Paesi anglofoni: entra in vigore la nuova traduzione inglese del Messale Romano
Con l’inizio del nuovo anno liturgico, la nuova traduzione inglese del Messale Romano viene formalmente adottata per la Celebrazione Eucaristica in parrocchie e istituti di diversi Paesi anglofoni, tra cui Gran Bretagna, Irlanda, Canada e Stati Uniti. Libri d’altare e “messalini”, freschi di stampa, riportano l’edizione rivista della Terza Edizione Tipica del Messale, la cui presentazione generale o “Proemio” entrerà anche in uso lo stesso 27 novembre, con i relativi aggiornamenti. Il nuovo Ordinamento contiene preghiere per la memoria di santi canonizzati di recente, prefazi aggiuntivi per le Preghiere Eucaristiche, ulteriori Messe votive e preghiere per varie necessità e circostanze, rubriche aggiornate per la celebrazione della Messa; è anche da rilevare l’ampio apparato musicale per il canto gregoriano incluso nei volumi d’altare del nuovo Messale.
Una lettura attenta del testo può cogliere la dimensione geografica della cattolicità, rappresentata da santi e martiri di tutto il mondo e dalle intenzioni di preghiera per le diverse esigenze: unità dei cristiani, evangelizzazione dei popoli, santificazione del lavoro umano, progresso dei popoli, tutela della giustizia e della pace.
Dal punto di vista storico, il Messale conserva la preghiera liturgica della Chiesa nei suoi due millenni di storia, avendo recepito nelle diverse epoche i materiali più significativi e caratteristici della spiritualità del momento, in costante attenzione alla tradizione e all’insegnamento della Chiesa di Roma come modello di unità per la pratica liturgica.
Apparso per la prima volta nel 1570, dopo il Concilio di Trento, il Missale venne tradotto nelle diverse lingue nazionali negli anni successivi al Vaticano II, in attuazione del rinnovamento liturgico voluto dai Padri Conciliari, che auspicavano una più attiva partecipazione del Popolo di Dio e una maggior consapevolezza del mistero celebrato e del suo significato nella vita del singolo e della Chiesa.
Nelle lettere inviate nei mesi scorsi ai rispettivi fedeli diocesani, i vescovi dei Paesi interessati invitano ad accogliere la nuova pubblicazione come strumento di approfondimento e rafforzamento della fede; la traduzione aggiornata considera il contesto di quanto la liturgia comunica, l’evoluzione semantica delle parole, il destinatario della celebrazione, consentendo una migliore comprensione del testo liturgico.
Oltre agli elementi di novità precedentemente segnalati, le nuove istruzioni circa la postura dei fedeli durante la Messa consentiranno di seguire il rito in modo più ordinato e rispettoso, così da contribuire alla dignità del culto e al raccoglimento dell’assemblea.
(A cura di Marina Vitalini)
© Copyright Radio Vaticana
Il "blog degli amici di Papa Ratzinger" vuole essere un omaggio a Benedetto XVI. Si tratta di una iniziativa personale che non ha alcun riconoscimento ufficiale. Non è un prodotto editoriale. Il materiale qui contenuto è a disposizione di chiunque. Questo spazio virtuale non ha scopo di lucro ed è consultabile gratuitamente. E' gradito tuttavia un piccolo contributo economico necessario al sostentamento del blog. Buona navigazione.
sabato 26 novembre 2011
1 commento:
Ci siamo trasferiti ad altro indirizzo
:-)
Vieni a trovarci ed a lasciare un commento nella nuova casa:
IL BLOG DEGLI AMICI DI PAPA RATZINGER 5
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.
Ho visto i testi e la qualità tipografica del nuovo messale inglese edizione per il Regno Unito. Un capolavoro assoluto di libro liturgico. Invece che ammanire lezionari ritradotti, con svarioni e pieni di immagini orripilanti, i signori inglesi sono partiti da un messale che davvero un esempio. Preghiamo che venga seguito anche da noi italiani e da molti altri, sia per l'accuratezza e la limatura della traduzione dal latino, sia per la cura della musica, incorporata nelle pagine di uso comune, e non relegata in appendice, sia per la qualità delle illustrazioni tratte da capolavori antichi e sicuri.
RispondiEliminaUna bellezza che fa onore alla riforma liturgica