venerdì 28 ottobre 2011

Assisi, il Papa: le religioni vogliono contribuire alla pace ed al bene comune. Possiamo apprezzare la lungimiranza di Wojtyla. Ministro Pakistan: le religioni possono unire (Izzo)

GIORNATA ASSISI: PAPA, RELIGIONI VOGLIONO CONTRIBUIRE A PACE E BENE COMUNE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 28 set.

Benedetto XVI e' "sicuro" che l'incontro di ieri ad Assisi abbia mostrato un "genuino e comune desiderio di contribuire al bene di tutti gli esseri umani" e di quanto questo debba essere condiviso con gli altri. Lo ha confidato ai 300 leader religiosi che insieme con lui hanno compiuto il pellegrinaggio nella citta' di San Francesco a XXV anni dalla Giornata Mondiale di preghiera per la pace convocata da Giovanni Paolo II.
Per Papa Ratzinger e' stato infatti "certamente significativo per la causa della pace" che tanti uomini e donne, ispirati dalle loro piu' profonde convinzioni, siano impegnati a lavorare per il bene della famiglia umana".
In un certo senso, ha aggiunto, "questo incontro e' stato rappresentativo dei miliardi di uomini e donne in tutto il mondo che sono attivamente impegnati nella promozione della giustizia e della pace". Ad Assisi dunque i leader religiosi, ha sottolineato il Pontefice, hanno dato testimonianza "dell'amicizia e della fraternita' che e' fiorita come frutto degli sforzi di cosi' tanti pionieri in questo tipo di dialogo".
"Possa questa amicizia - ha auspicato infine Papa Ratzinger - continuare a crescere tra tutti i seguaci delle religioni del mondo e con gli uomini e le donne di buona volonta'".
Al termine dell'udienza nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, i 300 leader religiosi sono rimasti in Vaticano, ospiti a pranzo del cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone.

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GIORNATA ASSISI: PAPA CON CAPI RELIGIOSI ESALTA LUNGIMIRANZA WOJTYLA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 28 ott.

"Guardando indietro, possiamo apprezzare la lungimiranza del compianto Papa Giovanni Paolo II nell'aver convocato il primo incontro di Assisi, e il bisogno di uomini e donne di diverse religioni di testimoniare insieme che il cammino dello spirito e' sempre un cammino di pace". Con queste parole Benedetto XVI si e' rivolto ai 300 leader delle grandi religioni mondiali che hanno partecipato ieri alla "Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la giustizia e la pace nel mondo" da lui convocata a 25 anni dal primo grande raduno interreligioso voluto da Papa Wojtyla.
Nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, il Pontefice ha avuto parole di gratitudine per tutti: per la "presenza fraterna" dei fratelli e sorelle cristiani e per i rappresentanti del popolo ebraico, a noi, ha detto, "particolarmente vicini", come pure per tutti gli "illustri rappresentanti delle religioni del mondo" e per coloro, ha aggiunto, che non "seguono alcuna tradizione religiosa ma sono impegnati nella ricerca della verita'" e hanno voluto "condividere questo pellegrinaggio" come segno della loro volonta' di collaborare alla costruzione "di un mondo migliore".
Incontri di questo tipo, ha osservato il Papa, sono per forza di cose "eccezionali e poco frequenti", ma sono pure "una vivida espressione del fatto che ogni giorno, in tutto il nostro mondo, persone di differenti tradizioni religiose vivono e lavorano insieme in armonia".

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GIORNATA ASSISI: MINISTRO PAKISTAN, RELIGIONI POSSONO UNIRE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 28 ott.

"Sono convinto che l'incontro di Assisi fra i leader religiosi del mondo sia molto utile come esperienza simbolica e concreta".
Lo ha affermato, in un'intervista all'agenzia vaticana Fides, Paul Bhatti, consigliere speciale del primo ministro del Pakistan per gli affari delle minoranze religiose. La "Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo" che si e' tenuta ieri ad Assisi per iniziativa di Benedetto XVI, rappresenta, ha spiegato, "la testimonianza che i leader religiosi possono unire e non dividere, per contribuire insieme a un fine comune, che e' la pace e la convivenza".
Secondo Bhatti, che e' cattolico e fratello del ministro suo predecessore al dicastero per le minoranze trucidato dagli integralisti islamici, "occorre unire tutte le persone di buona volonta' per raggiungere il fine del bene comune".

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