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lunedì 27 dicembre 2010
10 commenti:
Ci siamo trasferiti ad altro indirizzo
:-)
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IL BLOG DEGLI AMICI DI PAPA RATZINGER 5
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Io penso che ci sia verità in entrambe le riflessioni: se apriamo veramente gli occhi, ci è impossibile non notare come si faccia di tutta un'erba un fascio in alcuni "rami" di entrambi "gli alberi" (cosiddetti modernisti e cosiddetti tradizionalisti).
RispondiEliminaNon neghiamo che alcuni ambiti tradizionalisti vorrebbero il tutto e subito dal Papa e criticano a volte determinate sue scelte/non scelte/attese...pensando che non facciano bene alla "Tradizione"....
non neghiamo che che alcuni ambiti tradizionalisti pensino che dappertutto le Messe N.O. siano covi di macaras e ballerine in tutù sull'altare, con canti sguaiati alla chitarra (sguaiati perché non c'entrano niente con la Messa).
In questo senso, non penso che ci possa essere la collaborazione di cui parlano, in chiusura di articolo, gli amici di messainlatino: se si pensa a fare la guerra al Papa (e alcuni la fanno!) allora che dialogo ci può essere?
D'altronde, non sarebbe lo stesso discorso di chi dice:"Ma perché Gesù non fa diventare migliore il mondo in un batter di ciglia"?
Ecco, se non capiamo il concetto di "tempo provvidenziale" (ed anche di sana prudenza in ogni "riforma della riforma"), rischiamo di ottenere l'effetto contrario.
In questi giorni in cui si parla della riconsiderazione dell'indulto per la Comunione in mano, mi veniva in mente proprio questo: il Papa ha agito "preparando" il terreno per una riapplicazione esatta delle normative.
Con l'esempio che ha dato a molti, vedendo che da lui ci si comunica solo in bocca e solo in ginocchio, forse è stata fatta maggiore catechesi che con un'imposizione immediata.....
Con questo non voglio dire che non sarebbe andata bene anche una cosa del genere, ma se il Papa ha preferito così, allora vuol dire che ha ritenuto che, per i tempi, fosse meglio...
Su un altro punto sono d'accordo con Tornielli: la "santificazione" di Lefevbre.
Ora, verissimo che abbia avuto la capacità di tenere "deste" certe coscienze, ma ricordiamoci che è stato scomunicato...prudenza vorrebbe, nei discorsi "pubblici" evitare di portarlo a modello.
E' stato un reazionario, è uscito dalla Comunione con la Chiesa.
A noi Gesù non ha insegnato la disobbedienza al Papa.
Ricordiamocelo, altrimenti rischiamo di offrire, come modello, una persona che ha attuato il metodo del "il fine giustifica i mezzi".
Se siamo cattolici, questo sistema non può essere valido per noi.
Quanto alle riflessioni di Messainlatino, condivido questo punto:
RispondiElimina"le battaglie e i problemi segnalati da decenni da questo settore del cattolicesimo, pur con tutti i suoi limiti e alcuni eccessi, si sono rivelati sempre più fondati, come dimostra l'azione di questo Papa e, prima ancora, le sue parole da cardinale"
Però, e chiudo, proprio per quegli elementi identificati come "limiti ed eccessi", bisogna andarci cauti con certe mistificazioni, come quella che a volte, in alcuni ambiti tradizionalisti, si fa relativamente a Lefevbre.
Buona giornata a tutti e buona settimana
Messa in latino è un ottimo blog, molto ben fatto. Purtroppo sono certi commenti assolutamente sopra le righe a taluni post che fanno pensare alla presenza, se non proprio di sedecantisti, di boriosi e autoreferenziali estremisti convinti di essere portatori unici della Verità, superiori al Papa al punto da criticarlo con toni aspri e inqualificabili. C'è da riconoscere che quando la situazione degenera la redazione è svelta a intervenire. Come a scritto giustamente Raffaella altrove, vediamo di non sbranarci fra di noi, vediamo di stare vicini al nostro Papa, vediamo di non dimenticare che nel mondo ci sono cristiani cattolici martirizzati di cui noi, che tutto sommato stiamo al calduccio, siamo indegni.
RispondiEliminaAlessia
Alessia, io non facevo un discorso riferito a Messainlatino, parlavo in generale, quando scrivevo di alcuni ambiti di tradizionalisti che vogliono fare di "testa loro" per una riforma subitanea (con tanto di critica al Papa...)
RispondiEliminaNon stavo rispondendoti, Maria :-) Stavo seguendo il mio pensiero riguardo a vari commenti che mi è capitato di leggere su messa in latino. Ergo, facevo un discorso particolare non generale. Tutto qui :-)
RispondiEliminaAlessia
Concordo con Alessia, e agiungo un punto.
RispondiEliminaOrmai ho iniziato a diffidare da tutti quelli che usano il termine "Messa di sempre". Non si ragiona mettendo avanti l'ideologia, e su questo aspetto c'e' gia' stato mesi fa un confronto abbastanza serrato.
Se poi hanno il problema che sono costretti a preferire una comunione in ginocchio rispetto a cento omelie, cerchino un po': di preti bravi e preparati che parlano di Gesu' Cristo dall'ambone senza fare proclami sindacali o similaria ce ne sono ancora, non e' una razza in via di estinzione e tutelata dal WWF.
Per Maria
RispondiEliminaRicordo che anche fra Girolamo Savonarola fu scomunicato da un Papa eppure era un santo.Giulio II lo volle rappresentato fra i Dottori della Chiesa nella Esaltazione del SS. Sacramento dipinta da Raffaello in Vaticano.
Pio V,Clemente VIII,Alessandro VII,San Filippo Neri e santa Caterina de' Ricci lo veneravano come un santo...dunque qual'è il valore di una scomunica specie se ingiusta?
Che dire dei santi delle Chiese ortodosse d'Oriente compreso il dottissimo patriarca Fozio?Furono tutti scomunicati dal papa di Roma ma le Chiese orientali li venerano come santi.
Dovremo dire che non sono santi?
Nella Chiesa purtroppo dopo il Vaticano II si è rotto qualcosa ...come un vaso di cristallo e nulla sarà più come prima!
San Tommaso d'Aquino e non solo lui dice che anche i Papi possono sbagliare...
Quando canonizzeranno Lefevbre, allora il discorso sarà diverso!
RispondiEliminaFintanto che rimane non santo, non venerabile, in disaccordo con la Chiesa, credo sia più prudente moderare gli accenti entusiasti nel parlarne.
(mi correggo: quando e SE Lefevbre sarà canonizzato)
RispondiEliminaChe Mons.Lefebvre riveda le sue posizioni mi pare arduo. Forse siete un po' troppo pretenziosetti. Non c'è un altro modo per rivalutarne la figura e l'opera (meritoria, ulta meritoria visto che ha salvato la veccia liturgia?)
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