venerdì 7 gennaio 2011

The Guardian critica la possibile beatificazione di Papa Wojtyla in tempi rapidi lasciando intravedere quale saranno le prossime "mosse" mediatiche. E' professionale?

Leggiamo e commentiamo:

BEATIFICAZIONE PESA CASO PEDOFILO MARCIAL MACIEL

(ASCA) - Roma, 7 gen

Il quotidiano britannico The Guardian critica la prevista beatificazione di papa Giovanni Paolo II, annunciata come imminente in un articolo firmato nei giorni scorsi sul Giornale dal vaticanista Andrea Tornielli.
Con il titolo ''Una fretta mai vista e poco saggia per canonizzare Giovanni Paolo II'', il giornale pubblica oggi un articolo (traduzione) in cui il pontificato di Karol Wojtyla viene messo in discussione a causa dei suoi legami con padre Marcial Maciel Degollado, il sacerdote messicano fondatore della Congregazione dei Legionari di Cristo e del movimento Regnum Christi e coinvolto in gravi casi di abusi sessuali sui minori. Il Guardian riconosce che Giovanni Paolo II ''ha un posto assicurato nella storia, grazie al suo ruolo nella caduta del comunismo, ai suoi notevoli sforzi per migliorare le relazioni fra Chiesa cattolica ed ebrei, per la sua presenza scenica, i giri del mondo e la sua abilita' nel chiedere scusa per gli errori papali del passato'', ma aggiunge che il caso di padre Maciel rappresenta una ''macchia gigantesca'' sul suo papato che ''alimenta in molti, anche i cattolici, dubbi sulla sua santita'''. Secondo il quotidiano, ''per anni si sono susseguite le accuse di abusi sessuali'' nei confronti del prete, ''ma Maciel ha mantenuto una posizione di potere nel cuore della Chiesa cattolica, accompagnando Giovanni Paolo II in occasione di tre visite in Messico''. ''La saga di Maciel - conclude l'articolo - e' uno sgradevole scenario di sfondo per una canonizzazione che potrebbe diventare un altro autogol per le pubbliche relazioni del Vaticano''.

© Copyright Asca

The Guardian aspira forse a farsi consulente delle pubbliche relazioni del Vaticano?
Mi pare un tantino scorretto minacciare il possibile scenario mediatico nel caso si procedesse con la beatificazione.
Se si vuole fare un'inchiesta giornalistica, se si hanno prove, se si vuole muovere una critica, si parli ora e non si aspetti un eventuale accadimento futuro per scatenare ipotetiche bombe delle quali l'articolo in questione e' solo la prima scintilla.
Praticamente The Guardian gia' preannuncia polemiche parlando di "un altro autogol per le pubbliche relazioni del Vaticano". C'e' solo una ragione logica per attendere nel dare fuoco alle polveri: criticare non tanto la beatificazione in se' quanto Benedetto XVI per avere preso la decisione in tal senso. Non mi pare molto corretto. Visto che i media anglosassoni si vantano di essere obiettivi perche' indugiano? La cosa puzza e non poco
.
R.

63 commenti:

Anonimo ha detto...

La beatificazione e la canonizzazione di Giovanni Paolo II compete esclusivamente alla Chiesa Cattolica e Apostolica, quindi The Guardian stia al suo posto.

Anonimo ha detto...

il guardiano non vuole colpire giovanni paolo ii ma benedetto xvi.
max2

Anonimo ha detto...

Raffaella hai perfettamente ragione,il senso è quello di colpire ulteriormente Benedetto XVI, il quale a tempo debito sarà fatto Santo anche per le persecuzioni che sta subendo.
Preghiamo e affidiamolo all'Arcangelo San Michele.
Francesco

Anonimo ha detto...

Il pezzo sul Guardian è firmato da Catherine Pepinster, la direttora di The Tablet, Raffa, l'immarcescibile Ma Pepinster
Qui il testo
http://www.guardian.co.uk/commentisfree/belief/2011/jan/07/canonising-john-paul-marcial-maciel-degollado?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed:+theguardian/commentisfree/rss+%28Comment+is+free%29
Alessia

Raffaella ha detto...

