giovedì 2 giugno 2011

Preti pedofili in Belgio, le vittime citano il Vaticano. (Fonti varie). C'è "qualcosa" che giornali e agenzie "sapientemente" omettono (Raffaella)

Leggiamo e poi commentiamo:

Preti pedofili, le vittime citano il Vaticano

La Santa Sede portata in tribunale, primo caso in Europa: pronti indennizzi finanziari

BRUXELLES - Le vittime dei preti pedofili in Belgio, primo caso in Europa, portano il Vaticano in tribunale. L’atto di citazione condurrà davanti ai giudici anche le gerarchie ecclesiastiche del Paese, dai vescovi ai superiori religiosi, che tre giorni fa hanno riconosciuto la loro responsabilità «morale» e si sono detti pronti a «indennizzare» le vittime.
Il Papa «nomina i vescovi e ha autorità su di loro e questo lo rende responsabile dei loro errori», ha affermato Walter Van Steenbrugge, uno degli avvocati delle circa 80 vittime che hanno deciso di avviare l’azione giudiziaria davanti al tribunale di Gand. Solo pochi mesi fa, l’ultimo shock era arrivato dall’ex vescovo di Bruges, Roger Vangheluwe, che, mesi dopo aver rassegnato le dimissioni, davanti alle telecamere, aveva ammesso di aver abusato per anni di due suoi nipoti e ne aveva addirittura minimizzato l’impatto.
In tutto il Belgio sono state oltre 500 le vittime dei preti pedofili, molti dei quali sono già morti. Di recente, un’apposita commissione parlamentare d’indagine ha raccomandato di trovare una soluzione anche per indennizzare quelle vittime i cui casi sono caduti ormai in prescrizione. Dopo la presentazione delle denunce, i legali delle vittime si aspettano che il tribunale di Gand fissi il calendario delle udienze a settembre, anche se non si fanno illusioni circa la lunghezza del procedimento. La giustizia civile è chiamata a stabilire il tipo di indennizzi che potranno essere riconosciuti in base ai danni subiti dalle vittime. «Siamo positivi, ma vigili - ha spiegato l’avvocato Christine Mousse, un altro legale delle vittime - perché il passato insegna che la Chiesa ha usato tattiche di sabotaggio. Sarà usato ogni mezzo giuridico per perseguire le violazioni ai diritti dell’uomo e del bambino».
In un comunicato stampa, lunedì scorso, due mesi dopo le richieste arrivate anche dalla commissione parlamentare d’inchiesta, i vescovi si sono impegnati pubblicamente ad assicurare «un riconoscimento alle vittime e ad adottare misure riparatrici per la sofferenza causata loro». I vescovi del Belgio si sono detti inoltre «determinati a ridare dignità alle vittime e a provvedere con indennizzi finanziari ai loro bisogni».

© Copyright Corriere Canadese, 2 giugno 2011

Belgio: vittime preti pedofili portano Vaticano in tribunale

Bruxelles, 1 giu. (Adnkronos/Aki)

Un'ottantina delle vittime degli abusi commessi dai preti pedofili in Belgio hanno deciso di intentare un'azione legale civile contro la Santa Sede e di portare in tribunale il Vaticano e i responsabili della Chiesa belga. Lo hanno reso noto gli avvocati delle stesse vittime.
Questo "gruppo di vittime di abusi sessuali commessi in seno alla Chiesa invita la Santa Sede, i vescovi belgi e i superiori religiosi a comparire davanti al tribunale di prima istanza di Gand", ha annunciato uno degli avvocati, Walter Van Steenbrugge, in quanto e' la Santa Sede "l'amministrazione centrale della Chiesa cattolica romana" nonche' "l'incarnazione del papato", mentre e' il papa che "nomina i vescovi ed esercita l'autorita' su di loro, cosa che lo rende responsabile dei loro errori".
Secondo l'avvocato, inoltre, il pontefice stesso "puo' esserre considerato responsabile per i suoi propri errori: ha trascurato di intervenire personalmente e di dare istruzioni, cosa che ha permesso la continuazione degli abusi e l'aggravamento del pregiudizio". Le vittime, ha precisato Van Steenbrugge, hanno quindi dato mandato a un ufficiale giudiziario di far pervenire le citazioni in giudizio, ma quello per la Santa Sede e' ancora in corso di traduzione in italiano.

