PAPA: INCORAGGIO CHIESA TEDESCA A DIALOGO E RINNOVAMENTO
Salvatore Izzo
(AGI) - Friburgo, 25 set.
"Incoraggio la Chiesa in Germania a proseguire con forza e fiducia il cammino della fede, che fa ritornare le persone alle radici, al nucleo essenziale della Buona Novella di Cristo".
Benedetto XVI ha salutato con queste parole dalla Germania, al termine della straaordinaria quattro giorni che lo ha portato in diverse realta' del Paese, dovunqe accolto da grandi folle e tanto entusiasmo, mentre il mondo laico ha manifestato alla fine piu' attenzione verso le sue parole che dissenso (alla manifestazione di Berlino, i partecipanti erano poche centinaia).
Anche se, complessivamente, il Papa ha incontrato durante il viaggio oltre 500 mila persone (e piu' di un milione, se si considerano anche le folle che sono accorse a Erfurt e Friburgo per vederlo passare in Papamobile), nel suo viaggio il Pontefice ha parlato di una Chiesa minoritaria e aperta al dialogo, che deve essere consapevole cioe' della necessita' del confronto con gli altri.
"Ci saranno comunita' piccole di credenti e gia' esistono - ha detto alla cerimonia di congedo, all'aeroporto di Lahr prima di imbracrsi - che con il proprio entusiasmo diffondono raggi di luce nella societa' pluralistica, rendendo altri curiosi di cercare la luce che da' vita in abbondanza". "Non vi e' niente di piu' bello che conoscere Lui e comunicare agli altri l'amicizia con lui", ha ricordato citando l'omelia pronunciata sei anni fa per l'inizio solenne del suo Ministero petrino. "Da questa esperienza - secondo Joseph Ratzinger - cresce infine la certezza: 'Dove c'e' Dio, la' c'e' futuro'. Dove Dio e' presente, la' c'e' speranza e la' si aprono prospettive nuove e spesso insospettate che vanno oltre l'oggi e le cose effimere". "In questo senso - ha quindi assicurato Ratzinger - accompagno, nei pensieri e nelle preghiere, il cammino della Chiesa in Germania".
Secondo il Papa teologo, nel viaggio concluso oggi, "come gia' durante le visite precedenti, si e' potuto sperimentare quante persone qui testimoniano la propria fede e rendono presente la sua forza trasformante nel mondo di oggi". "E tutto questo - ha rivelato - mi rende fiducioso per il futuro del cristianesimo in Germania".
In risposta al discorso di saluto del presidente federale Christian Wulff, il Pontefice ha ripercorso le varie tappe del suo pellegrinaggio in Germania, a partire dallo storico discorso al Deutscher Bundestag a Berlino, dove ha potuto esporre ai parlamentari, ha ricordato oggi, "alcune riflessioni sui fondamenti intellettuali dello stato".
"Volentieri - ha aggiunto - ripenso anche ai colloqui fruttuosi con il Presidente Federale e la Signora Cancelliere sulla situazione attuale del popolo tedesco e della comunita' internazionale". "Mi ha particolarmente toccato - ha confidato Ratzinger - l'accoglienza cordiale e l'entusiasmo di cosi' tante persone a Berlino". La tappa successiva, a Erfurt, e' stata caratterizzata dall'omaggio a Martin Lutero (di cui e' mancata pero' la completa riabilitazione, che i luterani forse si aspettavano come "dono ecumenico"). "Nel Paese della Riforma l''ecumene' ha costituto naturalmente uno dei punti centrali del viaggio", ha spiegato nel discorso di congedo ricordando l'incontro con i rappresentanti della "Chiesa Evangelica in Germania" nell'ex Convento agostiniano dove il monaco - allora non ancora ribelle - ricevette gli ordini sacri. "Sono profondamente grato - ha assicurato - per lo scambio fraterno e la preghiera comune. Molto particolare e' stato anche l'incontro con i cristiani ortodossi e ortodossi orientali, come pure con gli ebrei e i musulmani. Ovviamente, questa visita era rivolta in particolare ai cattolici a Berlino, a Erfurt, nell'Eichsfeld e a Friburgo. Ricordo con piacere le celebrazioni liturgiche comuni, la gioia, l'ascoltare insieme la Parola di Dio e il pregare uniti - soprattutto anche nelle parti del Paese in cui si e' tentato per decenni di rimuovere la religione dalla vita delle persone".
"Non da ultimo - ha quindi concluso Ratzinger - sono stato molto lieto, dopo l'impressionante Giornata Mondiale della Gioventu' a Madrid, di stare anche a Friburgo, di nuovo insieme con tanti giovani, ieri, alla veglia della gioventu'. Colmo di esperienze e ricordi, fortemente impressi, di questi giorni nella mia patria, ritorno ora a Roma. Con l'assicurazione delle mie preghiere per tutti voi e per un futuro buono per il nostro Paese in pace e liberta', mi congedo con un cordiale 'Vergelt's Gott': Dio ve ne renda merito e Dio vi benedica tutti!".
