Papa: nuove leggi per la trasparenza, l’onestà e la responsabilità in campo finanziario
Benedetto XVI ha emanato disposizioni con le quali tutti gli enti connessi con il governo della Chiesa cattolica e con lo Stato della Città del Vaticano, vengono inseriti, in spirito di sincera collaborazione, nel sistema di principi e strumenti giuridici che la comunità internazionale sta edificando per il contrasto di attività illegali, come il riciclaggio di proventi di attività criminose e il finanziamento del terrorismo.
Città del Vaticano (AsiaNews)
Il Vaticano si è dotato oggi di una serie di leggi miranti alla prevenzione ed al contrasto del riciclaggio dei proventi di attività criminose e del finanziamento del terrorismo. Si tratta di disposizioni in campo finanziario - quattro leggi – emanate con un “Motu proprio” di Benedetto XVI, che prevedono anche la nascita di uno specifico organismo, l’Autorità di informazione finanziaria (AIF) con compiti di prevenzione e contrasto del riciclaggio.
“La Sede Apostolica – si legge sul documento papale - ha sempre levato la sua voce per esortare tutti gli uomini di buona volontà, e soprattutto i responsabili delle Nazioni, all’impegno nell’edificazione, anche attraverso una pace giusta e duratura in ogni parte del mondo, della universale città di Dio verso cui avanza la storia della comunità dei popoli e delle Nazioni [Benedetto XVI, Lett. enc. Caritas in veritate (29 giugno 2009), 7: AAS 101 /2009), 645]. La pace purtroppo, ai nostri tempi, in una società sempre più globalizzata, è minacciata da diverse cause, fra le quali quella di un uso improprio del mercato e dell’economia e quella, terribile e distruttrice, della violenza che il terrorismo perpetra, causando morte, sofferenze, odio e instabilità sociale.
Molto opportunamente la comunità internazionale si sta sempre più dotando di principi e strumenti giuridici che permettano di prevenire e contrastare il fenomeno del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo”.
“La Santa Sede approva questo impegno ed intende far proprie queste regole nell’utilizzo delle risorse materiali che servono allo svolgimento della propria missione e dei compiti dello Stato della Città del Vaticano”.
Le nuove leggi, spiega Benedetto XVI vanno viste in tale quadro, anche in esecuzione della Convenzione monetaria fra lo Stato della Città del Vaticano e l’Unione Europea del 17 dicembre 2009.
E’ un passo, commenta una nota di padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa della Santa Sede, “per la trasparenza, l’onestà e la responsabilità”.
“Tutti gli enti connessi con il governo della Chiesa cattolica e con quel suo ‘supporto’ che è lo Stato della Città del Vaticano, vengono da oggi inseriti, in spirito di sincera collaborazione, nel sistema di principi e strumenti giuridici che la comunità internazionale sta edificando con la finalità di garantire una convivenza giusta e onesta in un contesto mondiale sempre più globalizzato; contesto in cui purtroppo le realtà economiche e finanziarie sono non di rado campo di attività illegali, come il riciclaggio di proventi di attività criminose e il finanziamento del terrorismo, veri pericoli per la giustizia e la pace nel mondo”.
Con un implicito riferimento a episodi di incomprensione verificatisi in passato anche con lo Stato italiano, padre Lombardi afferma infine che “si eviteranno in futuro quegli errori che così facilmente diventano motivo di ‘scandalo’ per l’opinione pubblica e per i fedeli. Insomma, la Chiesa sarà più ‘credibile’ davanti alla comunità internazionale e ai suoi membri. E questo è di importanza vitale per la sua missione evangelica.
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