Grazie Alessia, metto il link nel post.
Come mai salta fuori tutto questo interesse per Maciel?
Prima era l'innominato-innominabile e ora lo si utilizza?
R.

Anonimo ha detto...

Non dimenticare che Maciel ha inganato Giovanni Paolo, la Chiesa... E Dio allora perchè ha permesso questo ? E ovvio che Giovanni Paolo II è santo. 250 miracoli, anche quando era vivo. Il male sarà sempre attorno ai grandi, senza colpa personale di nascondere le cose quando uno è furbo come un diavolo.

SERAPHICUS ha detto...

Non si utilizza. Si dice una verità. Ed è questo il problema. E converrebbe essere più che prudente. Il caso Maciel è stato scalfito appena in superficie.

Raffaella ha detto...

Giustissimo, Seraphicus, ma perche' svegliarsi solo ora e non prima?
Detto questo, a mio avviso, il caso Maciel dovrebbe essere sviscerato fino in fondo e fatte emergere tutte le complicita' e le coperture.
Anzi, chiedo ai media ancora una volta: dove eravate?
R.

Alice ha detto...

Si ma le chiacchiere su Maciel e la beatificazione si sono sprecate in rete in questi giorni. Il guardian le avrà raccolte e basta.

euge ha detto...

Questo articolo come già anticipato in qualche altro post, ha il solo scopo di colpire Benedetto XVI. Per il resto, mi astengo da commenti vari perchè sappiamo tutti benissimo, perchè se ne è parlato anche se il marcio è ancora ben lontano dal venire a galla completamente, da chi Maciel era appoggiato! Se ne parlò a sufficienza in questo blog e si fece anche riferimento ad un articolo di Magister!
Brutta cosa voler fare gli struzzi a tutti i costi ........ bruttissima cosa. Ma, tanto come al solito, chi la pagherà cara sarà sempre e solo uno Benedetto XVI comunque vada!

Anonimo ha detto...

maciel ha ingannato tutti tranne ratzinger?

Raffaella ha detto...

Beh, quelle su Maciel purtroppo non sono chiacchiere. Era un criminale patentato.
R.

Anonimo ha detto...

I giorni passati il NCR oggi il Guardian. Domani?
Seraphicus ha ragione, purtroppo, Raffa. Certo che la posizione del nostro Benedetto è insostenibile.
Credo sia prudente rallenti il processo di beatificazione e che faccia chiarezza una volta per tutte su quel che sapeva o non sapeva GP2 e, soprattutto, su due persone a lui molto vicine che lo avrebbero ingannato e rallentato le indagini dell'allora card. Ratzinger. I nomi li conosciamo.
Alessia

Anonimo ha detto...

Lasciamo fuori Giovanni Paolo II, Ma teniamo conto, che il suo entourage sapeva tutto...in prima fila il suo segretario il card. di Cracovia. per questo sarebbe convenievole aspettare prima che qualche bomba scoppi nelle mai del povero Benedetto XVi che anche se da cardinale sapeva , e sa....non tutto è stato detto.

Anonimo ha detto...

Non c'è dubbio che Benedetto XVI viene attaccato e contrastato perché ha le idee chiare e è determinato, e soprattutto a più di qualcuno non sta bene che stia ricapitolando la Chiesa.
Purtroppo gli attacchi non cesseranno - e BXVI ne è consapevole - e noi dobbiamo pregare quotidiamente perché sia rafforzato e sostenuto.
San Michele Arcangelo proteggi e non abbandonare il Vicario di Cristo in terra.

mariateresa ha detto...

