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sabato 30 aprile 2011
Messaggio autografo di Papa Benedetto sull'Osservatore Romano: beatificazione, grande e universale «festa della fede»
Il 1° maggio, seconda domenica di Pasqua, domenica della Divina misericordia, Benedetto XVI proclama beato il suo immediato predecessore
Festa della fede per aprire le porte a Cristo
Un avvenimento straordinario, senza precedenti negli ultimi dieci secoli della storia della Chiesa. La beatificazione di Karol Wojtyła, Pontefice dal 1978 al 2005 con il nome di Giovanni Paolo II, si annuncia come una grande e universale «festa della fede». La descrive così il suo immediato successore Benedetto XVI — che presiede la solenne concelebrazione eucaristica domenica 1° maggio, in piazza San Pietro — nel messaggio autografo inviato per l’occasione al nostro giornale. Una festa che migliaia di persone giunte a Roma da tutto il mondo si preparano a vivere proprio in queste ore. E che, nell’auspicio dello stesso Papa Ratzinger, costituisce una «preziosa occasione per aprire le porte a Cristo». Ai giovani il compito di inaugurare questa tre giorni di celebrazioni, con la veglia di sabato sera al Circo Massimo, in collegamento con cinque santuari mariani di diversi continenti. Domenica mattina, alle 10, la cerimonia in piazza San Pietro, dove il giorno dopo, alle 10.30, il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, celebrerà la messa di ringraziamento in onore del nuovo beato.
(©L'Osservatore Romano 1° maggio 2011)
25 commenti:
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:-)
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che esagerazione.
RispondiEliminanon c'è canale che non parli di wojtyla.
ci stiamo letteralmente stufando.
ho appena sentito una tizia dire su canale 5 che quello,cioè ratzinger,non è il suo papa.
straziante.
Beh .......... IL MIO PAPA E' BENEDETTO XVI E NE SONO FIERA MA, NON GETTO FANGO SUI SUOI PREDECESSORI!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminami dispiace per la signora che comunque dovrà ascoltare un Papa non suo................ chissà magari gli farà bene!
purtroppo l'effetto saturazione è possibile. Dico purtroppo perchè è di danno a tutta la Chiesa.
RispondiEliminaSi sta esagerando.
Cerchiamo di non bastonare troppo il nostro fegato.
Un cristiano che vuole il SUO papa. Sono mostruosità.Naturalmente i giornalisti vanno a cercarli, figuratevi se vanno a intervistare persone sane e equilibrate. Non è nella logica di tutto il macchinone.
Mi dispiace sinceramente per GPII.
Mariateresa ha ragione: stiamo attenti alla saturazione.
RispondiEliminaMia madre ha appena sbattuto una porta dicendo: "Eh basta, adesso!".
Mi dice che e' tutto il pomeriggio che vanno avanti gli speciali.
Facciamo cosi': una bella pizza a tv spenta :-))
R.
Il Papa parla di festa delle fede e non di festa del business dei pataccari. Si festeggia un beato, per le rock star c'è il concertone di Piazza S. Giovanni. Riguardo la simpatica signora di Canale 5, personalmente direi questo: ho superato da poco i 40 anni ( sigh ), ma il Papa che sento più vicino è Benedetto, perchè ha la capacità di colpirmi al cervello, ma mi rimane dentro al cuore. Detto questo, non mi permetterei mai di fare delle classifiche papali. Sento Benedetto più vicino al mio stile personale, ma non per questo manco di rispetto a GPII, anzi sto soffrendo moltissimo nel vederlo ridotto alla stressa stregua di un Sai Baba qualsiasi. Trovo molto saggio il consiglio di Mariateresa, ma c'è da rimanere basiti.
RispondiEliminaRaffa, sai come ho passato il pomeriggio? Domani ho un po' di amici a pranzo, quindi mi sono organizzata in anticipo. Ore 14,00, stereo acceso, cd repertorio Mozart, Berliner Philarmoniker diretti da Riccardo Muti. Ho preparato delle verdure grigliate, una parmigiana di melanzane, un tiramisù e una torta con mele e noci. Al resto penserò domani.
RispondiEliminaP.S Televisore rigorosamente spento! Consiglio spassionato: la musica di Mozart migliora la qualità dei cibi. Non è provato scientificamente, ma i risultati si vedono!
Ahh, dimenticavo. Mia madre mi ha chiesto di dire a tua madre che la capisce!
RispondiEliminaIl mio papa è sempre quello vivente, anche se non posso nascondere una preferenza per BXVI.
RispondiEliminaIl primo maggio sarà, sì, la beatificazione di GPII, ma, soprattutto, la diffusione a livello mondiale della
FESTA DELLA DIVINA MISERICORDIA!
