Su segnalazione di Gemma leggiamo:
LA CATECHESI SULLA BELLEZZA DI PAPA BENEDETTO XVI
Nell'arte c' è il soffio dello Spirito
Gian Guido Vecchi
Cita Marc Chagall, «i pittori per secoli hanno intinto il loro pennello in quell' alfabeto colorato che è la Bibbia».
Ricorda la conversione di Paul Claudel, nella Messa di Natale del 1886, mentre il poeta ascoltava il Magnificat a Notre Dame e «avvertì la presenza di Dio».
Quindi Benedetto XVI si concede un ricordo: «Mi torna in mente un concerto di musiche di Johann Sebastian Bach, a Monaco di Baviera, diretto da Leonard Bernstein. Al termine dell' ultimo brano, una delle Cantate , sentii, non per ragionamento, ma nel profondo del cuore, che ciò che avevo ascoltato mi aveva trasmesso verità, verità del sommo compositore, e mi spingeva a ringraziare Dio...».
Perché l' opera d' arte, frutto del «genio umano» nel quale si scopre «il soffio creatore dello Spirito Santo», esprime «il bisogno dell' uomo di andare oltre ciò che si vede», la ricerca del «senso profondo» dell' apparire, ed è «come una porta aperta verso l' infinito, verso una bellezza e verità che vanno al di là del quotidiano».
È una catechesi molto «ratzingeriana», personale, quella che il pontefice ha tenuto ieri mattina a Castel Gandolfo riprendendo le sue riflessioni sulla via pulchritudinis , la «via della bellezza» che porta a Dio «Bellezza suprema», il senso dostoevskiano della bellezza che salverà il mondo.
«Forse vi è capitato qualche volta davanti ad una scultura, ad un quadro, ad alcuni versi di una poesia, o ad un brano musicale, di provare un' intima emozione, un senso di gioia, di percepire chiaramente che di fronte a voi non c' era soltanto materia, un pezzo di marmo o di bronzo, una tela dipinta, un insieme di lettere o un cumulo di suoni, ma qualcosa di più grande, qualcosa che "parla", capace di toccare il cuore...». Se le opere che «nascono dalla fede e la esprimono», come le cattedrali gotiche o romaniche, sono «vere strade verso Dio», ogni opera autentica sa «ferire» nell' intimo. E suscitare ciò che il Papa non si stanca di chiedere alla nostra epoca: «Trovare il tempo per Dio».
© Copyright Corriere della sera, 1° settembre 2011 consultabile online anche qui.
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