lunedì 26 settembre 2011

Dimissioni del Papa? Il solo fatto di raccogliere questa "voce" dice di un malumore interno alla stessa Curia per la rivoluzione gentile portata avanti dallo stesso Benedetto XVI (Gagliarducci)

LA BIZZARRA IPOTESI DI UN GIORNALE

Non ha mai pensato di dimettersi

Andrea Gagliarducci

Fa uno strano contrasto vedere un articolo in prima pagina che racconta delle possibili dimissioni da Papa di Benedetto XVI allo scoccare dei suoi 85 anni e i servizi interni che raccontano di un viaggio in Germania che è andato oltre le più rosee aspettative.

Stanco per un'agenda sicuramente troppo intensa per quattro giorni di viaggio (durante i quali ha pronunciato 17 discorsi, ha compiuto tre viaggi - da Roma a Berlino, da Berlino a Erfurt, da Erfurt a Friburgo - e ha sconvolto i normali ritmi della sua giornata), Benedetto XVI ha comunque intenzione di portare avanti fino alla fine il suo incarico di pontefice. Unica eccezione, peraltro già delineata dallo stesso Papa nel libro intervista Luce del mondo (Libreria Editrice Vaticana) è il caso in cui sia inabile o impedito. Ma - e lo aveva sottolineato nello stesso libro - a dimettersi non ci aveva pensato nemmeno quando era stato travolto dallo scandalo della pedofilia.
Chi conosce l'uomo Joseph Ratzinger sa che porterà fino a compimento il suo incarico. Un incarico gravoso, che si fa sempre più pesante per un uomo di quasi 85 anni che avrebe amato ritirarsi agli studi e invece è stato eletto Papa. Resta da comprendere allora perché Antonio Socci, sul quotidiano Libero, scriva della possibilità delle dimissioni di Benedetto XVI nel 2012. Anche Socci ricorda i brani dell'intervista Luce del mondo. Ma allo stesso tempo ricorda che lo stesso Papa aveva sostenuto che «quando il pericolo è grande non si può scappare». E di certo non può scappare ora che sta portando avanti il suo programma di purificazione e rinnovamento della Chiesa.
Un rinnovamento che non va avanti a suon di rivoluzioni, ma attraverso una sola istanza principale: rimettere Dio al centro. È stato questo il tema portante del suo viaggio in Germania. È questo il tema portante di tutto il suo pontificato. Qualcosa molto più profondo e drastico di ogni cambiamento della Curia e della dottrina. Socci parla di «una voce», che spera «non diventerà mai notizia».
Il solo fatto di raccoglierla dice di un malumore interno alla stessa Curia per la rivoluzione gentile portata avanti dallo stesso Benedetto XVI.
È da lì che vengono strumentalmente alimentate le voci sul fatto che il Papa non scarti l'eventualità di dimettersi allo scoccare dei suoi 85 anni
.

In questo modo alimentando anche le possibili strategia per la successione, o per la sistemazione dopo le dimissioni del pontefice. Dallo stesso entourage papale che arriva la secca smentita: «Le ipotesi dimissioni sono al momento del tutto infondate». Tra l'altro, le attese manifestazioni ostili con cui il Papa sarebbe stato accolto in Germania si sono risolte in qualcosa che anche gli organizzatori hanno definito «molto inferiore alle aspettative». La visita del Papa ha avuto molto risalto sulla stampa tedesca, e la vera notizia erano le quasi centomila persone presenti ai vespri mariani a Etzelsbach o la moltitudine di persone che ieri ha partecipato alla Messa del Papa in aeroporto.

© Copyright Il Tempo, 26 settembre 2011 consultabile online anche qui.

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