giovedì 30 dicembre 2010

Padre Lombardi: le nuove norme hanno significato morale e pastorale di ampia portata. Adeguamento senza mezzi termini a norme Ue. Segreteria di Stato: antiriciclaggio vale anche per lo Ior (Izzo)

PAPA: LOMBARDI, NON CI SI POTRA' PIU' APPROFITTARE DI NOI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 30 dic.

Nel passato la Santa Sede ha forse peccato di ingenuita' fidando nella buona fede dei suoi interlocutori in campo finanziario.
E cosi' si e' trovata coinvolta in casi come quello Ior-Ambrosiano che purtroppo e' stato solo il primo di una serie che nemmeno il rinnovamento della dirigenza della Banca Vaticana deciso l'anno scorso e' riuscito a interrompere. Ma quel tempo e' finito.
"Sarebbe ingenuo - spiega il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, commentando le nuove norme antiriciclaggio emanate oggi da Benedetto XVI - pensare che l'intelligenza perversa che guida le attivita' illegali non cerchi di approfittare proprio dei punti deboli e fragili, talvolta esistenti nel sistema internazionale di difesa e di controllo della legalita', per insinuarsi al suo interno e violarlo".
Tutto questo, "vale naturalmente anche per la Citta' del Vaticano e gli enti della Chiesa che svolgono attivita' economiche e finanziarie".
E dunque "la pubblicazione odierna di nuove leggi per lo Stato della Citta' del Vaticano e per i Dicasteri della Curia romana e gli Organismi ed Enti dipendenti dalla Santa Sede e' un evento - sottolinea il religioso - di rilevante importanza normativa, ma anche di significato morale e pastorale di ampia portata".
Secondo padre Lombardi, infatti, "la nuova normativa risponde insieme all'esigenza di conservare un'efficace operativita' agli enti che operano nel campo economico e finanziario per il servizio della Chiesa Cattolica nel mondo, e - prima ancora - all'esigenza morale di trasparenza, onesta' e responsabilita' che va in ogni caso osservata nel campo sociale ed economico".
In sostanza, riassume il portavoce, "tutti gli enti connessi con il governo della Chiesa Cattolica e con quel suo 'supporto' che e' lo Stato della Citta' del Vaticano, vengono da oggi inseriti, in spirito di sincera collaborazione, nel sistema di principi e strumenti giuridici che la comunita' internazionale sta edificando con la finalita' di garantire una convivenza giusta e onesta in un contesto mondiale sempre piu' globalizzato; contesto in cui purtroppo le
realta' economiche e finanziarie sono non di rado campo di attivita' illegali, come il riciclaggio di proventi di attivita' criminose e il finanziamento del terrorismo, veri pericoli per la giustizia e la pace nel mondo".

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PAPA: LOMBARDI, ADEGUAMENTO SENZA MEZZI TERMINI A NORME UE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 30 dic.

"Da sempre le attivita' illegali hanno dimostrato una straordinaria capacita' di insinuarsi e di inquinare il mondo economico e finanziario, ma il loro svilupparsi a livello internazionale e l'uso delle nuove tecnologie le hanno rese sempre piu' pervasive e capaci di mascherarsi, cosicche' per difendersi e' diventato urgentissimo costituire reti di controllo e informazione mutua fra le autorita' preposte alla lotta contro di esse".
Per questo, spiega il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, "il Papa afferma senza mezzi termini che la Santa Sede approva questo impegno della comunita' internazionale e intende far proprie le regole di cui essa si dota per prevenire e contrastare questi fenomeni terribili". Per la Santa Sede, infatti, "la solidarieta' internazionale e' di importanza cruciale per la tenuta di tale sistema, ed e' comprensibile e giusto che le autorita' nazionali di vigilanza e gli organismi internazionali competenti (Consiglio d'Europa e, in particolare, il GAFI: Gruppo di Azione Finanziaria Internazionale contro il riciclaggio di capitali) guardino con occhio favorevole gli Stati e gli enti che offrono le garanzie richieste e impongano invece vincoli maggiori a chi non vi si adegui".
Ed anche se "l'attuazione delle nuove normative richiedera' certamente molto impegno" in quanto "c'e' la nuova Autorita' di Informazione Finanziaria da avviare, ci sono nuovi obblighi da rispettare e nuove competenze da esercitare", la decisione del Pontefice va salutata con soddisfazione.
"Per la Chiesa - sostiene Lombardi - non puo' venirne che bene. Gli organismi vaticani saranno meno vulnerabili di fronte ai continui rischi che si corrono inevitabilmente quando si maneggia il denaro. Si eviteranno in futuro quegli errori che cosi' facilmente diventano motivo di 'scandalo' per l'opinione pubblica e per i fedeli".
Insomma, auspica il portavoce, dopo la decisione di Benedetto XVI "la Chiesa sara' piu' credibile davanti alla comunita' internazionale e ai suoi membri. E questo e' di importanza vitale per la sua missione evangelica". "Oggi - conclude Lombardi - il Papa ha firmato un documento di genere per lui un po' insolito, ma di grande coraggio e grande significato morale e spirituale: e' un bel modo di concludere quest'anno, con un passo concreto nella direzione della trasparenza e della credibilita'".

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PAPA: SEGRETERIA DI STATO, ANTIRICICLAGGIO VALE ANCHE PER IOR

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 30 dic.

La Segreteria di Stato ha precisato in una nota che il Motu Proprio approvato oggi dal Papa sulla trasparenza finanziaria e la nuova legge relativa alla prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, valgono "per tutti i Dicasteri vaticani e per gli enti e gli organismi dipendenti dalla Santa Sede". Tra questi e' elancato elenca l'Istituto per le opere religiose (Ior), il che riconferma "l'impegno del medesimo ad operare secondo i principi ed i criteri internazionalmente riconosciuti".
Il Papa, spiega la Segreteria di Stato, ha conferito alla nuova Autorita' d'informazione finanziaria, un "organismo autonomo e indipendente" che - secondo indiscrezioni non confermate sara' presieduto dal card. Attilio Nicora - "incisivi compiti di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, nei confronti di ogni soggetto, persona fisica o
giuridica, ente ed organismo di qualsivoglia natura dello Stato della Citta' del Vaticano, dei dicasteri della Curia romana e di tutti gli organismi ed enti dipendenti dalla Santa Sede". Saranno infine "i competenti organi giudiziari dello Stato della Citta' del vaticano ad esercitare, per i reati in materia di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, la giurisdizione penale nei confronti dei soggetti appena richiamati".

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