Benedetto XVI alle autorità della Chiesa: "Sono chiamate a grande responsabilità"
Città del Vaticano - (Adnkronos)
Il Pontefice all'Angelus: "Il Vangelo di questa domenica si chiude con un monito di Gesù, particolarmente severo, rivolto ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: 'A voi sarà tolto il Regno di Dio e sarà dato ad un popolo che ne produca i frutti'".
"Dio ha un progetto per i suoi amici, ma purtroppo la risposta dell'uomo è spesso orientata all'infedeltà, che si traduce in rifiuto. L'orgoglio e l'egoismo impediscono di riconoscere e di accogliere persino il dono più prezioso di Dio: il suo Figlio unigenito". Lo ha detto Papa Benedetto XVI nell'Angelus a Piazza San Pietro.
"Quando, infatti, 'mandò loro il proprio figlio - scrive l'evangelista Matteo - … [i vignaioli] lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero'. Dio consegna se stesso nelle nostre mani - ha proseguito il Papa - accetta di farsi mistero insondabile di debolezza e manifesta la sua onnipotenza nella fedeltà ad un disegno d'amore che, alla fine, prevede però anche la giusta punizione per i malvagi".
"Il Signore è sempre vicino e operante nella storia dell'umanità, e ci accompagna anche con la singolare presenza dei suoi Angeli, che oggi la Chiesa venera quali "Custodi", cioè ministri della divina premura per ogni uomo. Dall'inizio fino all'ora della morte, la vita umana è circondata dalla loro incessante protezione" ha poi detto Benedetto XVI.
"E gli Angeli fanno corona all'Augusta Regina delle Vittorie, la Beata Vergine Maria del Rosario, che nella prima domenica di ottobre, proprio a quest'ora, dal Santuario di Pompei e dal mondo intero, accoglie la fervida Supplica, affinché sia sconfitto il male e si riveli, in pienezza, la bontà di Dio", ha concluso il Pontefice.
Infine: "Il Vangelo di questa domenica si chiude con un monito di Gesù, particolarmente severo, rivolto ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: 'A voi sarà tolto il Regno di Dio e sarà dato ad un popolo che ne produca i frutti'".
"Sono parole - ha proseguito il Papa - che fanno pensare alla grande responsabilità di chi, in ogni epoca, è chiamato a lavorare nella vigna del Signore, specialmente con ruolo di autorità, e spingono a rinnovare la piena fedeltà a Cristo".
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