PAPA: DOBBIAMO CHIEDERE PERDONO PER LA POCA LUCE CHE DIAMO
Salvatore Izzo
(AGI) - Castelgandolfo, 28 ago.
"Noi che lo conosciamo fin da giovani dobbiamo chiedere perdono poiche' portiamo agli uomini cosi' poco la luce del suo Volto, perchè cosi' poco emerge da noi la certezza che il Signore e', che il Signore e' qui e che il Signore e' la grandezza che noi tutti attendiamo".
Lo ha detto il Papa questa mattina prima della messa che ha concelebrato con i teologi suoi ex allievi, membri del cosiddetto "Ratzinger Schulerkreis", riuniti in questi giorni per il tradizionale seminario estivo con il loro storico professore, divenuto prima cardinale e poi Papa.
Quest'anno, riferisce la Radio Vaticana, l'incontro si è svolto sul tema della nuova evangelizzazione. Benedetto XVI, introducendo brevemente la celebrazione eucaristica, ha commentato le parole del Salmo 62 proposte dalla liturgia odierna: "ha sete di te l’anima mia, desidera te la mia carne in terra arida, assetata, senz’acqua".
E' il tempo dell’attesa di Dio. “In questo tempo dell'assenza di Dio - ha detto il Pontefice - quando la terra delle anime e' arida e secca e la gente ancora non sa da dove scaturisce l'acqua viva, chiediamo al Signore di mostrarsi.
Vogliamo pregare affinche' a coloro che cercano l'acqua viva altrove, Dio mostri che Lui e' l'acqua viva e affinche' non permetta che la vita degli uomini e la loro sete di grandezza anneghi e soffochi nell’effimero".
Il Papa ha quindi elevato la sua preghiera "soprattutto per i giovani" perche' "sia viva in loro la sete di Dio".
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