© Copyright Adnkronos

PEDOFILIA: DA VITTIME BELGIO AZIONE CIVILE CONTRO SANTA SEDE (1 UPDATE)

(ASCA-AFP) - Gand (Belgio), 1 giu

Circa ottanta persone presunte vittime di abusi sessuali commessi da preti cattolici in Belgio hanno avviato una azione giudiziaria civile contro la Santa Sede e le massime autorita' della Chiesa locale.
''Questo gruppo di vittime di abusi sessuali compiuti all'interno della Chiesa citano la Santa sede, i vescovi belgi e i superiori religiosi a comparire davanti al tribunale di prima istanza di Gand'', ha annunciato nel corso di una conferenza stampa uno dei loro avvocati, Walter Van Steenbrugge.
Secondo l'avvocato, la Santa Sede e' ''l'amministrazione centrale della Chiesa cattolica romana'' e ''l'incarnazione del papato''. Il papa ''nomina i vescovi e ha autorita' su di loro, il che lo rende responsabile dei loro errori.
Inoltre'', ha aggiunto Van Steenbrugge, il pontefice ''puo' essere ritenuto responsabile anche dei propri errori: ha mancato di intervenire personalmente e di dare le dovute istruzioni, il che ha permesso agli abusi di proseguire''.
Il tribunale di Gand dovra' fissare a settembre un calendario di udienze, ha concluso l'avvocato spiegando che l'insieme delle procedure potrebbe richiedere anni.

© Copyright Asca

Avevamo gia' parlato di questa citazione due mesi fa. Clicca qui per i particolari.
Cio' che i giornali e le agenzie di ieri e di oggi (non so se "in concorso" con gli avvocati delle vittime) omettono piu' o meno sapientemente e' che parliamo di abusi consumati negli anni Sessanta e Settanta.
Ammesso che si possa adombrare la responsabilita' della Santa Sede (e non e' possibile perche' la competenza esclusiva della CDF e' solo del 2001!!! Se lo ripeto un'altra volta, rischio che la tastiera del pc si rifiuti di comporre le lettere...), qualcuno mi puo' spiegare che cosa c'entra Benedetto XVI, eletto nel 2005?
E' facile usare come capro espiatorio questo Papa, che rifiuta di difendersi ed e' disposto a portare le croci di tutti e per tutti, ma c'e' un limite all'umana sopportazione
.
R.

17 commenti:

  1. Sarebbe come se Obama venisse incriminato perché gli Stati Uniti intervennero in Vietnam.
    Se poi il Vaticano è direttamente responsabile dei vescovi, allora il Vaticano può licenziarli a suo piacimento e loro devono obbedire completamente alle sue direttive.

    Quasi quasi al Vaticano conviene giocare questa carta: completa responsabilità in entrambi casi.

    Jacu

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  2. Ci stanno provando, Raffa. L'avv. Anderson ha fatto scuola. E ci sono tanti desiderosi di acquistare soldi e fama ai danni della Santa Sede. Scommetti che ci proveranno anche le associazioni italiane supportate da Turco & Co? Vediamola dal lato positivo, ammesso e non concesso si giunga a un processo, e cioè che finalmente salteranno fuori le reali responsabilità.
    Alessia

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  3. Ti invio due link, Raffy
    http://www.lexpress.fr/actualites/2/monde/des-victimes-belges-de-pretres-pedophiles-assignent-le-vatican_998930.html
    http://www.rtbf.be/info/societe/detail_pedophilie-dans-l-eglise-des-victimes-assignent-le-saint-siege?id=6207453
    Che stupidaggine, Raffa. Il Papa nomina i vescovi per cui è responsabile del loro comportamento e, a quanto pare, questa colpa viene ereditata dal successore parlando di abusi degli anni '70 e '80.
    Alessia

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  4. Buongiorno Raffaella. Non si sa più cosa dire....vedrai che tra un po' diranno che il batterio killer in Germania è causato dai cetrioli di Castelgandolfo!

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  5. Grande Sonny :-)

    Cara Alessia, sembra che si voglia far passare una sorta di "responsabilita' oggettiva" del Papa per il comportamento dei vescovi, una specie di "culpa in eligendo o di culpa in vigilando".
    Se e' cosi', pero', si deve citare la Santa Sede come "istituzione" o come "Stato" e non certamente fare il nome di Papa Benedetto in particolare che, in questi anni, ricordiamolo, non era nemmeno a Roma.
    R.
    R

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  6. io spero che tutte queste "grane" causate alla Santa Sede dai vescovi e dalla loro incuria, seva a ripensare la "collegialità episcopale" che di fatto rende quasi inoperante il primato papale. Un vescovo non è un funzionario del Vaticano, lo sappiamo; però la Santa Sede deve riappropiarsi della pienezza dell'autorità; autorità che si esercita non solo "in eligendo" e "in reprimendo" ma pure "in vigilando". I vescovi devono esser controllati, non quando scoppia uno scandalo, ma sempre, sistematicamente, propio per evitare che scoppino gli scandali.