mai che la Pepinster abbia espresso un parere originale su qualcosa che non fosse già definito dal mainstream mediatico. Solo per questo mi verrebbe voglia di mandarla a catalogare dei radicchi.Fanno pena questi autofustigatori cattolici.
Assomiglia a quei compagni di classe che facevano la spia.
La situazione però è delicata davvero per GPII e non la sottovaluterei. Sembra che alcuni (chi?) usino il ricatto mediatico mettendo in piazza le cose quando fanno comodo. E questo mi fa schifo veramente.
Ma la vicenda Maciel fa veramente puzza e come al solito il nostro Benedetto dovrà togliere le castagne dal fuoco.
Forse nell'ambiente giornalistico si sa già cosa è in ballo ma altrettanto forse lo sganceranno quando può fare veramente male.
Non credo che tutti questi zelanti abbiano a cuore la giustizia o le vittime di Maciel.
Noto però un tono paramafioso da avvertimento.Non stanno esagerando?

Giorgio ha detto...

Nessuno ha pagato...
Sodano,Filoni,Stanislao,Sepe...tutti promossi!
La prudenza è una virtù.Se non si fa chiarezza la beatificazione servirà solo a screditare ulteriormente la Chiesa cattolica e sarà un'arma terribile nelle mani dei suoi nemici.
Inizieranno con la storia dell'infallibilità ,poi continueranno a spulciare sui rapporti con la Poltawska,una sorta di Teodora del secolo XX che si immischiava persino sulla scelta dei vescovi...
Non è la santità del papa in questione ma l'opportunità.
Innocenzo XI è stato beatificato dopo due secoli,Gregorio VII dopo ben sette secoli!
L'imprudenza di Stanislao che annuncia i presunti miracoli dalla sua curia cracoviense fa il resto.
La fretta è sempre una cattiva consigliera e il papa coi suoi giri di valzer potrebbe cascarci.
Giudizio,giudizio...

SERAPHICUS ha detto...

Ecco.

SERAPHICUS ha detto...

Perché svegliarsi solo ora? Perché ora è il momento, prima che sia troppo tardi. I media sono i media. Seguono ciò che è interessante. E questo è "interessante". Jason Berry non è uno sprovveduto.

mariateresa ha detto...

oppure, lo dico per squadernarle tutte, l'articolo della Pepinster è solo una piaggeria perchè la questione è già stata affrontata dalla stampa americana e vuole mantenere le sue benemerenze. Semplicemente non si vuole questa beatificazione gigante e la Chiesa al centro dell'attenzione per giorni quindi si pratica del disfattismo, una ricetta efficace ma vecchia come la nonna Abelarda.
Naturalmente tutte le riserve su Maciel hanno fondamento ma che le pongano certe persone e in questo modo mi provoca l'itterizia.

gemma ha detto...

non deve essere il guardian a discettare di fede e santità e anche questo fango è da restituire al mittente.
Se Giovanni Paolo II avesse saputo esattamente come stavano le cose lo avrebbe allontanato. Evidentemente da amico che si fida degli amici è stato anche lui vittima dei suoi inganni. E questa è un'altra delle gravi colpe di Maciel

Maroun ha detto...

Mi fa ridere che the guardian che non condanna l`aborto,anzi , sempre in questo giornale vengono scritti degli articoli per promuovere l`aborto,ora vuole decidere chi bisogna beatificare e chi no...
E poi,chi ha mai detto,che i santi erano senza peccati?ammettendo poi che il santo padre Giovanni Paolo II abbia sbagliato,e allora?Noi non siamo giustificati perche` siamo senza peccato,ma anzi perche` siamo dei peccatori...
Maciel era un ingannatore,ha ingannato tantissime persone dentro e fuori della chiesa...
Il santo padre,ha fatto quel che poteva e per quanto era nei suoi poteri,quel che doveva.Dio lo sa` ed anche la Chiesa lo sa` .
Percio` come ha detto Anonimo,non spetta a the guardian di dire chi e` che debba essere beatificato o no...

Anonimo ha detto...

