Innumerevoli iniziative accompagnano la giornata
Spirito che soffia in tutto il mondo
Dall'Italia alla Francia, dal Regno Unito alla Spagna, dal Cile alla Colombia, dal Nepal allo Sri Lanka, al Pakistan: lo «spirito di Assisi» -- attraverso messaggi di auguri, incontri interreligiosi, giornate di riflessione e di dialogo -- soffia da giorni in molti Paesi del mondo, coinvolgendo Chiese, diocesi, comunità. In preparazione e in contemporanea con la giornata presieduta da Benedetto XVI, si sono svolte e si svolgono numerose iniziative.
All'Angelicum di Milano si tiene oggi, giovedì 27, un raduno interreligioso con cristiani, musulmani, ebrei, induisti e buddhisti, che prevede una tavola rotonda sul tema «Terra, giardino da abitare e da condividere», una preghiera per la pace e un'agape fraterna; vi aderiscono Forum delle religioni, Consiglio delle Chiese cristiane e molte comunità religiose. I giovani delle diocesi dell'Umbria, ieri pomeriggio, mercoledì 26, si sono invece ritrovati ad Assisi, presso il Pontificio seminario regionale Pio XI, per progettare insieme ai loro vescovi il «sogno da inseguire nella vita»: una piccola Gmg, intitolata I have a dream, che ha unito Madrid e Assisi, per riflettere sull'impegno di essere «pellegrini della verità, pellegrini della pace».
A Parigi, dopo la messa nella basilica del Sacro Cuore a Montmartre presieduta ieri dal cardinale arcivescovo André Vingt-Trois, si svolge oggi alle 18 un incontro dei rappresentanti delle grandi religioni che formano la Conferenza dei responsabili del culto in Francia. Al raduno -- che ha luogo nella piazza dei Diritti dell'Uomo, nella spianata del Trocadéro -- partecipano, oltre al porporato, il vescovo ortodosso di Chersoneso (Patriarcato di Mosca), Nestor, il presidente della Federazione protestante di Francia, Claude Baty, il presidente del Raggruppamento dei musulmani, Anouar Kbibech, il gran rabbino di Francia, Gilles Bernheim, il presidente dell'Unione buddista, Olivier Reigen Wang-Genh, e, in rappresentanza della Comunità di Sant'Egidio (che ha collaborato all'organizzazione dell'iniziativa), Mario Giro, responsabile delle relazioni internazionali. Accanto a un candelabro gigante illuminato in segno di fratellanza, prenderà la parola un rappresentante di ciascuna religione, prima di firmare un messaggio di pace che sarà letto solennemente e consegnato, con l'aiuto di un gruppo di bambini, a rappresentanti della politica e del corpo diplomatico. In un comunicato, l'Assemblea dei vescovi ortodossi di Francia ha sottolineato l'importanza di perpetuare lo spirito di Assisi «in un mondo in crisi come il nostro», ricordando come l'apertura all'altro sia una necessità vitale «non solo per pacificare gli spiriti e le memorie ma anche per poter agire insieme per la pace e il superamento delle tensioni».
In Inghilterra i vescovi hanno inviato una lettera a tutti i fedeli, invitandoli a dedicare un momento di orazione e di silenzio «per il dono della pace» e suggerendo loro una formula di preghiera da recitare oggi e domenica prossima, 30 ottobre. In Spagna, a Barcellona, si è tenuta ieri una cerimonia in ricordo dell'incontro interreligioso convocato da Giovanni Paolo II nel 1986: promosso dal cardinale arcivescovo Lluís Martínez Sistach e dalla Comunità di Sant'Egidio, l'incontro aveva per titolo «25 anni dello spirito di Assisi». A Bydgoszcz, in Polonia, sarà un convegno scientifico organizzato da trentadue università europee, intitolato «Il dialogo tra le culture, le civiltà e le religioni nei tempi della globalizzazione», ad accompagnare il pellegrinaggio di Benedetto XVI: oggi la prima giornata dei lavori si è conclusa con la diretta televisiva dall'Italia.
Lo «spirito di Assisi» soffia anche in Siria: la comunità monastica di Deir Mar Musa al-Habashi, situata nel deserto, propone a cristiani e musulmani la due giorni «Pellegrini della verità e pellegrini della pace». In Cile, la Provincia francescana della Santissima Trinità coordina a Santiago la giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace, che prevede un incontro interconfessionale seguito da una preghiera per la pace nello spirito di Assisi. Partecipano la Fraternità ecumenica del Cile, la Conferenza dei religiosi e delle religiose, il Foro spirituale di Santiago per la pace; saranno presenti cattolici, evangelici pentecostali, musulmani, ebrei e buddisti. In Colombia, per la prima volta e proprio per ricordare i venticinque anni dello storico incontro nella cittadella del Poverello, i leader di tutte le confessioni presenti nel Paese si raduneranno nella chiesa di San Francesco, a Bogotá.
Da tanti altri Paesi (alcuni alle prese con gravi conflitti) sono giunti messaggi che invitano a non rassegnarsi alla guerra e a considerare la costruzione della pace come il dovere più urgente.
(©L'Osservatore Romano 28 ottobre 2011)
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