Finalmente, verrà conosciuto anche l'insegnamento del papa defunto!
Mi sembra che qualcuno butti via il bambino con l'acqua sporca. Qualcuno usa come pretesto il baraccone mediatico per potersi disinteressare alla beatificazione di un Papa sgradito. Per queste persone non è una festa della fede come dice Benedetto XVI che invece amano. Noto molto imbarazzo da queste parti.
RispondiEliminaIn effetti i media hanno ormai il vizio di "saturare" i telespettatori con le stesse notizie, ieri ci hanno tartassato con il matrimonio delle loro altezze reali britanniche, ora ci tartassano con la beatificazione di GPII. La qualità dell'informazione non fa altro che peggiorare...
RispondiEliminaNon ce la faccio più, E' un tormentone!
RispondiEliminaPreghiamo per Papa Benedetto E' Lui il nostro Papa
laura
Il mio Papa, il tuo Papa, il vostro Papa, ma cosa vuol dire? Il Papa è uno solo e dobbiamo dire il nostro Papa. Mi fanno ridere certi Cristiani che stravedono per un Papa e criticano un altro e non lo accettano come tale. Mi vengono in mente gli anni '60, quando dopo il Pontificato, seppur breve di Giovanni XXIII, molti non volevano accettare Paolo VI. Da noi c'è un proverbio che dice " tace co tate crape " tradotto in italiano forse non dice niente e sarebbe " tanti capi tante teste ". Dobbiamo amare il Pontefice attuale, poiché è un dono di Dio.
RispondiEliminaIo il punto di saturazione l'ho superato, son oltre. Pensate che persino il bancomat ricorda agli utenti che domani si beatifica Wojtyla. Questo è davvero troppo! Domattina presto con mio marito saltiamo in macchina, un paio d'ore ed eccoci in un bellissimo santuario retto dai gesuiti in Piemonte. Silenzio, pace, preghiera, nessun maxi schermo. Idealmente porto tutti con me, specialmente Papa Benedetto. E a sera, tornati a casa mi leggerò la sua omelia. Buona domenica a tutti.
RispondiEliminaAlessia
ehi sonny, tu non hai problemi di linea mi pare.
RispondiEliminaCon quello che hai preparato ci mangio un mese.eheheheheh.
Sig. Saturno, qui non c'è imbarazzo. Siamo sfiniti dalle esagerazioni che ci tocca sentire in tv.
Chi le trasmette dovrebbe sentirsi in imbarazzo. Quando è troppo è troppo. Almeno io la penso così.
Non credo che sia un servizio a GPII.
E' un grande evento ma diciamo che il contesto religioso , a causa di tutta una serie di motivi, si è perso.Almeno io non lo percepisco.
Uh messaggio così bello commenti così astiosi..povero Benedetto.
RispondiEliminaHo appena letto un pezzo di Introvigne. Parla della contrapposizione tra Papi morti e Papi vivi non solo come fenomeno psicologico, ma come strategia studiata a tavolino da certe fazioni per mettere in croce il Papa in carica quando questo non fa cosa ci si attende da lui.
RispondiEliminaE' molto illuminante :-)
Alessia
Oltre che illuminante è decisamente attuale e realistica.
RispondiEliminaCara Alice, hai ragione. Però credo che qualche animo sia un po' esacerbato dall'eccesso di battage mediatico, francamente esagerato. Tutto qui, almeno per me.
RispondiEliminaE 'esagerato per voi che non volete la beatificazione. Io figurarsi il primo speciale l'ho visto ieri sera. Che il giorno prima si facciano speciali mi pare la cosa più naturale del mondo o bisognava beatificarlo in silenzio e lacrimando????
RispondiEliminaFate un fioretto: spegnete la televisione e pensate ad altro se proprio vi da fastidio al gioia della Chiesa.
Cara Alice ora sei tu a cercare la polemica a tutti i costi. Personalmente, quello che mi da fastidio è che venga usata non solo la beatificazione ma, la persona di Giovanni Paolo II per dare addosso ai suoi predecessori e a Benedetto XVI.
RispondiEliminaCome tu esigi giustamente rispetto per il Beato Giovanni Paolo II noi vorremmo rispetto anche per chi gli è stato accanto per 27 anni collaborando per il bene della chiesa non credo sia chiedere troppo.
TUTTO QUI. ED ORA SINCERAMENTE SAREBBE ORA DI FINIRLA CON LE POLEMICHE !