Sia come sia è il nostro Benedetto che rischia di pagarne le conseguenze ed è questo che io non voglio. E' ora che si faccia chiarezza, è ora che i veri occultatori, dentro e fuori la Legione, si assumano le loro responsabilità. Non vendetta, ma giustizia. Giustizia anche per Benedetto che non può essere all'infinito agnello sacrificale.
Alessia

euge ha detto...

Condivido e sottoscrivo il post di Giorgio ma, altrettanto sono concorde con Alessia. Chi èstato respionsabile della copertura di Maciel lo sappiamo ed allora perchè lasciare che il tutto scoppi nelle mani di Benedetto XVI? Sermplice ed ovvio certi " persaonaggi" a qualunque costo devono rimanere bianche e puri come la neve ................ il motivo? facevano parte di un certo enturage che comunque siano andate le cose, era la perfezione in assoluto agli occhi di chi era al di fuori di certi giochi di palazzo e di ignobili coperture. Ecco spiegato il motivo del perchè le tante indagini e processi inziati da quel " Kattivone " di Ratzinger, venivano puntualmente fermati! E' ingiusto però che Benedetto XVI continui a pagare personalmente per colpe non sue; è pur vero che GLI AMICI FEDELI servono anche a questo ma, in questo caso si sta veramente esagerando!

Alice ha detto...

Ma in pratica chi è stato a proteggere Maciel, Sodano?? E allora perché se il Papa sa queste cose lo ha difeso pubblicamente contro Schoenberg?

Anonimo ha detto...

Non dimentichiamoci che lo stesso Sodano, pur certo della santità, si è dichiarato contrario a percorsi accelerati di una procedura di beatificazione rispetto alle altre.

http://paparatzinger3-blograffaella.blogspot.com/2010/05/il-card-sodano-decise-di-non.html

Alberto

Raffaella ha detto...

Penso che la rete di protezione fosse molto radicata e non e' giusto accusare una sola persona.
Quanto all'arcivescovo di Vienna, ha tutta la mia gratitudine per avere praticato il primo foro nel muro di gomma mediatico.
Capisco che non sia bello vedere i cardinali che si accusano pubblicamente, ma in questo caso sono d'accordo con Machiavelli :-)
Inoltre il cardinale Schönborn non e' stato costretto a ritrattare alcunche'. Si parlava del caso del card. Groer e si e' ricordato che il giudizio sui cardinali spetta al Papa:

http://paparatzinger3-blograffaella.blogspot.com/2010/06/comunicato-della-sala-stampa-incontro.html

http://paparatzinger3-blograffaella.blogspot.com/2010/05/chiesa-e-pedofilia-il-caso-groer-e-lo.html

euge ha detto...

A parte che non sappiamo cosa si sono detti nella chiarificazione che hanno avuto in privato Sodano, Benedetto XVI ed il cardinale Schoenbrun; comunque, sta di fatto che Benedetto XVI si sta caricando di tutte queste storie poco chiare forse proprio per allontanare presunte ombre sul precedente Pontificato. L'ho detto mille volte e continuerò a dirlo GLI AMICI FIDATI servono anche a questo ma, personalmente, non trovo giusta questa soluzione; perchè personalmente sono convinta che ognuno debba essere responsabile delle azioni commesse. Fra 100 anni nessuno dei grandi papaveri curiali esistenti, troverà il coraggio di difendere l'operato di Benedetto XVI perchè come è sempre stato ribadito in questo blog, per Benedetto XVI non esistono AMICI FIDATI SU CUI CONTARE e se come credo si userà indegnamente la beatificazione di GPII per gettare ulteriore fango su Benedetto XVI, state pur tranquilli che nessuno dico nessuno si adopererà e sarà in grado di rispondere adeguatamente all'eventuali accuse che verranno mosse!

Alice ha detto...

Mi ricordo del caso, ma in tutta onestà a me è parso che tra i due cardinali quello a cui sono state tirate le orecchie è stato Schönborn.

Raffaella ha detto...

Per la definizione di chiacchiericcio.
R.

Anonimo ha detto...

