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martedì 1 novembre 2011
Dialogo sì, purché questi atei non siano troppo ratzingeriani (Magister)
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4 commenti:
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IL BLOG DEGLI AMICI DI PAPA RATZINGER 5
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Mi piace Magister, generalmente. Non mi piace questo suo intervento.
RispondiEliminaDi Philippe Sollers credo di aver letto qualcosa in gioventù, ma in ogni caso conservo un ricordo irritato (come quando hai una irritazione della pelle).
Di Julia Kristeva non ricordo cosa ho letto (ma sei un disastro! direte ... beh, uno mica si ricorda di tutto quello che ha letto. Se frugo nella mia biblioteca trovo il testo della Kristeva ... mi pare fosse quello su Teresa d'Avila ... ma non ricordo, né m'importa di ricordare ... se devo essere sincero) ma ciò che permane nella mia memoria "fondamentale" è positivo. Cioè con la Kristeva ho letto qualcosa di bello.
Ovvero, Sellers non lo consiglierei mai a nessuno, neppure per fargli un dispetto.
La Kristeva la consiglierei attivamente, perché fa bene leggerla.
Questa differenza tra autore ed autore nel testo di Magister non c'è.
Come c'è, mi risulta, un errore.
Pietro Barcellona, uno degli studiosi di diritto e politica più seri e attenti del panorama italiano, si è convertito a Cristo circa un anno fa.
Era uscito un suo articolo su Avvenire.
Poi Barcellona è persona per bene, schivo e riservato, e non ha preteso né avuto pubblicità. Ma non credo si sia "disconvertito" nel frattempo.
Infine la nozione di "marxisti".
È nozione assai confusa, ed in essa confluiscono persone ed esperienze estremamente differenti tra di loro, come (tanto per dire) Willy Brandt e Valdimir Ulic Ulianov detto Lenin.
Parlare di "marxisti ratzingeriani" (e diffondere l'espressione con la scusa di difendere) è faccenda definibile con un sostantivo soltanto, che in questo blog non deve essere usato, e preceduto dall'aggettivo "ignobile".
ciao
r
Se c'è errore su Barcellona, e c'è, non è di Magister ma dell'Unità che liquida tutti i firmatari di quel "manifesto" come "marxisti ratzingeriani". Magister li definisce "di formazione marxista" e questo è vero per tutti.
RispondiEliminaQuanto al resto, mi spiace per Raffaele e i suoi distinguo un po' eruditi e un po' svagati, lo schieramente politico, anche tra i cattolici di alto rango, per il quale è disdicevole invitare qualcuno è sempre e soltanto un, anche generico, schieramento a destra. Tutti gli altri sono redimibili, anzi, già redenti dall'appartenenza alla parte "dei buoni" per autodefinizione.
Io non ho nulla contro gli invitati al Cortile dei Gentili, da qualunque parte provengano, ma ciò che Magister rileva è di patente evidenza. Persino tra gli atei e gli agnostici, ce ne sono alcuni più eguali degli altri. E, come sempre, sono quelli che corrispondono al mainstream corrente, gli unici che sembrano suscitare un plauso generale.
La qualità degli invitati ad un dialogo di questo genere da che cosa è stabilita?
RispondiEliminaDalla appartenenza politica?
Dalla appartenenza filosofica?
Dal rilievo nell'accademia colta internazionale?
Dalla "simpatia" dei commentatori di turno?
Dalla "vicinanza" a qualche cardinale?
Mi pare ci sia molta "esegesi politica" nelle osservazioni di Magister e nella tua condivisione di queste osservazioni, Fabiola.
Non so chi ha deciso cosa.
Ma so che Kristeva ha reagito ad un livello molto altro alla richiesta di dialogo di Benedetto XVI.
In ogni caso la scelta, in merito a queste presenze, è solo di Benedetto XVI.
Non lo si può apprezzare quando dice cose che sono vicine alla nostra sensibilità e non apprezzare quando non le dice.
ciao
r
Nè io nè (credo) Magister ci siamo riferiti solo ad Assisi ma, in generale, a tutta l'operazione Cortile dei Gentili.
RispondiEliminaPuò darsi ci sia dell'"esegesi politica" nelle osservazioni di Magister e nel mio accordo con lui, esattamente come c'è in tutti i tuoi post. O questo ti sfugge?
Ma ciù che pià mi preme è chiarire che non ho alcuna riserva sull'operato del Papa. Ho solo qualche dubbio che ogni scelta particolare gli possa essere attribuita direttamente. Per Assisi, approvata certo sì.
Comunque la tua notazione finale mi sembra un po' meschinella...
Quanto alla Kristeva: il suo "multiverso" circondato dal nulla mi sembra una buona base per un dialogo coi credenti...
Evidentemente certi atei coltivano il dubbio assai meno di quanto non facciano parecchi cattolici.