PAPA: OSSERVATORE,TRASCURATA DAI MEDIA VISITA A FOSSE ARDEATINE
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 28 mar.
"Lo spaventoso eccidio delle Fosse Ardeatine resta indelebile tra i numerosissimi orrori della seconda guerra mondiale", ma, lamenta l'Osservatore Romano, la visita che il Papa vi ha compiuto ieri, "non ha trovato molto spazio nei media, forse anche per il succedersi incalzante e drammatico di notizie nel panorama internazionale. Eppure -rileva il direttore Giovanni Maria Vian- la visita ha avuto un significato particolare, che rimane". Il Papa ha infatti compiuto "un altro passo nella ricomposizione della memoria di quel conflitto che contribui' a sprofondare il Novecento nell'abisso del male. Come aveva affermato lo stesso Benedetto XVI un mese esatto dopo la sua elezione riflettendo sulle ultime successioni papali". In questo modo bisogna considerare, aveva detto il nuovo Papa, il fatto che sulla cattedra di Pietro, ad un Pontefice polacco sia succeduto un cittadino di quella terra, la Germania, dove il regime nazista pote' affermarsi con grande virulenza, attaccando poi le nazioni vicine, tra le quali in particolare la Polonia? Entrambi questi Papi in gioventu' -seppure su fronti avversi e in situazioni differenti- hanno dovuto conoscere la barbarie della seconda guerra mondiale e dell'insensata violenza di uomini contro altri uomini, di popoli contro altri popoli.
Alla presenza del rabbino capo della piu' antica comunita' della diaspora occidentale, ferocemente colpita dalla persecuzione razziale anche alle Fosse ardeatine, il vescovo di Roma, citta' consacrata dal sangue dei martiri, ha voluto incontrare a lungo -ricorda l'Osservatore- i familiari delle vittime, cattolici ed ebrei insieme, e ha reso omaggio alla loro memoria, in un luogo vicino alle catacombe e dal quale ancora una volta si e' levata la preghiera dei Salmi, con le parole che da molti secoli ebrei e cristiani innalzano all'unico Dio. Quel Dio al quale, nell'ora delle tenebre, si rivolsero due caduti, come altri in quei giorni, per affermare la fede 'in Dio e nell'Italia' e invocare la protezione degli ebrei 'dalle barbare persecuzioni'. Benedetto XVI ha citato le loro parole, ricordando il centocinquantesimo anniversario dell'unita' del Paese e ripetendo che nel Padre di tutti e' possibile un futuro diverso. Che non offenda il Nome santo di Dio e l'essere umano, creato a sua immagine".
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lunedì 28 marzo 2011
1 commento:
Ci siamo trasferiti ad altro indirizzo
:-)
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Benedetto non fa notizia....invece per tutto il pomeggio di domenica ci siamo sorbiti le solite gaculatorie dei fans wojtiliani. Come a dire...quello si che era un vero papa.
RispondiEliminaI mezzi di comunicazione così vogliono ancor più denigrare questo papa per esaltare il precedente.Dimenticano che ogni tempo ha il suo papa.