"Certo... Ratzinger era così solo nell'indagare Su Maciel, così osteggiato da tutti, che lo hanno fatto pure Papa.
Ma per favore..."

Non va bene?

Raffaella ha detto...

Il Papa e' eletto da tutti i cardinali, non solo dai curiali.
Credo comunque che in tanti abbiano fatto male i conti con la personalita' di Ratzinger :-)
R.

Alice ha detto...

Si ma non ci espone a criticare apertamente un cardinale solo per un termine mal usato dai. Soprattutto in giorni di fuoco come quelli.

Alice ha detto...

Sul fatto che in tanti abbiano fatto male i conti sulla personalità di Ratzinger sono d'accordo.

Raffaella ha detto...

E' vero e per questo sono grata al cardinale di Vienna.
Se non fosse stato per lui probabilmente nessuno si sarebbe posto dei dubbi sulle difficolta' del card. Ratzinger.
Le lettere del 1988 confermano tutto questo.
R.

Alice ha detto...

Io mi riferivo al Papa, per me non fa un richiamo ufficiale solo per un termine mal usato.

Anonimo ha detto...

La Santità di Giovanni Paolo II è un fatto acclarato.
Coloro i quali si sono resi responsabili dei comportamenti non limpidi in quanto autori delle schifezze nella Chiesa - richiamate dall'allora Card. Ratzinger durante la Via Crucis del 2005 - sarano giudicati da Dio Padre, che è l'unico Giudice.
Ecco, anche, perché BXVI è attaccato da dentro la Chiesa, perché già da Cardinale denunciò pubblicamente le schifezze presenti nella Chiesa.
Viva Benedetto XVI!

Anonimo ha detto...

A proposito di Maciel.
Intervista al portavoce dei Legionari p. Schoggl. A febbraio inizieranno riflessioni comunitarie sotto la supervisione del card. De Paolis. Le consultazioni richiederanno "parecchi anni". Alcuni membri della Legione ritengono si stia procedendo troppo lentamente. Ma le iscrizioni in seminario, pur in calo, resistono (143 nel 2010).

http://www.ewtnnews.com/catholic-news/new.php?id=2394

Alberto

Anonimo ha detto...

Schoenborn è stato richiamato per il metodo non per le accuse.
Alessia

euge ha detto...

vedo che in certi casi si preferisce fare gli struzzi ed in altri, non si comprende che il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ruolo ricoperto proprio da Benedetto XVI doveva comunque sottostare alle decisioni che prendeva chi era più in alto di lui. Ratzinger poteva solo proporre i processi e le indagini su certi " personaggi " ma, poi di certo non era suo compito decidere se portarli avanti oopure no! In questo è stato decisamente osteggiato e non è una novità! Il problema è che quando si toccano certi argomenti, a più di qualcuno cominciano a venire fuori i bubboni da orticaria e se è questo l'effetto di certe discussioni allora vuol dire che il marcio c'è eccome! ma si preferisce per comodo e per pura strategia, tenerlo soffocato sotto il tappeto fino allo scoccare dell'ora X come è stato per 20 e più anni! Comunque, sapete che vidico? che si spiccino a fare questa beatificazione così non ci pensiamo più! Tutti saranno felici e contenti il " fedele segretario" che non ha rispettato il testamento di Giovanni paolo II avrà la sua bella festa, chi ha coperto Maciel si sentirà con le spalle non coperte di più perchè quando si scatenerà l'offensiva della stampa inglese, americana e non solo, ci sarà chi prenderà ceffoni e vagonate di fango su di sè; la stessa persona che per venti anni e più ha ricoperto il ruolo più ingrato del precedente pontificato e che ancora paga di persona per tutti gli stereotipi che la stampa osannante per uno ha costruito sull'altro.
E VISSERO FELICI E CONTENTI!

anonimo della boemia ha detto...

il card. schomborn attaccò sodano perchè a pasqua parlò di chiacchiericcio che poteva sembrare un'offesa alle vittime dei pedofili.
quanto alle coperture invece il cardinale accusò il partito diplomatico della curia,non sodano in maniera specifica.
ho come l'impressione che a qualcuno stia bene che la responsabilità ricada solo sul card. sodano o anche sul card. ratzinger dimenticando che nella chiesa cattolica è solo il pontefice a avere un potere assoluto.
infatti la responsabilità di tutto ciò che accade nella chiesa dal 2005 ricade o è ricaduta su benedetto xvi e non sui suoi collaboratori.

