Cari amici,
ieri con grandissima gioia e profonda commozione ci siamo stretti intorno al Papa ringraziandolo per lo straordinario dono di se stesso alla Chiesa.
Abbiamo visto l'emozione del Papa durante la sua omelia ed il profondo affetto che i fedeli hanno per il Successore di Pietro.
Il regalo e' stato grande e forse non e' giusto mettere i puntini sulle "i" ma lo ritengo necessario visto che non viviamo sul pero.
La grande felicita' di ieri avrebbe potuto essere condivisa con un numero maggiore di persone se chi di dovere avesse fatto uno sforzo in piu'.
Che cosa e chi ha mancato ieri?
I media. I telegiornali hanno dedicato pochissimo spazio al Santo Padre ieri (alcuni tg della sera non hanno speso nemmeno una parola o si sono limitati a commentare qualche immagine).
Meno male che e' andato in onda lo speciale di Filippo Di Giacomo che riscatta tutti quanti i suoi colleghi. Peccato per l'ora in cui e' stato trasmesso il documentario.
La diocesi di Roma. Non ho letto iniziative, lettere del cardinale vicario. Non si e' ritenuto opportuno organizzare veglie di preghiera, ore di adorazione o semplicemente rosari.
La chiesa in Italia. Imbarazzante la lettera della Cei. Nessuna iniziativa, nessun omaggio, nessun riferimento alle 60 ore di adorazione chieste dal card. Piacenza. Molto meglio hanno fatto gli altri Paesi europei ed extraeuropei. Brutta figura.
I media cattolici. Bene il numero di Avvenire di ieri. Non vi nascondo che mi aspettavo che l'Osservatore Romano dedicasse all'anniversario di ieri un numero speciale.
E' il Papa che e' sacerdote da 60 anni!
I movimenti. Chi li ha visti? Non si sono visti striscioni ieri (eppure di solito abbondano!) e non ho letto messaggi nei rispettivi siti internet. Si prenda esempio dai Piccoli Orionini, straordinari!
Il Vaticano. Non si puo' dire che abbia fatto grandi sforzi!
Per fortuna ci ha pensato la Fondazione Ratzinger a riscattare tutti quanti!
Il filmato offerto stamattina alla visione del Papa e' a dir poco straordinario!
Consentitemi di ringraziare i protagonisti ed in particolare il carissimo cardinale Ruini.
Sono convinta, e mi dispiace rimarcarlo, che ieri avremmo avuto ben altra attenzione da parte della chiesa italiana e del Vaticano se egli fosse ancora Presidente della Cei e vicario di Roma.
La gioia di ieri non viene certo meno, anzi!
Potevo evitare questo post ma non sarebbe stato giusto.
Ora mi godo il "Premio Ratzinger" :-)
R.
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giovedì 30 giugno 2011
Il 60° Anniversario di ordinazione del Papa. La commozione del Santo Padre, la gioia dei fedeli e della Chiesa Universale. L'opportunità che la chiesa italiana, il Vaticano, la diocesi di Roma ed i media non hanno saputo cogliere
7 commenti:
Ci siamo trasferiti ad altro indirizzo
:-)
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IL BLOG DEGLI AMICI DI PAPA RATZINGER 5
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Raffaella, la Chiesa italiana era tuta presa dalla scola...tura di piatti. Occasione persa alla grande.
RispondiEliminasono d'accordo con te. Il Premio Ratzinger è stato bellissimo. Un abbraccio al Santo Padre e un abbraccio a te. Mi dispiace per coloro che non sanno e non ascoltano... o non vogliono farlo. Quanto ai movimenti; sono una "repubblica a parte" e bisognerebbe ricondurli all'ovile, altrimenti non son parte della Chiesa. non possono fare tutto da soli , ignorando le direttive del Santo Padre e non partecipando attivamente alla Sua gioia con la preghiera e aiutandolo anche materialmente, visto che è appena stata celebrata la giornata per la carità del Papa, anche se non se n'è accoto nessuno. Solo il Papa ha ringraziato, durante l'Angelus, coloro che hanno donato..
RispondiEliminaPer Maciel come si attivarono....movimenti cei e diocesi
RispondiEliminaPer Maciel come si attivarono....movimenti cei e diocesi
RispondiEliminaAggiungo a tutto quello che Laura ha detto soprattutto nell'ultima parte, non sarebbe stata una cattiva idea ero Vallini, chiedere che nelle parrocchie fosse fatta una raccola per l'obolo del Papa è chiaro che come è stato detto nella mia parrocchia in " regalo " per il suo 60° il Papa abbia chiesto le preghiere e che cosa doveva chiedere? quintali d'oro? Ma, una iniziativa da affiancare alle ore di adorazione eucaristica chieste dal Papa erao troppo? Come al solito la diocesi di Roma ha perso l'ennesima occasione per dimostrare la sua vicinanza al Pontefice Grazie Vallini!
RispondiEliminaCommento alla scola...tura dei piatti. Volevo ricordare che Angelo Scola è stato l'unico nella sua Diocesi a ricordare il Santo Padre ed è uno dei più fedeli. Detto questo, io che sono di CL non mi è piaciuto il fatto che Don Carron non abbia ricordato questo. Personalmente nella Scuola di Comunità di ieri ho fatto dire una preghiera accorata per il Santo Padre. Detto questo, nonostante tutti i suoi limiti, CL è forse il Movimento più sinceramente fedele al santo Padre che ci sia. Per quanto riguarda me, ho scritto personalmente come per tutti gli anniversari, e specialmente per questo, direttamente al Santo Padre per farGli sentire tutto il mio affetto. Massimiliano
RispondiEliminageneralmente mi tengo fuori dalle polemiche lamentose e qualche volta cerco di smorzarle, ma questa volta concordo con raffaella. Non mi sono piaciuti nè l'atteggiamento della diocesi di Roma, nè della Cei e tanto tanto nemmeno l'Osservatore. I movimenti sono completamente mancati, Cl compresa, con buona pace di qualche amico/a del blog che spesso ci ricordano il loro attaccamento al Santo Padre. I media non cattolici sono semplicemente andati dietro a questo trend. In fondo, non è compito loro dar risalto ad eventi importanti della vita del Papa regnante, soprattutto quando mancano gli input da parte di chi di dovere. E non è questione di papolatria stavolta, è questione di rispetto, delicatezza, sollecitudine filiale per un momento importante di una vita spesa per la Chiesa. Sessant'anni di sacerdozio del Papa non sono cosa abituale. E l'omelia della messa di ieri ha confermato che per il Papa era un giorno importante.
RispondiEliminaQualcuno a commento del socumentario rai curato da Di Giacomo si è lamentato. A noi è piaciuto, nonostante l'ora tarda e nonostante la brevità, forse perchè siamo abituati al nulla, alle formalità di corcostanza o ai confronti, e abbiamo imparato ad accontentarci, così come ad emozionarci di fronte ai pesciolini rossi degli orionini