lunedì 28 novembre 2011

Ambiente, il Papa: non c'è futuro se non si cambiano gli stili di vita. L'ecologia non può prescindere la rispetto per la persona. Dal monito di San Francesco responsabilità all'Italia. La difesa dell'ambiente inizia con educazione a scuola ed in famiglia (Izzo)

AMBIENTE: PAPA, NON C'E' FUTURO SE NON SI CAMBIANO STILI DI VITA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 28 nov.

"Non c'e' un futuro buono per l'umanita' sulla Terra se non ci educhiamo tutti ad uno stile di vita piu' responsabile nei confronti del Creato".
Lo ha affermato Benedetto XVI parlando questa mattina a settemila tra scolari e studenti delle scuole italiane che partecipano al progetto "Ambientiamoci a scuola" promosso dalla Fondazione "Sorella Natura" di Assisi. L'udienza e' stata concessa in occasione della "Giornata per la Custodia del Creato", che si celebra domani 29 novembre, 32esimo anniversario della proclamazione di San Francesco di Assisi come patrono dei cultori dell'ecologia.

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AMBIENTE: PAPA, ECOLOGIA NON PUO' PRESCINDERE DA RISPETTO PERSONA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 28 nov.

"Oggi piu' che mai ci appare chiaro che il rispetto per l'ambiente non puo' dimenticare il riconoscimento del valore della persona umana e della sua inviolabilita', in ogni fase della vita e in ogni sua condizione".
Lo ha detto il Papa a settemila ragazzi delle scuole italiane che partecipano al progetto "Ambientiamoci a scuola" promosso dalla Fondazione "Sorella natura".
"Il rispetto per l'essere umano e il rispetto per la natura sono - ha spiegato - un tutt'uno, ma entrambi possono crescere ed avere la loro giusta misura se rispettiamo nella creatura umana e nella natura il Creatore e la sua creazione". "Su questo, cari ragazzi, sono convinto di trovare in voi degli alleati, dei veri custodi della vita e del creato", ha poi aggiunto Benedetto XVI ricordando che "la Chiesa apprezza le piu' importanti ricerche e scoperte scientifiche" e "non ha mai smesso di ricordare che rispettando l'impronta del Creatore in tutto il creato, si comprende meglio la nostra vera e profonda identita' umana".
"Se vissuto bene - ha osservato Ratzinger - questo rispetto puo' aiutare un giovane e una giovane anche a scoprire talenti e attitudini personali, e quindi a prepararsi ad una certa professione che cerchera' sempre di svolgere nel rispetto dell'ambiente". Se invece "l'uomo dimentica di essere collaboratore di Dio, puo' fare violenza al creato e provocare danni che hanno sempre conseguenze negative anche sull'uomo, come vediamo, purtroppo, in varie occasioni".

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AMBIENTE: PAPA, DIFESA INIZIA CON EDUCAZIONE IN SCUOLE E FAMIGLIE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 28 nov.

Un nuovo stile di vita necessario alla difesa della natura "si impara prima di tutto in famiglia e nella scuola". Lo ha ricordato Benedetto XVI nel discorso ai settemila scolari e studenti che partecipano al progetto "Ambientiamoci a scuola" ricevuti oggi in Vaticano. Il Pontefice che ha voluto "incoraggiare, pertanto, i genitori, i dirigenti scolastici e gli insegnanti, a portare avanti con impegno una costante attenzione educativa e didattica con questa finalita'". Per Papa Ratzinger, inoltre, "e' indispensabile che questo lavoro delle famiglie e delle scuole sia sostenuto dalle istituzioni preposte".

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AMBIENTE: PAPA, DA MONITO SAN FRANCESCO RESPONSABILITA' A ITALIA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 29 nov.

Nella difesa dell'ambiente, il nostro Paese ha il dovere dell'esemplarita' perche' il patrono d'Italia, San Francesco, e' patrono anche dell'ecologia.
Lo ha ricordato oggi Benedetto XVI a settemila ragazzi che partecipano in questi giorni alle iniziative del progetto "Ambientiamoci a scuola" promosso dalla Fondazione "Sorella natura". "La data odierna - ha spiegato il Pontefice - e' stata scelta per fare memoria della proclamazione di san Francesco d'Assisi quale Patrono dell'ecologia da parte del mio amato Predecessore, il beato Giovanni Paolo II, nel 1979. Tutti voi sapete che san Francesco e' anche Patrono d'Italia e mi pare giusto che le giovani e i giovani italiani abbiano una speciale sensibilita' per sorella natura, e si diano da fare concretamente per la sua difesa".
Ai giovani, il Papa ha ricordato che "il Poverello di Assisi chiedeva sempre al frate del convento incaricato dell'orto, di non coltivare tutto il terreno per gli ortaggi, ma di lasciare una parte per i fiori, anzi di curare una bella aiuola di fiori, perche' le persone passando elevassero il pensiero a Dio, creatore di tanta bellezza". Ed in proposito ha citato il "Cantico delle Creature" scritto dallo stesso San Francesco, "una preghiera - ha detto - che educa il cuore nel dialogo con Dio, lo educa a vedere in ogni creatura l'impronta del grande Artista celeste". "Frate Francesco, fedele alla Sacra Scrittura, ci invita - ha concluso - a riconoscere nella natura un libro stupendo, che ci parla di Dio, della sua bellezza e bonta'".

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