Scusatemi ma Alice ha ragione. La televisione ha i suoi interessi commerciali e moltiplica i programmi sfruttando la notizia del momento e questa volta tocca alla beatificazione di Giovanni Paolo II. Ma io mi fido di Benedetto XVI e vedo la sua gioia, il grande affetto e la grande stima che ha per il suo predecessore, come si capisce quando parla di lui e come si capiva dall'omelia di oggi. Non capisco una cosa dai vostri commenti: vi arrabbiate perchè i media usano Giovanni Paolo II per accusare Benedetto XVI ma voi siete sempre pronti a fare lo stesso ma al contrario. Dite che è stupido dire "il mio Papa" e sono d'accordissimo con voi, ma mi chiedo: quando era papa Giovanni Paolo II era in quel momento il vostro Papa o eravate come quelli che oggi, scioccamente, non sentono come proprio il grandissimo Benedetto XVI? Io non sento la mancanza di Giovanni Paolo II perchè il Signore non lascia la sua Chiesa senza Pietro e perchè è Lui a guidarla attraverso i papi, oggi con Benedetto domani con chi vorrà.
RispondiEliminaSonia
Se posso dare un giudizio staccato dalla fede, credo che chi ha vissuto in questo blog fin dai primi tempi probabilmente riesce a capire il punto di vista di Euge. Chi ha subito il continuo stillicidio di confronti, esaltazioni da una parte e denigrazioni fino al disprezzo dall'altra, ad un certo punto da contento e ben disposto verso tutti quale era partito, si è ritrovato diciamo così un pò affaticato e ora magari proprio non ne può più. D'altronde, non è colpa di Euge e qualche altro se Giovanni Paolo non ha cambiato loro la vita come è accaduto ai milioni di fedeli che oggi esultano. E alla fine succede che come quelli in piazza lo dicono di aver avuto la vita cambiata, credo che anche Euge abbia il diritto di dire il contrario. Io non sono il più indicato a dirlo, ma penso che alla fine ciò che conta sia l'adesione a Cristo, e lui in ogni caso giudicherà. Certo che quel che sta accadendo in questi giorni dà un pò ragione a quel che ho sempre pensato, anche in questo blog. D'accordo Pietro, il successore di Pietro, in continuità con i predecessori, come insegna la chiesa , ma anche per chi ha fede i papi non sono percepiti tutti uguali, umanamente non possono esserlo. Viva chi ha il coraggio di ammetterlo e non si nasconde dietro gli alibi della chiesa, la quale per prima oggi dimostra che i successori di Pietro non sono tutti uguali. E forse alla lunga, a parte la festa immediata, non fa tanto bene a dare questa impressione. Nemmeno Pietro è stato mai celebrato così, e molti di quelli osannanti nemmeno ricordano la sua di storia. Stamattina davanti ad un gruppo di persone raccolte adoranti davanti alla tv, da solito guastafeste quale mio malgrado finisco per essere, mi è venuto da dire: "chissà cosa direbbe di questo Simone il pescatore...E chi è? , mi è stato risposto..."
RispondiEliminaEppure, caro Passante, in un certo misteriosissimo modo, i Papi sono tutti uguali. Sono tutti i successori diretti di Simone il pescatore, ormai chiamato Pietro.
RispondiEliminaConfermano e sostengono, ammoniscono e guidano, attraverso e malgrado la loro concretissima persona, confermati e portati, ammoniti e guidati da un Altro. Che, talora, possono perfino rinnegare ma che li assicura che "non verranno meno". E' questa la nostra certezza e la nostra pace.
A me la vita l'ha cambiata un prete non un Papa, che mi ha insegnato a guardare così al Papa, ad ogni Pietro della storia.
E' stato bello quando un certo cardinal Ratzinger di cui avevo già letto tanto e che tanto mi corrispondeva è diventato Pietro.
Ma questo è solo un sovrabbondare della Grazia: tutti gli altri, nessuno escluso, hanno portato, nella Chiesa, Cristo, fino a noi e in ogni oggi della storia.
Mi dispiace che questa beatificazione sia diventata quasi come una discussione sportiva al bar, dopo una sconfitta o una vittoria. Comunque le cose sono andate così. Ai posteri l'ardua sentenza (alessandro Manzoni). Ne vedremo ancora delle belle.
RispondiEliminaandiamo Fabiola, non ho la fede ma non farmi più incompetente di quel che sono. So bene come dovrebbe essere, ma devi darmi atto che sicuramente non per te, non avevo il minimo dubbio al riguardo, ma per molti non lo è, come dici tu. La chiesa stessa si è comportata fin da quando GPII era ancora in vita come se non lo fosse. Mi dirai che la santità non si discute e la chiesa ha il dono di percepirla, ma credo che proprio per il ruolo che è chiamato a svolgere, ciascuno per il suo tempo e nella diversa epoca che trova, a parte San Pietro, i "Pietro" dovrebbero essere tutti uguali, pena la delegittimazione del mandato di chi è percepito inferiore o che ad alcuni fa comodo divulgare come tale.
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