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Beh, l'auspicio e' che il cardinale proceda al piu' presto con le nomine.
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giovedì 30 giugno 2011
10 commenti:
Ci siamo trasferiti ad altro indirizzo
:-)
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IL BLOG DEGLI AMICI DI PAPA RATZINGER 5
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Buongiorno Raffaella. Leggi questo dopo l'articolo di Zizola e facciamo finta di esserci bevuto l'amaro e l'ammazza amaro. Caspita, quanta bile in circolo:
RispondiEliminahttp://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06/29/scola-a-milano-compensa-pisapia/131286/
N.B Conosciamo perfettamente l'autore dell'articolo, ma siccome per tanti è un fenomeno...
Complimenti al card. Martini, che non essendo neppure lombardo, si permette ad un lombardo di dire: tu qui non verrai mai; mostrando inoltre una certa tracotanza, come se fosse lui i padrone della diocesi di Milano e decidesse lui.
RispondiEliminaPreghiamo che card. Scola riesca a fare pulizia del marciume protestantizzante nella diocesi di Milano.
Magari potrebbe dire a card. Martini che lui a Milano non ci può rimanere e che se ne può tornare alla sua diocesi di nascita: Torino.
Jacu
Il commento di Farinella, oltre a superare ogni senso del ridicolo, è anche palesemente improntato alla più sfacciata menzogna: la nomina di scola non sarebbe condivisa (il soggetto si dimentica le due serie di consultazioni, la riunione dei circa 30 cardinali e da queste consultazioni è uscito card. Scola come favorito!).
RispondiEliminaLa patetica descrizione di card. Martini che si reca dal Papa è degna del libro cuore!
Ma, io non so se il popolo di Dio uscirà quando entrerà card. Scola, da momento che a farlo uscire ci hanno già pensato card. Martini e card. Tettamanzi: la messa di beatificazione ha riempito mezza piazza.
Cmq. se tutti questi nemici della Chiesa vanno contro la nomina di card. Scola significa due cose: 1. la nomina è azzeccata; 2. card. Martini e Tettamanzi dovrebbero farsi un esame di coscienza, se raccolgono le lodi di coloro che odiano la Chiesa!
jacu
povero Farinella che fa il ventriloquo prete di una linea politica. Lui che scriveva ai fedeli firmandosi Madonna di Lourdes per inviare a votare Prodi..
RispondiEliminaNon c'è limite all'abiezione.Magari inconsapevole.
l'avevo letto e segnalato anch'io, ma non sono assolutamente d'accordo. Hanno una visione della Chiesa che non tiene affatto conto dell'obbedienza che s ideve al Pap e della ferde e del conforto dello Spirito Santo, per cui ogni elucubrazione non trova sbocco
RispondiEliminaSottoscrivo i pot di Jacu!
RispondiEliminaDell'articolo di Farinella basterebbe la frase: "Un papato chiuso in se stesso..." per far capire che non ha capito (perdonatemi il bisticcio di parole) nulla di questo pontificato.
RispondiEliminaNon mi stupisce più nulla. Da Zizola a Politi giù giù fino Farinella...
RispondiEliminaInvece riesco ancora a stupirmi ed addolorarmi per il card. Martini.
Per 20 anni è stato il mio Arcivescovo, non lo capivo e me ne dispiacevo; ho vissuto, a tratti, dei veri e propri sensi di colpa su questa storia. Perchè sono stata educata al valore dell'obbedienza e all'amore alla Chiesa, prima di tutto.
Ecco: una cosa così mai avrei potuto immaginarla. Scoprire questa concezione proprietaria del popolo cristiano, questa infinita mancanza di magnanimità... è proprio doloroso, mi fa capire di più perchè il Santo Padre abbia voluto Scola a Milano e mi fa raddoppiare le preghiere perchè non solo il Benedetto, da ora,dovrà guardarsi dai lupi.
Cara Fabiola i luypi non sono solo a Milano e sono molto ma molto affamati se così si può dire
RispondiEliminaa me i sacerdoti che parlano come i politici ideologizzati mi fanno sorridere. E non riesco nemmeno più ad arrabbiarmi e a prenderli sul serio, perchè ormai oltre a trasudare messaggi di odio più che d'amore, vivono fuori dal loro tempo, ancora in attesa di un Papa teologo della liberazione. Le ideologie politiche sono crollate, non sono riuscite a cambiare gli uomini nè a eliminare i mali dal mondo, ma loro sono gli unici a non rendersene conto. Grazie a Dio non sono riuscite nemmeno a cambiare l'essenza del Cristianesimo.
RispondiEliminaGrazie, no, cari Farinella, don Giorgio et al. Abbiamo bisogno di amarci gli uni con gli altri, non di odiarci nè di pregare la Madonna per il male altrui