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  7. Giuste le osservazioni di Anonimo e di Jacu.
    Dispiace dirlo perche' non siamo "all'asilo", ma e' necessario che l'attivita' dei vescovi sia monitorata continuamente. Deve finire l'assioma: "ciascun vescovo e' Papa nella sua diocesi".
    Non posso pero' nascondere di condividere il pensiero di Alessia: forse in tribunale si riuscirebbe a parlare in modo chiaro di responsabilita' inquadrando per bene gli archi temporali che risalgono addirittura al Pontificato di Papa Roncalli, se non prima.
    R.

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  8. @Raffaella

    Ma stai scherzando? Solo ipotizzare che il Papa buono (mentre gli altri sono cattivi), che ha indetto il CVII, che Paolo VI, che ha riformato la liturgia, che Giovanni Paolo II, il Papa "migliore di tutti", possano aver coperto casi di pedofilia è un eresia.

    La stampa non è scema e molti cattolici neppure: meglio dare la colpa di tutto a questo Papa retrogrado: chi ha orecchie per intendere intenda: screditarne la figura per screditarne il magistero.
    Screditare Giovanni XIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II significherebbe anche mettere in luce il loro operato, che tanto caro è a tanti tanti nella Chiesa.

    Jacu

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  9. A proposito, la notizia delle presunte avventure pedofile o per lo meno efebofile di un noto politico francese, riportate dal corsera, sono invece totalmente ignorate da repubblica: ma il politico è socialista e di una religione di cui non si può che parlare bene.

    Che ipocrisia.

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  10. non conosco esattamente la situazione giuridica del belgio ma devo dire che tutte queste cause risalenti agli anni 60,70 e 80', al di là della questione sull'immunità giuridica, dovrebbero essere abbondantemente prescritte, tant'è vero che la chiesa belga proprio per risarcire le vittime di abusi prescritti che non possono più rivolgersi in tribunale ha accettato di stipulare una sorta di arbitrato che deciderà caso per caso l'entità dei risarcimenti. non credo però che la stipulazione di questo accordo coinvolga anche la santa sede essendo un'entità giuridica diversa dalle diocesi belghe.
    vedete anche qui:
    http://belgicatho.hautetfort.com/archive/2011/06/01/abus-sexuels-clericaux-des-indemnites-extrajudiciaires-allou.html


    Antonio

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  11. Considerato però che il Santo Padre è VICARIO di Cristo, magari per fare prima, potrebbero inoltrare le cause direttamente al padreterno.
    I belgi non finoscono mai di stupirci!!!!
    don Marco

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  12. Ben detto don Marco...se la causa dei preti pedofili sono i Vescovi ed i Vescovi sono nominati dal Papa ed il Papa è il Vicario di Cristo in Terra, la colpa è di Gesù Cristo che ha fondato la Chiesa che ha prodotto i preti pedofili, quindi il colpevole assoluto è Gesù Cristo. Un sillogismo manicheo che regge molto bene nella mente contorta di questi avvocati da strapazzo.
    Un rivelazione parla di un terribile maremoto che si scatenerà nel Mediterraneo tra poche settimane, segnale di chiamata al pentimento e alla conversione per l'Europa...potrebbe invece scatenersi presso le coste del BELGIO???!!!!
    AURELIO

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  13. @Aurelio

    non sporcarti la coscienza: fra poco il Belgio non esisterà più: al 15 febbraio 2011 hanno battuto il record iraqueno di maggior numero di giorni senza governo! Che io sappia non ci sono ancora riusciti.
    jacu

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  14. A leggere i giornali belgi, e non solo Le Soir, sembra che solo l'anticlericalismo tiene ancora uniti i valloni ai fiamminghi. E il Belgio è nato solo perchè i cattolici non volevano stare sotto gli Orange. D'altronde quelli che tirano le torte all'arcivescovo non solo non sono stati citati ma nemmeno stigmatizzati. Eufemia

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  15. Condivido ogni tuo post Jacu!

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