venerdì 25 novembre 2011

Il Papa: Risvegliare la domanda. Dalla testimonianza dei laici nasce nell'uomo di oggi la ricerca di Dio

Risvegliare la domanda

Dalla testimonianza dei laici nasce nell'uomo di oggi la ricerca di Dio

“La questione di Dio oggi” è al centro dell’assemblea plenaria del Pontificio Consiglio per i laici, che si è aperta a Roma giovedì 24 novembre e si concluderà sabato prossimo. Nel discorso di apertura, il presidente di questo dicastero, il cardinale Stanisław Ryłko ha sottolineato che “chi esclude Dio dal suo orizzonte, falsifica il concetto della ‘realtà’ e, in conseguenza, può finire solo in strade sbagliate e con ricette distruttive”.

Una questione fondamentale. “Sembra particolarmente importante” aver voluto affrontare quest’anno, nell’assemblea plenaria, il tema di Dio: “La questione di Dio oggi”.
Lo ha detto, stamattina, Benedetto XVI, incontrando membri e consultori del Pontificio Consiglio per i laici, riuniti nell’assemblea. “Non dovremmo mai stancarci – ha evidenziato – di riproporre tale domanda, di ‘ricominciare da Dio’, per ridare all’uomo la totalità delle sue dimensioni, la sua piena dignità”. Infatti, “una mentalità che è andata diffondendosi nel nostro tempo, rinunciando a ogni riferimento al trascendente, si è dimostrata incapace di comprendere e preservare l’umano. La diffusione di questa mentalità ha generato la crisi che viviamo oggi, che è crisi di significato e di valori, prima che crisi economica e sociale. L’uomo che cerca di esistere soltanto positivisticamente, nel calcolabile e nel misurabile, alla fine rimane soffocato”. In questo quadro, “la questione di Dio è, in un certo senso, ‘la questione delle questioni’. Essa ci riporta alle domande di fondo dell’uomo, alle aspirazioni di verità, di felicità e di libertà insite nel suo cuore, che cercano una realizzazione. L’uomo che risveglia in sé la domanda su Dio si apre alla speranza, ad una speranza affidabile, per cui vale la pena di affrontare la fatica del cammino nel presente”.

Testimonianza trasparente. Ma come risvegliare la domanda su Dio, perché sia la questione fondamentale? Per il Pontefice, “se è vero che ‘all’inizio dell'essere cristiano non c'è una decisione etica o una grande idea, bensì l'incontro con un avvenimento, con una Persona’, la domanda su Dio è risvegliata dall’incontro con chi ha il dono della fede, con chi ha un rapporto vitale con il Signore. Dio viene conosciuto attraverso uomini e donne che lo conoscono: la strada verso di Lui passa, in modo concreto, attraverso chi l’ha incontrato”. Qui “il vostro ruolo di fedeli laici è particolarmente importante”, ha sottolineato il Santo Padre. Come osserva la “Christifideles laici”, “è questa la vostra specifica vocazione: nella missione della Chiesa”. “Siete chiamati – ha precisato Benedetto XVI – a offrire una testimonianza trasparente della rilevanza della questione di Dio in ogni campo del pensare e dell’agire. Nella famiglia, nel lavoro, come nella politica e nell’economia, l’uomo contemporaneo ha bisogno di vedere con i propri occhi e di toccare con mano come con Dio o senza Dio tutto cambia”.

Profonda conversione. Ma, ha avvertito il Papa, “la sfida di una mentalità chiusa al trascendente obbliga anche gli stessi cristiani a tornare in modo più deciso alla centralità di Dio”. A volte “ci si è adoperati perché la presenza dei cristiani nel sociale, nella politica o nell’economia risultasse più incisiva, e forse non ci si è altrettanto preoccupati della solidità della loro fede, quasi fosse un dato acquisito una volta per tutte. In realtà i cristiani non abitano un pianeta lontano, immune dalle ‘malattie’ del mondo, ma condividono i turbamenti, il disorientamento e le difficoltà del loro tempo”. Perciò “non meno urgente è riproporre la questione di Dio anche nello stesso tessuto ecclesiale. Quante volte, nonostante il definirsi cristiani, Dio di fatto non è il punto di riferimento centrale nel modo di pensare e di agire, nelle scelte fondamentali della vita. La prima risposta alla grande sfida del nostro tempo sta allora nella profonda conversione del nostro cuore, perché il Battesimo che ci ha resi luce del mondo e sale della terra possa veramente trasformarci”. “La missione della Chiesa ha bisogno dell’apporto di tutti i suoi membri e di ciascuno, specialmente dei fedeli laici – ha concluso il Pontefice –. Negli ambienti di vita in cui il Signore vi ha chiamati, siate testimoni coraggiosi del Dio di Gesù Cristo, vivendo il vostro Battesimo”.

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