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PAPA: A PRANZO CON TUTTI VESCOVI CONFERENZA EPISCOPALE TEDESCA
Salvatore Izzo
(AGI) - Friburgo, 25 set.
Rientrato in auto al Seminario Arcivescovile di Friburgo, Benedetto XVI e' a pranzo con i vescovi della Conferenza Episcopale Tedesca. Nel pomeriggio, sono in programma un incontro con i giudici della Corte Costituzionale Federale e un discorso ai cattolici impegnati nella Chiesa e nella societa': significativi appuntamenti che concludono questo terzo e straordinario viaggio di Papa Ratzinger nella sua patria.
Al pranzo partecipano 90 presuli tedeschi perche' con i 27 ordinari delle diocesi e arcidiocesi della Germania sono stati invitati anche i vescovi ausiliari e gli emeriti, cioe' quelli che si sono ritirati per ragioni di eta'.
"Il Papa ci ha incoraggiato nel rinnovamento spirituale", ha dichiarato dopo il pranzo il presidente dei vescovi tedeschi, mons. Robert Zollitsch, "Sa che ci sono alcuni problemi nella Chiesa tedesca, ma - ha aggiunto l'arcivescovo di Friburgo - ci incoraggia a proseguire nella direzione intrapresa.
Il Papa ha detto che le strutture sono meno importanti della fede, e noi siamo d'accordo". In particolare il Papa ha rassicurato i presuli circa il suo giudizio sulla Chiesa tedesca: "so che ci sono tempi difficili, ma siete bravi pastori e vi auguro successo", sono state le sue parole. Anche il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, ha riferito nel suo briefing che Benedetto XVI ha espresso "solidarieta' e fiducia nella capacita' dei vescovi di affrontare i problemi che ci sono nella Chiesa tedesca".
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PAPA: ANCHE GLI IMMIGRATI ITALIANI ALLA MESSA DI FRIBURGO
Salvatore Izzo
(AGI) - Friburgo, 25 set.
C'era anche un pezzo d'Italia tra la folla alla Messa di Benedetto XVI oggi a Friburgo. Sono arrivati in trecento - con sei pullman - da Villingen e dalle zone limitrofe dove la missione cattolica italiana guidata dal salesiano don Domenico Fasciano conta 4.500 fedeli, ma offre servizio pastorale a giovani e adulti in un'area abitata da 28mila persone. "Da maggio stiamo organizzando questo pellegrinaggio", ha raccontato ad Avvenire Alda Gravina, assistente pastorale della missione, sottolineando che il numero di partecipanti all'iniziativa e' proporzionalmente elevato, se si considera che per esempio da alcuni decanati dell'arcidiocesi si muoveranno tre pullman. "Il gruppo - ha spiegato la signora Gravina - e' composto da gente di tutte le eta', tra cui una cinquantina di ragazzi e moltissime giovani famiglie con bambini". Secondo Avvenire, "si tratta di un dato significativo che mostra la vitalita' di questa missione, punto di riferimento per gli italiani di seconda e terza generazione, i figli cioe' degli emigrati in Germania per lavorare nelle fabbriche locali".
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domenica 25 settembre 2011
Il Papa: incoraggio la chiesa tedesca a dialogo e rinnovamento. Benedetto a pranzo con tutti i vescovi tedeschi. Alla Messa di Friburgo anche immigrati italiani (Izzo)
2 commenti:
Ci siamo trasferiti ad altro indirizzo
:-)
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IL BLOG DEGLI AMICI DI PAPA RATZINGER 5
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ve lo segnalo perchè mi è piaciuto, l'ho trovato sul blog di Beatrice.
RispondiEliminahttp://www.lavie.fr/sso/blogs/blog.php?id=71
è il commento al viaggio di Jean Mercier de La vie, una bella sorpresa. In altre occasioni non sempre mi è piaciuto, , ma questa volta non ho nulla da dire.
In un post ha sottolineato che Spiegel, prima del viaggio, ha pubblicato articoli di vera e propria disinformazione. Come facevano in Unione sovietica nei confronti dei dissidenti.
Quando , per sostenere le proprie ragioni, si arriva a raccontare delle balle con sussiego patetico, allora vuol dire che tira una brutta aria.
Viaggio trionfale. Chi non avesse ancora compreso la levatura morale e la grandezza del Papa dovrà ripensarci.... Benedetto XVI è davvero un dono dello Spirito Santo! una Luce!
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