sabato 1 ottobre 2011

I Papi di Pompei, da Leone XIII a Benedetto XVI (Grana)

Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

I Papi di Pompei, da Leone XIII a Benedetto XVI

Francesco Antonio Grana

«Credete che al napoletano basti la Madonna del Carmine?
Io - scriveva Matilde Serao ne "Il Ventre di Napoli" - ho contato duecentocinquanta appellativi della Vergine: e non sono tutti. Quattro o cinque tengono il primato». Non tutti sanno che proprio nel capoluogo partenopeo il beato Bartolo Longo prese il quadro della Madonna venerato nel Santuario della Vergine del Santo Rosario di Pompei. L’idea era quella di acquistarne uno già visto in un negozio, ma il suo confessore, padre Alberto Radente, gli suggerì di chiedere a suor Maria Concetta De Litala un vecchio quadro del rosario che egli stesso le aveva affidato dieci anni prima. Bartolo seguì il suggerimento, ma restò sgomento quando la suora gli mostrò il dipinto: una tela corrosa dalle tarme e logorata dal tempo, mancante di pezzi di colore, con la Vergine che porge la corona a Santa Rosa e non a Santa Caterina da Siena come nella tradizione domenicana. Bartolo fu sul punto di declinare l’offerta, ma ritirò comunque il dono per l’insistenza della suora. Il quadro giunse a Pompei nel 1875 su un carretto adibito al trasporto di letame. Furono però tutti d’accordo che non si poteva esporlo se non dopo un restauro, cosa che avvenne più volte e fu anche trasformata la figura di Santa Rosa in quella di Santa Caterina da Siena. Da allora, grazie al Santuario campano, la devozione mariana è cresciuta notevolmente e la supplica alla Madonna di Pompei, composta dall'avvocato Bartolo Longo nel 1883, ha fatto il giro del mondo. L'8 maggio e la prima domenica di ottobre, allo scoccare di mezzogiorno, fedeli da ogni angolo del pianeta recitano l'antica preghiera scritta dal beato.
Fortissimo è sempre stato il legame tra i Papi e il Santuario mariano della provincia di Napoli. Bartolo Longo donò al Vicario di Cristo tutto quello che aveva realizzato a pochi passi dagli antichi insediamenti romani. Da allora tutte le opere di carità insieme con la Basilica sono sotto la guida di un Delegato Pontificio. Tra Leone XIII e il beato ci fu un'ampia condivisione progettuale, che si manifestò soprattutto in occasione del reciproco impegno nella promozione e nella diffusione della preghiera mariana per eccellenza. Il Pontefice della "Rerum novarum" fu infatti definito "il Papa del rosario" per i suoi numerosi interventi e documenti sulla "catena dolce che ci rannoda a Dio", come scrisse Bartolo Longo nella sua supplica alla Vergine. Leone XIII invitava spesso i cristiani di tutto il mondo ad andare in pellegrinaggio al Santuario campano che egli definì la "parrocchia del mondo".
Con il Papa del "Totus tuus" il rapporto tra Roma e Pompei ebbe il suo culmine. Momenti significativi furono i due pellegrinaggi di Karol Wojtyla ai piedi della Vergine, nel 1979 e nel 2003, la beatificazione di Bartolo Longo nel 1980 e l'Anno del Rosario che il Papa polacco, ormai fortemente segnato dalla malattia, chiuse proprio nella cittadina mariana. Nel 2002 il quadro della Madonna fu portato in piazza San Pietro per esplicita richiesta di Giovanni Paolo II che, accanto alla "bella immagine venerata a Pompei", firmò la Lettera apostolica "Rosarium Virginis Mariae", aggiungendo alla preghiera del rosario i cinque misteri della luce.
"Questa città rifondata da Bartolo Longo - affermò Benedetto XVI durante il suo pellegrinaggio nel 2008 - è una dimostrazione storica di come Dio trasforma il mondo: ricolmando di carità il cuore di un uomo e facendone un “motore” di rinnovamento religioso e sociale. Pompei - proseguì Ratzinger - è un esempio di come la fede può operare nella città dell’uomo, suscitando apostoli di carità che si pongono al servizio dei piccoli e dei poveri, e agiscono perché anche gli ultimi siano rispettati nella loro dignità e trovino accoglienza e promozione. Qui a Pompei - concluse il Papa - si capisce che l’amore per Dio e l’amore per il prossimo sono inseparabili. Qui il genuino popolo cristiano, la gente che affronta la vita con sacrificio ogni giorno, trova la forza di perseverare nel bene senza scendere a compromessi".

© Copyright Il Denaro, 1° ottobre 2011

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