Alice ha detto...

Si ma la nota diceva che solo il Papa può richiamare un cardinale. Il punto era quello non il chiacchiericcio.
Non mi pare che in seguito il Papa abbia richiamato Sodano.

Raffaella ha detto...

Si', ma ci si riferisce al caso Groer non a Sodano.
Solo Giovanni Paolo II poteva decidere sulle accuse di pedofilia a Groer, non Sodano.
Si intuisce dall'espressione usata: "accuse contro un cardinale".
Il card. Sodano, al contrario di Groer, non e' stato accusato di nulla.
R.

un passante ha detto...

processo a ratiznger, processo a sodano, a stanislao, ai curiali, chiacchiericcio, schomborn... ma il papa dov'era? c'era? non è stato malato per ventisette anni e di maciel si sparlava anche ai tempi di paolo vi, se non prima. E' stato sempre osannato per il suo decisionismo, sulla polonia, su assisi (a cui tanti erano contrari, non solo ratiznger), sui mea culpa. Maciel era l'amico di una vita, ha preso un abbaglio, è caduto nell'inaganno, insieme ad altri che lo circondavano. Punto. Perchè si deve cercare a tutti i costi un responsabile che faccia da capro espiatorio? E' stata probabilmente una colpa collettiva della chiesa di quel tempo, una di quelle per cui lui stesso ha chiesto mea culpa per il passato. La chiesa stessa forse dovrebbe stare attenta a non scagliare pietre contro la parte di essa che l'ha preceduta, perchè così facendo il mondo non sarà mai sazio e finirà per fraintenderne i criteri che regolano e stabiliscono la santità sua e dei suoi membri, che anche loro non sono evidentemente basati sui criteri di questo mondo, come tutto ciò che la compone. Se la chiesa è un divenire, tutto al suo interno fa parte di un disegno divino, anche i suoi errori, che noi mondani non possiamo capire. In fondo, è esistito anche Giuda accanto a Gesù. Io almeno la vedo così

Alice ha detto...

Ma anche io la vedo così Passante.

anonimo della boemia ha detto...

la chiesa è stata istituita da cristo ma è fatta di uomini che quindi possono sbagliare.
non siamo nessuno per giudicare nel 2011 l'operato dei papi del medioevo.
è facile considerare bonifacio viii come un tiranno solo perchè ce lo dice dante.
noi sappiamo come sono andate le cose?
facile criticare i papi delle crociate ma noi sappiamo la ragione di certe decisioni?
facile prendersela con pio ix perchè la storiografia lo dipinge come l'ultimo papa-re.
ancora più facile prendersela con pio xii perchè secondo i media non avrebbe fatto o detto ciò che secondo noi oggi avrebbe dovuto dire o fare negli anni quaranta.
i mea culpa sul passato sono pericolosi perchè si giudica la chiesa dei decenni o dei secoli addietro con il metro di giudizio di oggi.
lo stesso montanelli mise in guardia dai mea culpa del giubileo.
oggi giudichiamo la vicenda ior con il metro attuale ma forse non tutto è così semplice.
ormai questo modo di giudicare è penetrato anche nei fedeli e si sta dispiegando in tutta la sua pericolosità.

Bastardlurker ha detto...

Maciel non è stato processato quando c'era SS GP II e non è stato processato con SS BXVI.

Non a caso per intervenire sui Legionari di Cristo si è aspettata la morte di Maciel.

La vicenda Maciel dimostra l'inadeguatezza del funzionamento della Curia vaticana.Tutta.

