lunedì 1 agosto 2011

Migliaia di pellegrini alla Porziuncola per la solennità del Perdono di Assisi (Radio Vaticana)

Su segnalazione di Laura leggiamo:

Migliaia di pellegrini alla Porziuncola per la solennità del Perdono di Assisi

Ad Assisi, presso la Basilica papale di Santa Maria degli Angeli, sono iniziate le celebrazioni per la solennità del Perdono che, come ogni anno, si ricorda domani, 2 agosto. Migliaia i pellegrini giunti per ricevere l’indulgenza plenaria chiesta ed ottenuta nel 1216 da San Francesco. Il servizio è di Paolo Ondarza.

Un amore traboccante, incontenibile e quindi da condividere. Questo abitava nel cuore di Francesco, un uomo che nell’incontro con il Dio misericordioso, morto e risorto, aveva trovato la pienezza di vita. Questa scoperta egli desiderava mostrarla ad ogni uomo, nella certezza che da ogni condizione di deserto spirituale e di morte, in Cristo potesse rigermogliare la vita. In preghiera, nella chiesetta della Porziuncola, chiese ed ottenne l’indulgenza plenaria per quanti, pentiti e confessati, avessero visitato la piccola cappellina. Subito diede l’annuncio ai numerosi fedeli radunatisi nella piana di Assisi con una frase carica di entusiasmo:

“Fratelli, voglio mandarvi tutti in Paradiso”. Da sette secoli la porta della Porziuncola è stata varcata da milioni di anime che qui si sono riconciliate con il Creatore. Ma cosa viene a dirci oggi la festa del Perdono? Risponde padre Fabrizio Migliasso, custode della Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli:

R. – L’indulgenza della Porziuncola ci ricorda la misericordia di Dio che non si stanca mai di noi e continua a darci la possibilità di ricominciare. E attraverso l’esperienza di Francesco d’Assisi, l’uomo che – per eccellenza – nella sua vita ha sperimentato questa porta aperta – come definiamo la nostra indulgenza – sul Paradiso.

D. – Ci sono situazioni in cui il male sembra avere la meglio, come nella recente strage in Norvegia. Come parlare di perdono in questi casi limite?

R. – Intanto, il perdono deve partire sempre dalla ricerca della verità: non delle colpe, perché le colpe alla fine non portano a niente, ma la ricerca della responsabilità; chiederci che posto ha oggi ancora il valore della persona umana, il valore dell’onestà, della giustizia, della pace sociale … E credo che questo messaggio dell’indulgenza stimoli e provochi soprattutto noi cristiani ad essere noi, oggi, dei ri-costruttori di pace.

D. – Per ottenere l’indulgenza plenaria per sé o per le anime del Purgatorio è necessario visitare una chiesa francescana o parrocchiale dal mezzogiorno di oggi alla mezzanotte di domani, confessandosi, partecipando alla Messa e recitando il Credo, il Padre Nostro e una preghiera secondo le intenzioni del Papa. Come mai questo elenco di azioni da compiere? Ancora padre Migliasso:

R. – Questi sono segni esteriori per aiutarci a rimetterci in cammino interiormente. L’indulgenza della Porziuncola, come oggi tutte le indulgenze, sono gratuite, nel senso che non si paga in moneta, ma c’è da pagare qualcosa di più grande che è la conversione personale. Per cui queste preghiere, questo metterci in comunione con il Santo Padre – quindi con la Chiesa – dev’essere però uno stimolo, un inizio di vita cambiata …

D. – Alla Porziuncola le celebrazioni sono iniziate questa mattina con la Messa solenne presieduta dal ministro dell’ordine dei Frati Minori, padre Josè Rodriguez Carballo, e proseguiranno fino a domani sera quando, dopo l’arrivo della XXXI marcia francescana, il ministro provinciale dei frati minori d’Umbria, padre Bruno Ottavi, celebrerà i secondi vespri della solennità nella Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli. Ancora padre Migliasso.

R. – Personalmente, ho fatto alcune ore di confessione, questa mattina: vedi proprio la voglia di ricominciare. Pellegrini che vengono, quindi, non da turisti ma veramente come coloro che cercano un nuovo inizio della propria vita. Ed è un po’ questa la caratteristica della festa del Perdono. (gf)

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