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lunedì 27 dicembre 2010
Atea, rossa, crudele: la Cina non cambia mai. Il commento di Filippo Facci dopo il duro attacco del Papa e l'oscuramento del discorso di Benedetto XVI da parte di Pechino
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9 commenti:
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Il silenzio della vergogna che pesa sul Vaticano II,Giovanni XXIII e Paolo VI : mai pronunciato una parola sui crimini inenarrabili del comunismo.
RispondiEliminapurtroppo la Cina può permettersi la crudeltà del potente. E di fronte al potente, si sa, manca il coraggio. Sicuramente è facile convocare l'ambasciatore nigeriano per chiedere conto di qualcosa che non piace, meno (anzi, impensabile) quello cinese. Pure ai leader cattolici e ai nobel occidentali della pace gli viene l'amnesia o la voce flebile quando devono parlare di diritti umani in Cina, quasi come a far capire che stiano tranquilli, è solo un richiamo di circostanza il loro, un atto dovuto per saziare l'occidente che fa l'indignato.
RispondiEliminaPersino wikileaks non ha nulla da raccontare riguardo alle relazioni con la Cina
E al premier cinese che viene in Italia, a Roma, gli si illumina pure il colosseo, già, ironia della sorte, proprio il colosseo...
A parte il fatto che il Papa ha incontrato il Dalai Lama nel 2006, anche l'Unione Europea di recente ha negato che i crimini del comunismo siano crimini contro l'umanità (oltre alla storia del diario senza Natale). Certo che ci fosse una volontà politica diversa in Europa e se Obama facesse onore al premio Nobel ricevuto, il Papa sarebbe più ascoltato. In Cina sono preoccupati dal montare dell'Islam e di tutte le religioni, anche quelle tranquille. Eufemia
RispondiEliminaGiovanni XXIII, che riceveva figlia e genero di Krusciov, è diventato anche beato mentre Pio XII, che quando arrivò a Roma Hitler, se ne andò apposta a Castelgandolfo per non incontarlo, passa per un complice dei crimini nazisti. Eufemia
RispondiEliminama dovresti saperlo eufemia che ci sono dittatori e dittatori, e vittime delle dittature di serie a e di serie b. Ancora si storce il naso per l'incontro di Giovanni Paolo II con Pinochet, ma ci si spella le mani dagli applausi per l'incontro con Fidel Castro. Certo, il primo fa più ribrezzo, le motivazioni del secondo sono più popolari e romantiche, ma gli esiti? Gli esseri umani mortificati solo perchè dissidenti e le loro vinte spente dall'uno o dall'altro regime non credo siano molto diverse agli occhi di Dio
RispondiEliminaMa in defintiva, credo che per le vessazioni ai cristiani, la condanna sarà sempre tiepida. Perchè chi dà l'amplificatore mediatico non sta dalla parte della Chiesa, perchè aleggia l'idea che in fondo "il martirio se lo vanno a cercare", e questa Chiesa va comunque ridimensionata, perchè si impiccia troppo di ciò che non le compete. Ci sono persone in occidente che vedono la Chiesa come unico e ultimo impiccio a ciò che ritengono libertà, di abortire, di scegliere l'eutanasia, di procreare quando e come vogliono e di sposarsi e divorziare quando e con chi vogliono. Gli unici pastori tollerati sono quelli che si occupano del sociale, tutto il resto è ingerenza. La professione di fede e la fedeltà alla Chiesa di Roma non suscitano simpatia, e in Oriente i fedeli muoiono per fede
In realtà la Cina è un mostruoso gigante dai piedi d'argilla come dimostra la censura al Papa e il penoso articolo sul quotidiano del popolo
RispondiEliminahttp://www.primaonline.it/2010/12/27/87709/vaticano-cina-quotidiano-del-popolo-papa-cessi-interferenze/
Fonte AGI-Siz
Alessia
Oh!Eufemia,come hai ragione.
RispondiEliminaMa...ti ricordo un particolare del pontificato del grande Pio XI.
Il Papa voleva ristabilire in segreto una gerarchia cattolica in Russia tramite il gesuita mons. D'Herbigny...costui si lasciò raggirare dai servizi segreti Dell'URSS,il famigerato NKDV, per cui tutti i vescovi e sacerdoti ordinati furono uccisi nei lager.
Papa Ratti,senza aver nessuna colpa,rimproverava a se stesso la colpa per la morte di tanti cristiani tanto che non perdonò mai il D'Herbigny,lo esiliò e lo privò della potestà episcopale.
Un recente studio ha calcolato in più di cento milioni le vittime del comunismo,da Lenin a Polt-pot,senza considerare i martiri cinesi.
Piccola correzione storica: il Papa che, per non incontrare Hitler, nel 1938 si recò a Castelgandolfo fu Pio XI. Il futuro Pio XII, il cardinal Pacelli, allora era il suo Segretario di Stato.
RispondiEliminaGrazie, Fabiola, Eufemia
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