Raffaella ha detto...

Infatti a Maciel e' andata molto peggio!
Il Papa l'ha condannato in vita senza processo:

http://magisterobenedettoxvi.blogspot.com/2008/04/comunicato-della-sala-stampa-della.html

gianniz ha detto...

Proprio perchè amo GPII, come amo la Chiesa e BXVI, credo che, secondo il vecchio adagio, sia opportuno lasciar scorrere il tempo. Che fretta c'è? Un santo è santo per quanto ha fatto, quanto ha detto... Non è 'più' santo perchè canonizzato.
Ci si attenga alle regole. Si torni alla saggezza di sempre. Si dia tempo al tempo. La fretta non è MAI una buona consigliera.
O non vogliamo perdere l'occasione per suonare la grancassa, anche noi?
Occhio, in questo caso, con l'aria che tira potremmo uscire suonati. Non perchè su GPII ci possano essere dubbi, ma perchè il 'pensiero unico che ci governa', che ha imparato così bene a suonare anche con tamburini da nulla, falsi e stonati, non si lascerebbe scappare un'occasione così ghiotta. Potrebbe mettere in campo una macchina infernale e spandere tanto di quel 'nero di seppia'!!!!
Giovanni Paolo, nell'immediato, sia io che voi, lo possiamo pregare, comunque.

gemma ha detto...

povera Chiesa, pare non funzionare mai nulla. Eppure, resiste da duemila anni, perchè c'è qualcosa in essa che va al di là degli uomini che la compongono e la guidano. Stando ai parametri umani, se si andassero ad analizzare con tanta dovizia altre istituzioni religiose si vedrebbe come ciascuna di loro ha la sua "curia" perennemente inadeguata e malfunzionante. Ma la chiesa cattolica è più diffusa, ha pretese di universalità, vuole partecipare al dibattito pubblico sulla vita e sull'uomo, e la sua organizzazione gerarchica col Papa in testa, una sola voce valida per tutti, sono la cosa che disturba di più. E sempre lì si va a parare
Non caschiamo nel gioco di certi media, nemmeno chi si sente più vicino ad un papa rispetto ad un altro, perchè il bersaglio ultimo è il papato, il suo primato e la sua infallibilità

Alice ha detto...

Ma il processo non era iniziato nel 2004 con l'autorizzazione dello stesso Wojtyla ??

Alice ha detto...

Scusa non processo ma indagini.

Raffaella ha detto...

Si', il Papa concesse l'autorizzazione ad indagare alla fine del 2004. Di tutta l'istruttoria si occupo' Mons. Scicluna.
R.

canonista ha detto...

nel 2010 i poteri del sant'uffizio sono stati rafforzati tanto che ora la cdf può indagare e poi sottoporre il caso al papa.
prima il prefetto della cdf era vincolato all'autorizzazione papale soprattutto quando si trattava di indagare i superiori delle congregazioni (art. 1405 cdc).
tutto ciò va nella direzione della conferma della responsabilità ultima del pontefice in tutte le indagini.

Anonimo ha detto...

condivido il commento di gemma circa il rischio di cadere in un tranello fra i sostenitori dei due pontefici. quanto poi alla questione posta dal guardian, non condivido l'idea di molti per cui si tratterebbe di un attacco solo a BXVi e non anche a GPII. francamente, ove vi fossero delle polemiche a seguito della beatificazione, non capisco come si potrebbe accusare il primo lasciando senza macchia l'altro; è la logica stessa che lo impedirebbe. Secondo me infatti magari ci sarà molto rumore, non certo in Italia, ma non accadrà gran che.
sulla necessaria prudenza cmq non si può che convenire, anche se, effettivamente, la questione marciel non dovrebbe più rientrare nell'economia del processo in quanto trattasi di una vicenda riguardante l'aspetto dell'erocità delle virtù che sono state già riconosciute.

Antonio

DANTE PASTORELLI ha detto...

