza la pena di morte, chissà se si sarebbe salvato!

    Non capisco perchè in un'epoca in cui si sostiene il diritto ad avere ed esprimere persino le opinioni più assurde o immorali uno non possa esprimersi a favore della liceità morale della pena capitale - sempre accettata dalla Chiesa incluso l'ultimo catechismo e il regnante pontefice - e debba essere insultato in questo modo.

    Se uno non è d'accordo con la pena capitale, liberissimo. Non è giusto però insultare chi ha una opinione diversa e altrettanto legittima. Sono cattolico e mi confesso e comunico frequentemente. Non sono certo un santo, ma nemmeno un "selvaggio" e sarei anche un pò stufo del relativismo morale dei giudizi che si concede a tutti meno che a me e a chi la pensa come me!

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  15. L'intollerabilità in sé della pena di morte è uno dei cavalli di battaglia della Massoneria e ambienti consimili, fin dai tempi di "Dei delitti e delle pene" di Beccaria (nonno di Manzoni).
    Proprio la Massoneria, di stampo protestantico-giansenista, che applicò subito la "pulizia mentale" alla società francese e alle altre società sottomesse, compresa quella italiana, con il lavoro della ghigliottina !
    Dicevo ieri, commentando padre Lombardi, che gli ambienti protestanti hanno usato largamente la pena di morte proprio come cacciata dei "non degni di stare al mondo" fuori dal recinto dei "buoni".

    Ultima considerazione: l'ordine di Obama "lo voglio morto" (e buttato nell'Oceano), ammesso che sia reale, non è neppure una sentenza giudiziaria: è un semplice "togliamolo dai piedi" da sceriffo.

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  16. Io non penso che chi è contro la pena capitale sia massone o chissà cosa. Dico solo che questa è una questione di giudizio prudenziale per cui ci possono essere posizioni diverse in circostanze diverse e si dovrebbero rispettare tutte e chi pensa che i terroristi meritino la pena capitale non dovrebbe essere chiamato "selvaggio".

    I nostri antenati non hanno fermato i saraceni e i sassoni con le chiacchere e le conferenze ONU che aiutano sempre i dittatori, con la Libia e la Siria ammesse a dirigiere la commissione Diritti Umani mentre si chiede che siano cacciati il Vaticano e gli USA!

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  17. Qualche post segnala una lettura assolutamente complottistica della realtà e, probabilmente, la frequentazione di qualche sito un po'fantasioso.
    Siamo ancora agli States che si sono autorganizzati l'attentato alle Twin Towers?
    Anch'io avrei preferito un'altra conclusione, più rispettosa del diritto e, forse, persino politicamente più conveniente. Ma tant'è. Comunque le ipotesi "innocentistiche" circa Ben Laden, fanno un po' sorridere. Quanto all'assimilarlo alle sue vittime... In questi casi, credo, si debba lasciar fare a Dio e tacere.

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  18. Io non capisco tutti sti paragoni col passato. I saraceni, Beccaria, la ghigliottina, ecc. Ma tutti sti secoli sono passati a vanvera? Si può sperare in una civiltà diversa da quella della ghigliottina? Per non parlare della civiltà dei tempi di Cristo dove si mettevano in croce anche i ladri. Uno stato che neutralizza un criminale mettendolo in galera ha fatto il massimo per l'ordine pubblico. Andare oltre tale neutralizzazione con la pena di morte vuol dire voler soddisfare il desiderio di vendetta, non solo delle vittime, ma anche di estranei. Vuol dire non aver fatto ancora un solo passo in avanti dall'occhio per occhio.

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  19. Caro Anonimo, non è questione di "pensarla" in un modo o nell'altro, a proposito dell'avversione alla pena capitale.
    Ciò che ho riportato alle 14:53 è realtà storica, e anche realtà contemporanea (vedi "Nessuno tocchi Caino!" e analoghi).

    Poi, ripeto, ciò che ha (probabilmente) riguardato Bin Laden non è neppure pena capitale: è stato presentato come atto di "Giustizia" trascendentale. Ciò configura una
    mentalità immanentistica (protestantica): Dio deve sistemare le cose in QUESTO mondo, tramite i suoi "eroi".

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  20. I morti non parlano!...
    Il silenzio eterno di Bin Laden vale di più della miniera d'oro del suo PC!!!

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