Vaticaneide - Filoni dovrà sistemare i conti di propaganda fide
Per il Papa rosso obiettivo trasparenza
di Andrea Bevilacqua
L'ex sostituto della segreteria di stato vaticana, l'arcivescovo italiano Fernando Filoni, ha preso in queste settimane possesso del suo nuovo prestigioso incarico, la guida dell'importante e ricca Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli. Una Congregazione che gestisce un flusso di denaro considerevole, le casse delle principali missioni della chiesa nel terzo mondo, e il cui prefetto non a caso viene chiamato il «Papa rosso».
Filoni è stato mandato da Benedetto XVI nella sede di Piazza di Spagna con un incarico delicatissmo: fare pulizia delle mele marce, di coloro cioè che in questi anni hanno lavorato lucrando sull'imponente patrimonio immobiliare della Congergazione stessa. Si tratta del magico quadrilatero situato nel cuore di Roma e che secondo alcune stime è valutato (al netto delle recenti rivalutazioni del mercato) intorno ai 9 miliardi di euro. Per anni diversi vip hanno avuto, grazie all'influenza di Angelo Balducci, gentiluomo del Papa e soprattutto consultore laico della Congregazione, acesso ad affitti agevolati, appartamenti lussuosi nel centro della capitale.
Tutto è iniziato nell'era di Crescenzio Sepe, il cardinale oggi arcivescovo di Napoli, che fino al 2006 ha guidato Propaganda Fide. Dopo Sepe è arrivato il cardionale indiano Ivan Dias che anche a motivo del suo precario stato di salute non ha potuto gestire al meglio e in prima persona le finanze della sua Congregazione. E così la parte del leone l'hanno fatta indubbi faccendieri che hanno messo a repentaglio la credibilità non solo di Propaganda ma anche della stessa Santa Sede. Di qui l'arrivo di Filoni. Di qui la decisione di affidare a un cardinale con riconosciute competenze manageriali il difficile compito di sistemare i conti.
Filoni in queste settimana sta passando al setaccio tutti gli archivi, tutte le carte della Congregazione. Sta cercando di vederci chiaro per poi, nei mesi autunnali, mettere in campo quel «piano trasparenza» che tanto sta a cuore al Papa. Un piano che sta coinvolgendo tutti e cinque i ministeri vaticani con competenze finanziarie: la banca vaticana, l'Amministrazione del patrimonio apostolico della Santa Sede, il governatorato, i musei vaticani e, appunto, Propaganda Fide.
Lo scorso 24 giugno Filoni è stato ricevuto in udienza dal Papa. Benedetto XVI lo ha ringraziato di aver accettao la guida di Propaganda. Filoni ha presentato al Papa il piano autunnale, i cambiamenti e le novità in seno al ministero vaticano con le maggiori risorse finanziarie. In questa difficile operazione Filoni può appoggiarsi al nuovo segratrio voluto da Ratzinger in Congregazioni, ovvero il salesiano cinese don Savio Hon Tai-Fai. È teologo e membro della Commissione teologica internazionale, non ha competenze finanziarie ma ha davanti a sé tutto il tempo per farsele.
© Copyright Italia Oggi, 2 luglio 2011 consultabile online anche qui.
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