VESCOVI EUROPEI: ERDO PRESIDENTE, BAGNASCO VICE
Salvatore Izzo
(AGI) - Tirana, 30 set.
Il cardinale Peter Erdo e' stato confermato presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa per un secondo mandato. Con l'arcivescovo di Esztergom-Budapest e primate d'Ungheria sono stati eletti oggi vicepresidenti il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza Episcopale Italiana e monsignor Jozef Michalik, arcivescovo di Przemysl e presidente della Conferenza Episcopale Polacca. I due vice-presidenti sostituiscono i cardinali Jean-Pierre Ricard, arcivescovo di Bordeaux e Josip Bozanic, arcivescovo di Zagabria. L'assemblea plenaria - in corso a Tirana - ha ringraziato i neo-eletti per la loro disponibilita' e ha augurato un proficuo lavoro a servizio dell’evangelizzazione e della Chiesa in Europa.
Nello stesso tempo, i partecipanti hanno ringraziato i membri della presidenza uscente, afferma una nota, "per il lavoro svolto per il bene della Chiesa e per la dedizione nel promuovere la comunione fraterna tra gli episcopati europei".
La nuova presidenza entrera' effettivamente in carica al termine di questa assemblea plenaria.
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UE: VESCOVI EUROPEI, GUARDARE CON FIDUCIA ALL'ALBANIA
Salvatore Izzo
(AGI) - Tirana, 30 set.
I vescovi europei lodano "la vitalita' del popolo albanese in generale e anche della Chiesa in Albania" ed esortano l'Unione Europea a guardare con fiducia a "uno dei paesi con la piu' alta percentuale di giovani in Europa". "Questo fatto costituisce un solido fondamento per l'avvenire", spiega il cardinale Peter Erdo, presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, riunito in questi giorni a Tirana.
"E' con grande apprezzamento - assicura, a nome dei suoi confratelli l'arcivescovo di Estergom-Budapest, che firma il messaggio al presiente albanese Bamir Topi - che vediamo oggi tanti segni di una crescita economica e di un rinforzamento sociale in Albania". "Ci auguriamo per questo - aggiunge pero' il presidente Ccee - che anche i vari casi, concernenti la proprieta' ecclesiale confiscata al tempo del comunismo, veng
ano risolti, come in diversi altri paesi dell'Est europeo, in modo da permettere alla Chiesa di sviluppare la sua missione, nella cura dei beni spirituali e nelle opere di carita' e di sostegno per i piu' poveri".
"L'Albania - ricorda in proposito il cardinale Erdo - e' stimata dal mondo cristiano come terra di martiri"." Crediamo - continua - che, anche per questo, il popolo albanese testimoni oggi un’apertura ai grandi valori che hanno Dio come loro fondamento ultimo e che sono poi alla base di una societa' equa e attenta ai piu' bisognosi. Con gioia vediamo il buon rapporto tra i vari leader religiosi, alcuni dei quali avremo occasione d'incontrare domani".
Secondo Erdo, "questo dialogo e il rispetto reciproco in un clima di libertà religiosa garantita dalle leggi ma anche fortemente radicata nella cultura sembra proprio la strada giusta dello sviluppo integrale di una società". "Ci auguriamo - conclude il cardinale - che questo sviluppo incoraggiante possa continuare ed essere visibile anche in altri paesi dell’Europa e del mondo intero. I paesi dell'Europa dell'Est, in particolare l'Albania, conoscono bene la necessita' e il grande valore del rispetto sincero. Esso - infatti - e' la sola via che porta ad uno vero e pieno sviluppo degli individui e della societa'".
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