venerdì 28 ottobre 2011

"Mai più violenza, mai più guerra, mai più terrorismo, ogni religione porti pace e giustizia": così il Papa ad Assisi (Radio Vaticana)

"Mai più violenza, mai più guerra, mai più terrorismo, ogni religione porti pace e giustizia": così il Papa ad Assisi

“Attraverso questo pellegrinaggio siamo stati capaci di impegnarci in un dialogo fraterno, di approfondire la nostra amicizia e di riunirci in silenzio e preghiera”. Con queste parole, Benedetto XVI è partito ieri da Assisi, dopo la Giornata mondiale di riflessione e di preghiera per la pace che ha riunito nella città di San Francesco esponenti di tutte le religioni. Da Assisi, la nostra inviata Francesca Sabatinelli:

“Il Signore ti dia pace”: con le parole di San Francesco il Papa si è congedato ieri sera da Assisi e dai partecipanti alla giornata di preghiera. Benedetto XVI ha spiegato il senso del pellegrinaggio: è l’immagine, ha detto, “di come la dimensione spirituale sia l’elemento chiave nella costruzione della pace”. “Dopo aver rinnovato il nostro impegno per la pace ed esserci scambiati il segno di pace, ci sentiamo ancor più coinvolti, ha detto il Papa, insieme a tutti gli uomini e le donne delle comunità che rappresentiamo nel nostro comune pellegrinaggio umano”:

“We are not being separated; we will continue to meet …

“Non ci stiamo separando, continueremo ad incontrarci, continueremo ad essere uniti in questo viaggio, in dialogo, nella quotidiana costruzione della pace e nel nostro impegno per un mondo migliore” .

Nel primo pomeriggio silenzio e preghiera personale avevano impegnato i partecipanti, poi l’incontro conclusivo, quando i capi delegazione hanno ricevuto una lampada accesa e hanno solennemente rinnovato il comune impegno per la pace. Prima di ripartire alla volta di Roma, il Papa e i capi-delegazione sono scesi nella Cripta per una visita in silenzio alla Tomba di San Francesco. A tutti i partecipanti e alla moltitudine di giovani presenti nella piazza inferiore di San Francesco, Benedetto XVI ha ripetuto il triplice “mai più”, pronunciato da Giovanni Paolo II nel 2002 sempre qui ad Assisi, dopo l’11 settembre e la guerra in Afghanistan:

“Mai più violenza! mai più guerra! mai più terrorismo! In nome di Dio, ogni religione porti sulla terra Giustizia e Pace, Perdono e Vita, Amore”.

Ancora una volta dunque è lo Spirito di Assisi, acceso 25 anni fa da Giovanni Paolo II, che deve contrapporsi alla violenza.

Da Assisi, Francesca Sabatinelli

© Copyright Radio Vaticana

3 commenti:

  1. Gentilissima Raffaella, la ringrazio per tutto ciò che fa per diffondere il Magistero del Santo Padre, su Assisi III trovo nel suo blog commenti, articoli, testi dell'incontro interreligioso. Ho un solo rammarico, che i cattolici che seguono il Rito antico della liturgia romana, non perdano occasione attraverso i loro siti internet di attaccare il Santo Padre proprio su Assisi III. (senza parlare delle ingiurie calunniose dirette alla memoria del beato Giovanni Paolo II). Perchè mai questi fratelli che si autodefiniscono "tradizionalisti" accusano il Santo Padre di aver "tradito" il suo mandato, non le pare che affermazioni del genere, sempre supportate da giustificazioni argomentate e attinte non si sa su quale teologia cattolica, dimostrino in realtà disprezzo per la missione e il Magistero di Benedetto XVI? Altro che obbedienza! Il discorso del Santo Padre di ieri mattina nella Basilica di Santa Maria degli Angeli è MONUMENTALE, spiegatemi il perchè e la ragione di far officiare addirittura Sante Messe in riparazione dell'otraggio "Assisi III". Non comprendo nè posso condividere le variegate posizioni del mondo cattolico "tradizionalista", arroccato su posizioni che non uniscono nè possono essere credibili in quanto attaccano il Vicario di Cristo, quasi Egli fosse uno sprovveduto. Davvero Assisi III è un focolaio pericoloso di sincretismo religioso? Davvero il Santo Padre ha tradito il suo mandato petrino? Occorre pregare per Benedetto XVI e ringraziare il Signore di avercelo donato come Vicario di Cristo e Padre della Chiesa Universale.
    Andrea

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  2. Assisi III non e' stata affatto occasione di sincretismo, ma di dialogo.
    Purtroppo le critiche al Papa si sprecano sia da parte dei tradizionalisti sia da parte dei progressisti.
    Credo che il Papa lo sappia e vada avanti serenamente.
    R.

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  3. Infatti, Raffa. Questa è la sua forza che irrita terribilmente i suoi detrattori.
    Alessia

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