VATICANO: NUOVO SITO INTERNET CON NEWS DA TUTTI I MEDIA S.SEDE
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 27 giu.
"Dal 29 giugno sara' possibile trovare su news.va le principali notizie stampate o messe in onda dagli altri media vaticani". Lo ha annunciato oggi l'arcivescovo Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio per le comunicazioni sociali. Il nuovo sito, ha spiegato, sara' "un portale multimediale che permettera' al visitatore di accedere immediatamente alle principali notizie, sia stampate che in via radiofonica tramite i vari programmi della Radio Vaticana, o in immagine con i filmati del Centro Televisivo Vaticano".
Ovviamente "le notizie riguarderanno le attivita' o gli interventi magisteriali del Santo Padre, le prese di posizione dei Dicasteri della Santa Sede, cosi' come i piu' importanti avvenimenti del mondo o situazioni legate alle varie chiese particolari".
Il portale, almeno per i primi mesi, sara' solo in due lingue: italiano e inglese. Dopo l'estate e un primo restyling del sito e' prevista l'apertura del sito in almeno un'altra lingua, forse in spagnolo. Piu' avanti si provvedera' "che sia online anche in francese e portoghese".
Quanto al rapporto con gli altri media vaticani, monsignor Celli ha precisato che per scelta il portale non vuole avere "una sua specifica linea editoriale: si rifa' semplicemente a quanto gia' scrive o comunica il quotidiano l'Osservatore Romano e la Radio Vaticana o le altre fonti vaticane di informazione.
Tutti i media conserveranno la loro autonomia ed identita' che risulteranno evidenti dalla presentazione delle principali notizie da loro fornite sul portale. Lo stesso - ha aggiunto l'arcivescovo - dicasi per il sito 'vatican.va' che non scomparira', ma conservera' intatta, anzi potenziata, la missione affidatagli di porre online il Magistero del Papa, nelle sue varie forme".
Sara' personalmente Benedetto XVI a dare il "click" per la pubblicazione on line del nuovo sito e lo fara' non con un computer tradizionale ma con un tablet, come ha spiegato Celli, sottolinenando anche che il filmato dell'evento non verra' trasmesso in diretta ma verra' messo online.
"News.va - ha commentato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi - vuole essere un omaggio al Papa, in occasione del 60esimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale". "Abbiamo chiara percezione - ha aggiunto - che nel Papa e nella segreteria di Stato ci sia una consapevolezza per una presenza dinamica in tutto il mondo dei nuovi media. In questo contesto si colloca anche l'iniziativa di questo portale". News.va, ha sottolineato il direttore della Sala Stampa, "incoraggia" una presenza "dinamica" della Santa Sede nel settore della comunicazione. Al riguardo, padre Lombardi ha ricordato che da qualche settimana il sito ufficiale vaticano (vatican.va) "si presenta con una nuova veste grafica"; "L'Osservatore Romano" ha, dallo scorso aprile, un nuovo sito; il "Vatican Information Service" viene diffuso con una versione aggiornata; Centro televisivo vaticano e Radio vaticana, infine, "sono cresciuti in simbiosi negli ultimi anni e hanno sviluppato la loro presenza in Rete". Tutto cio' "viene ora valorizzato all'interno di questo portale che vuole diventare vetrina attraverso cui accedere alle varie proposte dei media vaticani".
La sfida, secondo Lombardi, e' quella di "proporre" e "rilanciare contenuti che siano condivisibili nei Social Network". "Non e' una nuova testata ne' rappresenta una nuova linea editoriale", ha tenuto a rilevare anche il professor Giovanni Maria Vian, direttore dell'Osservatore Romano ricordando che il Vaticano "ha gia' un sito, vatican.va, che risulta molto accessibile.
La pubblicazione del nuovo portale, ha notato il direttore del giornale della Santa Sede, "coincide con un anno di celebrazioni dei principali media della Santa Sede, basta pensare che la Radio Vaticana ha festeggiato, il 12 febbraio, i suoi 80 anni di attivita', e l'Osservatore Romano compira', il primoluglio, 150 anni.
Tutto questo - per il professor Vian - dimostra quanto la Santa Sede sia sensibile alla comunicazione e smentisce alcuni stereotipi secondo cui Benedetto XVI e la segreteria di Stato sono poco sensibili ai nuovi strumenti di comunicazione sociale".
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