Non mi preoccupa quel che dice oggi o dirà domani il Guardian.
Io ripeto quel che ho sempre detto: la beatificazione e la canonizzazione appartengono alla Chiesa e nessuno può e deve metterci becco. Ogni intrusione va respinta energicamente.
Se vale per Giovanni P. II deve valere anche per Pio XII: o per quest'ultimo si deve lasciar campo libero ai bastoni fra le ruote e alle minacce degli ebrei ingrati?
Quanto a Giov. P. II la sua beatificazione a furor di popolo scarsamente cristiano e dietro imput mediatici è un'imprudenza grave. Non capisco tutta questa fretta. Ma si vuol canonizzare davvero quel Papa o una "politica" ecclesiastica?

Anonimo ha detto...

Per Dante Pastorelli 20,52
Nel tuo post c'è un evidente contradizione.
Mettiti d'accordo con te stesso.

euge ha detto...

Concordo con il tuo post Dante!

Gianpaolo1951 ha detto...

Caro Prof. Pastorelli, la Sua saggezza è a dir poco immensa!!!

Giorgio ha detto...

Solo il tempo svelerà le luci,le ombre,i dubbi,le omissioni di un pontificato lungo e complesso.
Maciel è solo la punta dell'iceberg,pensiamo solo al De Pedis sepolto nella cripta di Sant'Apollinare...con l'autorizzazione di Poletti!
Preghiamo Dio perché illumini Papa Benedetto XVI e non cada nei lacci tesi da coloro che nella chiesa pensano al proprio ego,alla carriera(...) e non a Cristo.
Spietati e assetati di potere abusano della bontà del papa.
Rileggiamoci Dante interpretandolo...i peccati e i vizi del clero sembrano essere sempre gli stessi!

euge ha detto...

batti il cinque Giorgio! @Antonio: per Papa benedetto XVI qualsiasi cosa possa decidere su questa
" Benedetta Beatificazione" saranno sempre polemiche; se ci dovesse ripensare, la stampa si scatenerebbe probabilmente dicendo che l'Amico fedele si rivoltato contro colui che per più di venti anni lo ha tenuto accanto a se; se dovesse firmare per la beatificazione, sarebbe comunque preso di mira perchè come Prefetto CDF sapeva e sapendo avrebbe dovuto andare in fondo a certe situazioni che però sappiamo bene non dipendere da lui!

DANTE PASTORELLI ha detto...

L'anonimo delle delle 20,52, che certamente è il troll neocat che f
gira da una parte all'altra senza sosta (chiaro che non lavora) come al solito non capisce niente.
Io non contesto la beatificazione e la canonizzazione di questo o quel Papa. Dico solo che l'accelerazione eccezionale sotto la spinta mediatica e di lobbies clericali(questa è l'intrusione) va a danno della prudenza.
Altri santi "hann'aspettato" decine d'anni o secoli. Il beato Pietro da Imola (Pietro Pattarino dei Cavalieri di Malta) attende da 5 secoli, chiuso in un'urma sotto l'altare nella mia chiesetta. Lo studio di un pontificato durato 27 anni e d'una vita complessa con milioni di carte ed atti da approfondire avrebbe avuto tutto da guadagnare da un maggior lasso di tempo che avrebbe fatto meglio risaltar fuor d'ogni polemica la santità di Giov. Paolo II.
S'è deciso diversamente. A me sta bene, anche se "santo subito" non m'è mai piaciuto per nessun candidato. Per rispetto allo stesso candidato alla beatificazione. Ma non devon esser né protestanti nè ebrei a dire chi la Chiesa deve canonizzare.

Anonimo ha detto...

Egregio Dante Pastorelli la ringrazio per l'espressione "come al solito non capisce nulla".
C'è lei che capisce tutto, e quindi tanta basta.
Prendo atto che lei sostiene che per l'accelerazione della beatificazione sono scese in campo "lobbies clericali" (questa non l'avevo mai sentita) e che quindi il Santo Padre si limiterebbe a firmare i decreti in quanto stretto e costretto. Ah!