Udienza generale. Benedetto XVI ricorda la Gmg di Madrid: celebrazione indimenticabile ed emozionante
“Un evento ecclesiale emozionante”. Con queste parole Benedetto XVI ha aperto il suo racconto sulla recente Giornata mondiale della gioventù, al cospetto dei tanti fedeli che hanno preso parte questa mattina all’udienza generale, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo. La breve riflessione del Papa è stata conclusa dall’annuncio del tema della prossima Gmg 2013, in programma a Rio de Janeiro. Il servizio di Alessandro De Carolis:
Un’esperienza così intensa che “poche parole”, per quanto ricche di descrizioni e intrise di sentimenti, non possono restituirla nella sua portata. Benedetto XVI non ha fatto fatica a riconoscere questo limite, quando ha iniziato la sua breve carrellata rievocativa della Gmg. Ma non ha risparmiato gli aggettivi per comunicare alla piccola folla di Castel Gandolfo quale traccia abbiano lasciato nella sua anima i giorni di Madrid:
“E’ stato, e lo sapete, un evento ecclesiale emozionante; circa due milioni di giovani da tutti i Continenti hanno vissuto, con gioia, una formidabile esperienza di fraternità, di incontro con il Signore, di condivisione e di crescita nella fede: una vera cascata di luce. Ringrazio Dio per questo dono prezioso, che dà speranza per il futuro della Chiesa: giovani con il desiderio fermo e sincero di radicare la loro vita in Cristo, rimanere saldi nella fede, camminare insieme nella Chiesa”.
Poi, i singoli momenti del grande raduno, passati in rassegna: dall’“entusiasmo incontenibile” dei giovani assetati di “una verità più profonda”, radunati la prima sera in Plaza de Cibeles, alle giovani religiose e ai giovani docenti universitari incontrati nel Monastero di El Escorial; le une rimaste impresse al Papa per la loro “fede piena di coraggio per il futuro”, gli altri per essere stati esortati a essere maestri “con la vita”, prima ancora che di “qualche conoscenza”. Ma più ancora di coloro che hanno già fatto una scelta, Benedetto XVI ha ricordato i giovani che a Madrid hanno sentito qualcosa muoversi nel cuore:
“Tra i presenti vi era più di qualcuno che aveva udito la chiamata del Signore proprio nelle precedenti Giornate Mondiali della gioventù; sono certo che anche a Madrid il Signore ha bussato alla porta del cuore di molti giovani perché lo seguano con generosità nel ministero sacerdotale o nella vita religiosa”.
Tra i flash dei ricordi, il Papa non ha mancato di sottolineare quel quarto d’ora del sabato sera, alla Veglia – oggetto di tante “letture” più o meno benevole da parte dei media – ma serbato dal Pontefice come un esempio di quale tipo di gioventù avesse davanti:
“Alla sera una moltitudine di giovani in festa, per nulla intimoriti dalla pioggia e dal vento, è rimasta in adorazione silenziosa di Cristo presente nell’Eucaristia, per lodarlo, ringraziarlo, chiedere aiuto e luce”.
Nel cortile del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo più di qualche bandiera con il logo della Gmg è stata sventolata verso Benedetto XVI. Che ha sintetizzato così il senso di quel “grande dono” che ha detto di aver portato via con sé dalla Spagna:
“L’incontro di Madrid è stato una stupenda manifestazione di fede per la Spagna e per il mondo prima di tutti. Per la moltitudine di giovani, provenienti da ogni angolo della terra, è stata un’occasione speciale per riflettere, dialogare, scambiarsi positive esperienze e, soprattutto, pregare insieme e rinnovare l’impegno di radicare la propria vita in Cristo, Amico fedele”.
Il Papa non ha voluto concludere il suo discorso senza annunciare anche quali saranno i temi delle prossime Gmg:
“Quella dell’anno prossimo, che si svolgerà nelle singole Diocesi, avrà come motto: ‘Siate sempre lieti nel Signore!’, tratto dalla Lettera ai Filippesi; mentre nella Giornata Mondiale della Gioventù del 2013 a Rio de Janeiro, il motto sarà il mandato di Gesù: ‘Andate e fate discepoli tutti i popoli!’. Fin d’ora affido alla preghiera di tutti la preparazione di questi molto importanti appuntamenti. Grazie”. (applausi)
Nei successivi saluti in 10 lingue, Benedetto XVI ha cercato di rievocare di nuovo quale grande esperienza abbia costituito, anzitutto per se stesso, il recente soggiorno madrileno, quell’unforgettable celebration, “indimenticabile celebrazione”, come ha definito una volta ancora in inglese la Giornata mondiale della gioventù. E importante, fra gli altri, è stato il saluto rivolto in lingua ucraina, col quale il Papa ha ricordato il 20.mo anniversario dell’indipendenza che proprio oggi festeggia il Paese, “la cui storia e cultura – ha constatato e concluso – sono segnate in modo indelebile dai valori cristiani”.
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